male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] tristo genio del m., di persona diabolicamente disonesta. In quanto può essere oggetto di biasimo da parte di altri: nei tuoi amici tu vedere il male anche in azioni oneste e innocenti; non c’è nulla di m.; che m. c’è?, di azione apparentemente non ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] ch. una cosa, renderla manifesta; prov., chi si scusa senz’essere accusato, fa ch. il suo peccato; come predicato con valore «sicuramente, ovviamente»: chiaramente, non intendo contestare nulla; la responsabilità della sconfitta, chiaramente, è di ...
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ballo
s. m. [der. di ballare]. – 1. a. L’arte di ballare, cioè di muovere i passi e atteggiare le membra secondo determinate regole e seguendo un ritmo musicale: studiare, imparare il b.; scuola di b.; [...] in b.; perché hai voluto tirare in b. me che non c’entro per nulla?; analogam., venire, entrare, tornare in b. e sim.; essere in b., trovarsi impegnato in una faccenda, essere in un impiccio: sarei solo in b.; mi buscherei anche dell’inquieto, dell ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] uomini, molte persone: m. credono che sia facile; m. vorrebbero essere al suo posto; furono m. a opporsi; siamo in molti a né molto né poco (anche invertito), in nessun modo, per nulla, affatto: ben si guardasse che a niuna cosa ... rispondesse né ...
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umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri [...] mente u., lo spirito u.; la condizione u., il fatto d’essere uomo, membro dell’intera umanità, e più in partic. la situazione difficoltà che superano l’umano; urli atroci, che non hanno più nulla di umano. In usi poet., al plur., gli uomini, il ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] che vita sarebbe la mia, Se già la Signora vestita di nulla non fosse per via (Gozzano); riflettere: bisognava p. prima con la particella pron., immaginarsi, credere: chi ti pensi di essere?; non mi pensavo mai di riuscire così facilmente; si pensa ...
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vile
agg. [lat. vīlis «di poco valore, di poco prezzo»]. – 1. letter. a. Che non ha valore né pregio, o ne ha poco rispetto ad altri elementi dello stesso tipo: oggetti v., roba v.; gli alchimisti presumevano [...] a v. anche da quelli che potevano averne terrore (Manzoni); essere a v., essere spregiato, tenuto in poco conto: Ed io pur con eroi son v.; con valore neutro: è vile rinunciare alla lotta; nulla di più vile che l’acquiescenza ai prepotenti. ◆ Avv. ...
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addosso
addòsso (ant. a dòsso) avv. – Sulle spalle, sul dorso, sulla persona (forma la prep. comp. addosso a): mettere, portare, tenere qualcosa a.; mettiti a. un vestito pesante; gli è caduto o gli [...] ; avere l’argento vivo a., non stare mai fermo; avere a. la maledizione, essere molto sfortunato, non riuscire a combinar nulla; avere il diavolo a., essere indemoniato, o semplicemente irrequieto, di pessimo umore; gli entrò a. la paura, il ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] o sentore, ho il sospetto e sim.: ho l’i. che non otterremo nulla; mi dà l’i. che stavolta va a finire male! c. L’ sale; il liquore mi fa male, versamene appena un’i.; per essere perfettamente in centro, il quadro andrebbe spostato un’i. a destra ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] che aveva; abbiamo perso 20 mila euro in borsa; ho perso duecento euro a poker. Più genericam., non aver nulla da p., essere nella condizione di non poter subire danno, comunque vadano le cose. m. Avere la peggio, riuscire inferiore rispetto all ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....