valuta
s. f. [der. di valere, part. pass. ant. valuto]. – 1. ant. a. Valore economico di un oggetto ragguagliato in denaro, e in partic. di monete e titoli: un gioiello di grande v.; una moneta d’oro [...] viene effettuata l’operazione bancaria; v. per l’incasso, v. incasso; franco valuta, locuz. usata per indicare che determinati titoli di credito o documenti devono essere consegnati senza nulla riscuotere o pagare. Per le v. verdi, v. verde, n. 1 c. ...
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pregare
v. tr. [lat. prĕcari, der. di prex precis «preghiera»] (io prègo, tu prèghi, ecc.; ant. anche priègo, prièghi, e così nelle altre forme con accento sul tema). – 1. Rivolgersi a qualcuno chiedendo [...] si rivolge, mentre la cosa che si chiede può essere espressa da una proposizione di valore finale introdotta dalla cong , e sim. Spesso assol.: è inutile che preghi, non otterrai nulla; sono stanco di pregare! Frequente la locuz. farsi pregare, di ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] Sardegna, a un calcare compatto brecciato che si presta talora a essere scolpito o lucidato; p. morta, nome dato in Toscana a modificato per lo più da termini di località, per pietre che nulla hanno di comune oltre a una certa somiglianza di tinta: ...
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inteso1
intéso1 agg. [part. pass. di intendere]. – 1. a. Che intende o tende a uno scopo, che attende a qualche cosa, con la mente e l’animo rivolti principalmente o esclusivamente ad essa: E io, che [...] ). b. Riferito a persona, nel plur., essere intesi, restare intesi, essere o restare d’accordo su cosa da farsi: darsi per inteso di una cosa, rifiutarsi di capirla, agire come se nulla fosse stato detto o fatto: lo richiamai all’ordine, ma lui non ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] abortivi o rudimentali, e perciò sterile, che può essere comunque utile come richiamo ottico per gli animali impollinatori generale di un luogo geometrico di punti per i quali risulti nullo il valore di una prefissata grandezza fisica; tale luogo fa ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare [...] , non sente per insensibilità ciò che dovrebbe vedere o capire o sentire: essere c. davanti alle prove d’affetto di una persona, davanti alla bellezza com. cecaménte), alla cieca, senza veder nulla: nel buio della stanza urtava ciecamente contro i ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, [...] . di ragione, oggetto puramente mentale, al quale non corrisponde nulla di reale (e di cui spesso, con sign. negativo ha in sommo grado la capacità dell’essere, cioè Dio. Nell’uso non filosofico, mentre con essere si indica un individuo animato, per ...
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trasparire
(ant. trasparére) v. intr. [retroformazione da trasparente] (coniug. come apparire; le forme trasparsi o trasparvi del pass. rem. sono rare, e il part. pass. è soltanto trasparito; aus. essere). [...] – 1. a. Essere visibile attraverso un corpo diafano o traslucido, o anche molto leggero, sottile o rado: la luce (o la suo volto traspariva l’intima gioia; non ha lasciato t. nulla delle sue intenzioni. 2. raro. Possedere, presentare la proprietà ...
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possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] indefinito: possiede molto; possiede ancora qualcosa; non possediamo più nulla. b. Con sign. più ampio, avere il dominio di . c. estens., letter. Occupare un dato spazio, stare, essere in un luogo: orrevol [= onorevole] gente possedea quel loco ...
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affogare
v. tr. e intr. [lat. volg. *affocare, alteraz. del lat. tardo offōcare «strozzare» (der. di fauces «gola»), raccostato alla serie dei composti con il pref. ad- (af-)] (io affógo, tu affóghi, [...] sign. proprio del verbo: a. nella miseria, nei debiti; a. in un bicchier d’acqua, perdersi in cose da nulla; o bere o affogare, essere costretti a scegliere fra due soluzioni ugualmente spiacevoli. ◆ Part. pass. affogato, anche come agg. e s. m. (f ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....