sfaccendato
agg. [der. di faccenda, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. Di persona, che non ha nulla di serio o d’importante o di immediato da fare: essere s.; in questi giorni sono s. e lavoro un po’ [...] alle macerie, rari abitanti si aggiravano con aria s. (C. Levi). 2. Con connotazione spreg., che non ha voglia di far nulla, ozioso, fannullone: non posso soffrire la gente s.; con questo sign. è più frequente l’uso sostantivato: sei uno s., una ...
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saetta
saétta s. f. [lat. sagĭtta, prob. voce di origine etrusca]. – 1. letter. Freccia, arma da getto che si scaglia con l’arco o con la balestra: Corda non pinse mai da sé saetta Che sì corresse via [...] s.; correre come una s.; sembrare una s.; fig., essere una s., di persona molto rapida nel fare qualcosa, o anche ant., una s., un bel nulla, niente: non casca una s., non si riesce a concludere, a guadagnare nulla; In questa Pisa santa e benedetta ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] Talora con riguardo al comportamento in singoli casi: ha voluto essere o. per una volta tanto, e ha confessato spontaneamente o., con o. intenzioni; concedersi o. piaceri; non ho fatto nulla di men che o., di disonesto. Con sign. più particolari: ...
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finalita
finalità s. f. [dal lat. tardo finalĭtas -atis]. – 1. L’essere ordinato a un fine, con riferimento sia all’operare umano, in quanto consapevole (in contrapp. all’istintualità), sia a oggetti, [...] della natura. La generalizzazione del concetto di finalità determina il finalismo, fondato sul principio di finalità, ossia sull’asserzione teleologica che nulla accade nel mondo senza un fine, in correlazione con il principio di causalità per cui ...
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finta
s. f. [der. di fingere, part. pass. finto]. – 1. Finzione, simulazione; soprattutto nelle locuz. fare f. di ... e fare per f., fingere, simulare: faceva f. di piangere; fece f. di non vedere, di [...] non aver capito; fare f. di nulla, comportarsi come se nulla fosse stato; dice d’essere malato, ma fa per finta. Anche l’atto o gli atti che costituiscono simulazione: è tutta una finta. 2. Negli sport individuali o a squadre, azione, colpo, ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] trovarsi improvvisamente davanti a persona o cosa: non riesce a trovar nulla se proprio non ci batte il naso; ha battuto il naso in in quell’istante le dieci; anche intr. (aus. avere o essere): ha battuto il tocco proprio adesso; è battuta la mezza, ...
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significare
v. tr. [dal lat. significare, comp. di signum «segno» e tema di facĕre «fare»] (io signìfico, tu signìfichi, ecc.). – 1. a. letter. Esprimere per mezzo del linguaggio, a voce o per scritto, [...] significato che il suo viaggio di studio non poteva essere ulteriormente protratto. b. Di parole o di frasi anni trascorsi insieme non hanno significato nulla per te?; una persona, una cosa che non significa nulla (cfr. insignificante). ◆ Part. ...
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mostrare
v. tr. [lat. monstrare, der. di monstrum: v. mostro2] (io móstro, ecc.). – 1. a. Far vedere, presentare ad altri perché veda, esamini, osservi: m. i documenti, il passaporto; m. la merce al [...] ; non mostra gli anni che ha; mostra di non sapere nulla della faccenda; E mostrava ne’ gesti e nel sembiante Di sua bellezza. Con un predicato che determina un modo di essere o di sentire: mostrarsi commosso, lieto, meravigliato, deluso; mostrarsi ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] , cosa, pur nella sua indeterminatezza, indica l’essere singolo concreto, l’oggetto naturale o corporeo percepito fanno rizzare i capelli; la c. è andata così; è una c. da nulla; sono c. che passano; stando così le cose ...; allora la c. cambia ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] per dovere morale; per scarico, per sgravio di c., per non avere rimorsi; sentirsi la c. tranquilla, essere certo di aver agito bene o di non aver fatto nulla di male; cattiva c., stato di chi ha rimorsi o dubbî sulla legittimità morale delle proprie ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....