talpa
s. f. [lat. talpa; cfr. topo1]. – 1. a. Genere di insettivori sotterranei (lat. scient. Talpa) della famiglia talpidi, che comprende una ventina di specie europee e asiatiche (delle quali tre, [...] è frequente la similitudine essere cieco come una t., o anche essere una t., vederci poco o quasi nulla. c. Pelliccia di pelo di talpa, lucida e impiegato o tecnico infiltrato, o assoldato, tra il personale di un’azienda per carpirne i segreti ...
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wedding planner
loc. s.le m. e f. inv. Consulente di coppie in procinto di sposarsi, con l’incarico di gestire tutte le fasi dell’organizzazione dello sposalizio (ricevimento nuziale, addobbi floreali, [...] e dintorni, società d'organizzazione d'eventi -. Indica il professionista capace di organizzare la festa e la ci ha risposto: Niente panico e idee chiare! Naturale essere ansiosi, ma state certi che nullaè così difficile come sembra. (Lorenza ...
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grazie
gràzie s. f. pl. e interiez. – È propriam. il plur. di grazia, usato per ringraziare qualcuno, per esprimere la propria gratitudine: tante g.!; mille g.!; g. di cuore!; g. per le tue premure; [...] Volentieri, g.! oppure No, g.!, e sim.); dire g., ringraziare: potevi che quanto altri asserisce è cosa troppo ovvia e non potrebbe essere altrimenti: «Dice che è g. a te se mi trovo ora in questi guai; g. a Dio, g. al cielo, modi di esprimere il ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] (Fucini); Ma ecco ..., per iniziare il racconto di un fatto nuovo, inaspettato. essere opposti o affacciati con un iniziale ma: a furia di ma e di se non combineremo nulla; rispondimi chiaramente, senza tanti ma e se; «Eh!» interruppe Renzo: «non c’è ...
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mutare
v. tr. e intr. [lat. mūtare]. – È in genere sinon. di cambiare, cui corrisponde in tutti i sign. (tranne quello di «barattare, fare una operazione di cambio», che è esclusivo di cambiare); nell’uso [...] si muta in farfalla. 2. intr. (aus. essere) Diventare diverso, passare da uno stato, da è ancora vivo nell’espressione m. il vino, travasarlo. ◆ Part. pass. mutato, anche come agg.: lo trovo molto mutato; e come s. m. con valore neutro: non c’ènulla ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] ad affermare che l’offeso era lui. In altri casi, riuscire, esser capace: non arrivo a capire come hai fatto; nell’uso com., spesso il verbo capire è sottinteso: è un concetto troppo alto per me, non ci arrivo. 4. tr. Raggiungere (una persona ...
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clic day
loc. s.le m. inv. Giornata dedicata all’invio telematico di richieste; con particolare riferimento alle domande di nullaosta per l’assunzione e la regolarizzazione di lavoratori extracomunitari. [...] richieste di nulla-osta all’assunzione di un immigrato. (Fabrizio Recconi, Gazzetta del Sud, 22 dicembre 2007, p. 7, Interni) • Col 2007 è arrivata la «rivoluzione informatica»: per la prima volta le domande d’assunzione potevano essere inviate solo ...
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impresa
imprésa s. f. [der. di imprendere]. – 1. a. In genere, ciò che si imprende a fare o che si ha in animo di fare: Perché, pensando, consumai la ’mpresa Che fu nel cominciar cotanto tosta (Dante). [...] certa importanza e difficoltà (che possono peraltro essere graduate o attenuate da aggettivi come i. facile, i. da nulla, e sim.): familiare, alla quale collaborano cioè il coniuge dell’imprenditore, i parenti e gli affini entro un determinato grado ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] sangue umano, essere versato in grande il tuo articolo e m’è sembrato interessante; non ho avuto nemmeno il tempo di s. il giornale; per estens., non com., percorrere con il pensiero, con il ricordo: ho scorso il mio passato ma non vi ho trovato nulla ...
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spicciare1
spicciare1 v. tr. e intr. [dal fr. ant. despeechier, fr. mod. dépêcher; cfr. spacciare] (io spìccio, ecc.). – 1. tr. a. Sbrigare, portare a termine con sveltezza: s. un lavoro, un incarico; [...] , spicciàmoci, è tardi; se non ti spicci (o, più esplicitamente: se non ti spicci a vestirti, a uscire di casa, ecc.) perderai il treno; cerco di farle capire timidamente che sarebbe ora di spicciarsi (Achille Campanile). 2. intr. (aus. essere) a ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...