cura s. f. [lat. cūra]. – 1. a. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione dei figli, ai proprî [...] propria persona, dei proprî oggetti; avere c. del bestiame, dei fiori, dell’orto; non darsi c. di nulla, disinteressarsi di tutto, essere indolente. In partic.: in zoologia, c. parentali, v. parentale; in agraria, c. colturali, quelle dedicate alle ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] più particolari. In frasi negative, troncare i buoni rapporti di amicizia, essere in collera, tenersi il broncio: è da più di un mese ora di questo non se ne parla, non se ne fa nulla, è prematuro discuterne; non parliamone più; facciamo la pace e ...
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male
1. Nel suo significato più ampio, il MALE è tutto ciò che crea un danno, turbando il benessere morale o fisico, ed è perciò evitato e oggetto di condanna (i mali che affliggono l’umanità). 2. MAPPA [...] discernere, distinguere il bene e il m.); 3. oppure può essere una cosa non buona perché ingiusta, inutile o inopportuna (non mal d’auto
mal di mare
male del secolo
meno male
niente, nulla di male
non c’è male
pensare male
prenderla male
volere male ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] proprietà si estende anche a tutto ciò che fa parte del proprio essere fisico o spirituale o che ne è comunque una facoltà, una di, ha valore più generico: qui ormai non c’è rimasto nulla di mio, niente che m’appartenga; vorrei mettere qualche cosa di ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] un passo come sta, così com’è, senza cambiare nulla; sta scritto nella Bibbia, nel Vangelo che ...; è di clienti quest’anno e ci staremo dentro appena. b. In matematica, stare a, essere in dato rapporto: 4 sta a 2 come 6 sta a 3, il rapporto di 4 ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] spensieratamente: si danno buon t. e non si preoccupano di nulla; cominciò di lui a avere il più bel t. del dei conti); spesso con riferimento a cosa che si ritiene avrebbe dovuto essere già fatta o che comunque si pensa di non dover ritardare: è t ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] lunge (Petrarca); più com. la forma dittongata: Vuolsi così colà dove si puote Ciò che si vuole (Dante); Poiché nulla tra voi pace esser puote, Si dividano i regni (Parini); Signora mia, si fa quel che si pole (Fucini); chi vuol far quel che non ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] e il m. lo conosco un poco (Manzoni); essere al m., esser vivo, essere nato; essere solo al m., non avere nessuno al m., di più divertente; non c’è al m. persona più noiosa di lui; per nulla al m., per nessuna cosa al m. e sim., in nessun modo, a ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] assunto come voto di maggiore demerito dello zero stesso. f. Genericam., niente, nulla, soprattutto in giudizî di valore, volendo significare qualità o quantità che non merita d’essere presa in considerazione: E le sue genti, che n’aveva tante, Furon ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] da offrire; restare, tornarsene a m. vuote, senza avere ottenuto nulla, o, più genericam., aver subìto un insuccesso, una delusione; dare a piene m., con larghezza; avere le m. bucate, essere prodigo, sciupone. e. Con riferimento al potere che nelle ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....