invecchiare
v. intr. e tr. [der. di vècchio] (io invècchio, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Di persona, diventare vecchio, avanzare nell’età assumendo l’aspetto senile: aver paura d’i.; si [...] chi molto sparecchia). 2. intr., estens. a. Di animali e di piante, diventare vecchio, perdere il vigore, la forza produttiva: il cavallo è invecchiato e non serve più a nulla; questa vigna comincia a invecchiare. Analogam., di generi alimentari che ...
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sospensione
sospensióne s. f. [dal lat. suspensio -onis, der. di suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Il fatto di appendere, d’essere appeso: lampada a s., o anche semplicem. sospensione, [...] dibattimento è differita a data stabilita dal giudice, senza che la parte dibattimentale già svolta perda nulla del molti ohimè, [don Abbondio] le raccontò il miserabile caso (Manzoni); è anche figura retorica tradizionale, consistente nel lasciare ...
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pezza
pèzza s. f. [dal celt. *pettia, da cui anche il fr. pièce]. – 1. a. Pezzo di tessuto adibito a varî usi: una p. di lana, di flanella, di cotone; pulire il pavimento con una p. umida; fasciare provvisoriamente [...] dentro gli scarponi pesanti; e in senso fig.: essere una p. da piedi, non contare nulla, non essere tenuto in alcuna considerazione; Nelle costruzioni navali, lo stesso che contropezza. c. Il tessuto non ancora cucito che, prodotto in strisce lunghe ...
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me1
me1 ‹mé› pron. pers. sing. [lat. mē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 1a pers. sing. (io), usata come compl. oggetto quando si vuol dare a questo forte rilievo (hanno [...] o quanto (è alto come me; ne sa quanto me), e in funzione predicativa dopo i verbi essere, parere, sembrare e sim. (tu stesso); enfatico e scherz., il mio signor me, io, la mia persona; non sa né di me né di te, non sa di nulla, è insipido, insulso ...
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barriere soffolte
loc. s.le f. pl. Strutture modulari in cemento armato, posate e accostate sul fondale marino, lungo una linea continua, parallela al litorale e a distanza di almeno cento metri da esso, [...] nulla, quando ci sono le grandi mareggiate che le scavalcano senza alcuna difficoltà. Sono scogliere costose perché devono essere realizzate in un certo modo, come una piattaforma larga e piuttosto lunga che si trova a circa 1,5 metri sotto il ...
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patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] intransitivamente, e seguito dalla prep. di, essere afflitto da è stato un gran p. tutta la notte. Con senso attenuato, soffrire disagio, incomodo: ho patito un po’ durante il viaggio; oppure affliggersi, accorarsi, provar dispiacere: non dice nulla ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di [...] non mi fa né caldo né freddo, non me ne importa nulla; il mio debole parere sarebbe che non vi fossero né sfide, né lascia fare. Come congiunzione coordinativa tra una proposizione positiva e una negativa è di uso letter.: ha preso la sua decisione, ...
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verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] v. la fine della settimana, ecc. 2. fig. a. Il termine al quale è rivolto un sentimento, un comportamento: amore, rispetto, devozione v. i genitori; l’ha fatto per gratitudine v. di noi; bisogna essere indulgenti v. i giovani; non sente pietà v. chi ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] non spiega nulla; i essere evidente, palese: è un fatto che si spiega da sé, senza bisogno di aggiungere altro. 4. letter. Mostrare, adoperare: s. zelo, coraggio, sollecitudine; spiegò un’arte sopraffina per allettarla, per attirarla senza destarle il ...
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snello
snèllo agg. [dal germ. *snell, cfr. il ted. schnell «rapido, svelto»]. – 1. a. Veloce, rapido: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse via per l’aere snella (Dante). b. Agile, svelto, [...] e snellétto, noto quest’ultimo per il verso di Dante (Purg. II, 41) in cui si parla dell’angelo nocchiero che accompagna gli spiriti alla purificazione: e quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggero, Tanto che l’acqua nulla ’nghiottiva ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...