domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la [...] nulla, nemmeno un quattro mura e un tetto. (Gabriele Dallara, Blawb.it, 13 gennaio 2022) • Può essere (Angela Napoletano, Avvenire.it, 21 dicembre 2023, Mondo) • Potrebbe essere una nuova parola dell'anno anche se a fare memoria e a conoscere ...
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delulu agg. (iron.) Nel linguaggio dei social media, viene detto di chi, e spesso da chi, si abbandona a fantasie irrealizzabili e destinate a essere infrante, per es. vagheggiando relazioni sentimentali [...] tendenza risuona nel concetto di “manifestare”, un verbo che nulla ha a che fare con la politica o le piazze Dio, né destino, solo il potere di un io che sceglie cosa essere. Il fascino di delulu e della sua pseudofilosofia risiede proprio nella sua ...
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slayare v, intr. Nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale. ◆ E poi ci sono “Slay” (mutuato [...] vocabolario della Generazione Z e degli Alpha, il successo dev’essere enfatizzato, elevato a evento. Celebrato pubblicamente. Non esiste più si inseriscono nella logica della spettacolarizzazione, dove nulla è lasciato al caso, dove la riuscita non ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] o da altra determinazione: il p. è meglio del nulla; gli basta il p. che possiede; ha lasciato al lontano di qui; ant., p. stante, poco dopo (v. stante). Anche come avv. può essere preceduto da un (sei un p. strano; fatti un p. più in là), ma in ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] . c. Locuz. ed espressioni fig.: sentirsi la testa v., essere quasi incapace di ricordare o di pensare, per grave debolezza o campo. b. In matematica, insieme v. (o, non com., nullo), l’insieme privo di elementi (indicato anche con il simbolo Φ), ...
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promettere
prométtere v. tr. [lat. promĭttĕre, comp. di pro-1 e mĭttĕre «mandare»; propr. «mandare avanti»] (coniug. come mettere). – 1. a. Annunciare ad altri la propria intenzione di fargli o dargli [...] male, promette tempesta, dove si ha il senso di minacciare); è un cielo che non promette nulla di buono; con altra costruzione: oggi promette d’essere una bellissima, una brutta, una pessima giornata. Iron.: promette bene!, di persona o cosa che non ...
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rilevare
(ant. relevare) v. tr. [lat. relĕvare «sollevare, rialzare», comp. di re- e levare: v. levare] (io rilèvo, ecc.). – 1. a. Levare, togliere di nuovo: s’era già messo il cappello in capo, ma se [...] da varie cose m’è parso di poter r. che ci dev’essere qualche altro intrigo, che per ora non si può capire (Manzoni); notare giovare, riuscire, approdare a qualche cosa: Il sempre sospirar nulla releva, verso del Petrarca (Canz. CV) apposto dal ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] ; a Perugia tornossi, avendo il suo investito in uno anello (Boccaccio). Preceduto dalla prep. di, con sign. più generico: non c’è nulla di suo, nulla che gli appartenga, talvolta, anche nulla di personale, di originale: in quel libro non c’è quasi ...
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niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, [...] perire lentamente: frati ..., de’ quali il numero è quasi venuto al niente (Boccaccio); il n. (più com. il nulla) è nel linguaggio filosofico il non essere. Talora col sign. di pochezza: la creatura deve riconoscere il suo n.; è un uomo venuto su dal ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] mica lasciarmi per (o per metterti con) quel buono a nulla?; Lasciolla quivi, gravida, soletta (Dante); e di chi l. fuori qualcuno, non farlo entrare, fig. escluderlo; desidero essere lasciato in pace; frequente con compl. predicativo: non mi lasciare ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego differito nel tempo dell’alimento,...
browniano, mòto Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome....