accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] e per tutto; andare d’amore e d’a.; andare d’a. come cani e gatti, essere reato; se quest’ultimo si verifica si ha il «concorso nel reato». b. Incontro di consensi e periodo, quando, ad ogni istante, la differenza tra le fasi dei due moti ènulla; ...
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pappa
s. f. [lat. pappa, voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – 1. a. Minestra densa costituita da pane o semolino o sim., cotto in acqua o brodo o in acqua e latte (pappa al latte), talvolta [...] di gesso. b. Locuzioni e modi prov.: essere una p. fredda, di persona insulsa, che non sa di nulla, o priva di slanci, ciò che deve fare, in modo che egli non debba sforzare molto il proprio cervello; volere, pretendere, trovare la p. fatta o pronta ...
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spazzatura
s. f. [der. di spazzare]. – 1. L’operazione, il lavoro di spazzare: la s. delle strade; la s. delle scale viene fatta tre volte alla settimana. 2. Con valore concr., l’insieme dei rifiuti [...] solidi, della polvere e di tutto quanto viene spazzato via o comunque raccolto per essere eliminato: raccogliere la s.; secchio, bidone, robivecchi non c’è niente di buono, solo spazzatura. Anche in paragoni, per qualificare gente da nulla, indegna o ...
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vile
agg. [lat. vīlis «di poco valore, di poco prezzo»]. – 1. letter. a. Che non ha valore né pregio, o ne ha poco rispetto ad altri elementi dello stesso tipo: oggetti v., roba v.; gli alchimisti presumevano [...] come sost.: sei un v.!, una vile!; i v. meritano soltanto di essere disprezzati; azioni, parole da vile. Non com., con sign. meno spreg., timoroso, timido: Il pudor mi fa vile, e prode l’ira (Foscolo). Per estens., da persona vile, da vile: azione ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] è caduto il tetto, il soffitto, un’impalcatura, un albero. Fig., di regime, dinastia, governo, ministero e sim., essere nel secondo atto, la commedia cade. d. Finire nel nulla, svanire, cessare: cade così ogni opposizione, ogni sospetto; caddero ...
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spolverare
v. tr. [der. di polvere, col pref. s- (nel sign. 4 e, rispettivam., nel sign. 5)] (io spólvero, ecc.). – 1. a. Pulire dalla polvere, liberare qualcosa dalla polvere che la copre: s. i mobili, [...] spolverare. In senso fig., iron., s. le spalle, il groppone, la schiena a qualcuno, bastonarlo, dargli un sacco essere a spazzole rotanti oppure ad aspirazione; quest’ultima, più moderna, è grande avidità, senza lasciare nulla: ha spolverato da solo ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] ., diritti a., quelli che possono essere fatti valere contro chiunque, non essendo nulla dal momento che nullaè la velocità molecolare. c. In chimica e stesso, che non dipende cioè da altro ed è incondizionato: il concetto dell’a.; la ricerca dell’a. ...
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poltronista
s. m. e f. (spreg.) Chi pensa solo a occupare poltrone, a ricoprire incarichi. ◆ Umberto Bossi infiamma, o almeno ci prova, di fronte a una platea già annegata nella palude dei risentimenti [...] fino a ieri, almeno. Dice di non avere nulla di cui vergognarsi nel suo passato, ed è vero, però è stato il vice di [Franco] Carraro molto a lungo, troppo a lungo per non essere considerato un pezzo del vecchio sistema. (Maurizio Crosetti, Repubblica ...
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amaro
agg. e s. m. [lat. amarus]. – 1. agg. a. Di sapore che costituisce (col dolce, il salato, l’acido) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali; viene avvertito quando sono eccitati chimicamente [...] Amarezza, dispiacere: Non so se il molto amaro Che provato ha costui ..., Raddolcito esser puote pienamente D’alcun dolce presente (T. Tasso); amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango èil mondo (Leopardi); dopo il dolce vien l’a.; mescolare l ...
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interrogativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo interrogativus]. – 1. agg. a. Che esprime interrogazione, che ha per fine d’interrogare: frase i.; tono i.; guardare con aria i.; rivolgere un’occhiata interrogativa. [...] ?; hai udito nulla?): può essere diretta, quando consiste in una proposizione indipendente, che riproduce il parlato senza modificarlo quali sviluppi possa avere l’attuale situazione è un i. per tutti; l’avvenire è un grande i.; anche di persona che ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...