raccontabile
raccontàbile agg. [der. di raccontare]. – Che può essere raccontato (in quanto sia meritevole di essere conosciuto da altri, o in quanto non abbia nulla di troppo indecente): una vicenda, [...] un’avventura r.; la sua fu un’esperienza non r.; non è una storiella r. in presenza di bambini ...
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spergiurare
v. tr. e intr. [dal lat. periurare (comp. di per- e iurare «giurare»), col pref. s- (nel sign. 6)] (come intr., aus. avere). – Giurare il falso, affermare o sostenere con giuramento una cosa [...] proprio così; ha l’impudenza di s. che non ne sapeva proprio nulla. Nell’uso com. è spesso usato come rafforzativo di giurare, a accusa, ma lui giura e spergiura di essere innocente; io vorrei più tosto essere stato morto che vivo, veggendo i giovani ...
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occorrere
occórrere v. intr. [dal lat. occurrĕre «andare incontro, imbattersi, presentarsi alla mente», comp. di ob- e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere). – 1. ant. a. Farsi incontro: [...] m’è occorso (Pirandello). 3. Nell’uso com., bisognare, esser necessario: per arrivare occorsero più di due ore di cammino; un’impresa per cui occorrerebbero grandi capitali; ti occorre nulla?; ho capito, non occorre altro. Spesso costruito ...
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soddisfatto
(tosc. o letter. sodisfatto; ant. satisfatto) agg. [part. pass. di soddisfare]. – 1. Contento, appagato nelle proprie aspettative e aspirazioni, nei proprî desiderî: essere, restare, mostrarsi, [...] non sono s. di te, di come si sono svolte le cose; non è mai s. di nulla; spero che siano rimasti s. del trattamento; sono s. di essere riuscito a chiarire l’equivoco. 2. Che è stato pagato o compensato adeguatamente: un debito interamente s.; colpe ...
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stesso
stésso agg. [lat. iste ĭpse, accus. istum ĭpsum]. – 1. Sinon. più frequente di medesimo per esprimere identità; quindi: a. Che è proprio quello, che non è diverso o altro da quello di cui si parlava [...] stessa) è un male; gli avversarî s. (gli s. avversarî potrebbe essere ambiguo) hanno riconosciuto il suo valore; il ministro s. gli ha : verrò io s. («proprio io»); io s. non ne sapevo nulla («anche io», «persino io»); me lo ha detto lui stesso ( ...
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fallire
v. intr. e tr. [dal lat. fallĕre «ingannare» (nel medio passivo «ingannarsi, sbagliare»), con mutamento di coniug.] (io fallisco, tu fallisci, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. Commettere [...] tutti gli ottomila della Terra. 3. intr. (aus. essere) Fare fallimento: commerciante costretto a f.; la ditta è fallito, spesso fig., di persona che nella vita non ha concluso nulla, non è riuscita in nessuna delle sue aspirazioni (con senso analogo ...
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fame
s. f. [lat. fames]. – 1. a. Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di fame, caratterizzata [...] di pane, e sim., di chi non sa aiutarsi in nulla. Con o senza diretto riferimento alla personificazione allegorica della fame – aver conosciuto la f., l’indigenza; fare la f., essere alla f., essere in miseria; mettere alla f., ridurre in stato di ...
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mulino2
mulino2 (o molino) s. m. [dal lat. tardo molinum, neutro sostantivato dell’agg. molinus, der. di molĕre «macinare»]. – 1. a. Stabilimento in cui si esegue la macinazione dei cereali (soprattutto [...] adeguato compenso; ogni m. vuole la sua acqua, nessuno fa nulla in modo totalmente disinteressato; tirare o recare l’acqua al proprio si lancia contro di essi per combatterli); essere un m. a vento, essere volubile, incostante; parlare come un m. a ...
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pezza
pèzza s. f. [dal celt. *pettia, da cui anche il fr. pièce]. – 1. a. Pezzo di tessuto adibito a varî usi: una p. di lana, di flanella, di cotone; pulire il pavimento con una p. umida; fasciare provvisoriamente [...] in luogo delle calze, per fasciarsi i piedi dentro gli scarponi pesanti; e in senso fig.: essere una p. da piedi, non contare nulla, non essere tenuto in alcuna considerazione; trattare qualcuno come una p. da piedi, maltrattarlo, umiliarlo. b. Pezzo ...
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ergo
èrgo cong. e s. m. [dal lat. ergo «dunque»]. – 1. cong. Congiunzione con valore conclusivo diffusasi attraverso l’uso dei filosofi scolastici, che l’adoperavano nel ragionamento deduttivo per introdurre [...] mantenuto la parola: e. è un bugiardo. 2. s. m., invar. Conclusione: i vostri ergo non provano nulla; essere all’e., venire all’e., lo stesso che essere, venire al dunque, ma meno com.: all’ergo D’incamminarmi per Porta Romana, Mi prese un dirizzone ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....