perdizione
perdizióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., perditio -onis, der. di perdĕre «perdere»]. – 1. Danno irreparabile, rovina materiale: andare, mandare in (meno com. a) p.: morto suo padre, ha mandato [...] povera amica innamorata alla p. del giovane medico (Pirandello). b. letter. Annullamento, dissoluzione della personalità, o stato di estasi: essere inebriato di p.; sento come il fascino della p. (D’Annunzio); la conoscenza di Dio non concepibile dal ...
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rapire
v. tr. [lat. rapĕre, con mutamento di coniugazione] (io rapisco, tu rapisci, egli rapisce [poet. rape], ecc.). – 1. a. Portare via con la forza, strappare con la violenza derubando: il lupo rapì [...] intender l’inno (Dante); Li vede, e rapito d’ignoto contento, Con l’agile speme precorre l’evento (Manzoni); r. in estasi, in ammirazione; la grande poesia rapisce la mente, l’anima, il cuore; la bellezza di quello spettacolo lo aveva rapito. ◆ Part ...
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rapito
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di rapire]. – Sottratto, portato via con la violenza o con l’inganno, spec. in titoli di opere letterarie: La secchia rapita di A. Tassoni; Il ricciolo rapito [...] (ingl. The rape of the lock) di A. Pope. In senso fig., attratto, concentrato in sé: sembrava r. in estasi; il volto Nel suo vezzoso bambinel rapito (Giusti). Come sost., persona rapita, sequestrata: i sequestratori, per il riscatto del r., hanno ...
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pregusto
s. m. [der. di pregustare]. – Forma rara per pregustazione, in senso fig., godimento e compiacimento anticipato: la preda marina [costituita da frutti di mare] che già m’inebriava di salsedine [...] e mi inumidiva la lingua di pregusto (D’Annunzio); ai santi concedesti, nell’estasi, un p. dell’ultima unione (Papini). ...
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gloria1
glòria1 s. f. [dal lat. gloria]. – 1. a. Fama grandissima, onore universale che si acquista per altezza di virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere insigni: meritare, procacciarsi, [...] alla g. dei cieli; essere nella g. di Dio, di persona defunta; fig., andare in g., andare in estasi, in solluchero; essere in g., essere estasiato (pop., essere ubriaco). Dio l’abbia in g., formula di benedizione rivolta a un defunto: mio nonno, Dio ...
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orazione
orazióne s. f. [dal lat. oratio -onis (che significava «discorso» nel lat. class., «preghiera» nel lat. degli scrittori cristiani), der. di orare «parlare; pregare»]. – 1. Sinon. meno com. di [...] collettivo, senza articolo: essere, stare in orazione; passare la notte in orazione; stando in questa divota o., fu rapito in estasi (Fior. di s. Franc.). Nella liturgia, ogni formula di preghiera con la quale il ministro si rivolge a Dio in nome ...
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postremo
postrèmo agg. [dal lat. postremus, superl. di postĕrus «che viene dopo»], letter. – Ultimo (in ordine di tempo, di luogo, in una serie o successione, ecc.): Trapani ... è posta ne le p. parte [...] de l’isola (Masuccio Salernitano); Così gli Achivi insegue Ettore, e sempre Uccidendo il p. li disperde (V. Monti); Sesto io no, ma p., estasi e pianto ... Memore innovo (Carducci). ...
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sciamano
s. m. [dall’ingl. shaman, adattam. del tunguso samān che è prob. dal pali samana (sanscr. śramana) «prete buddista», attrav. il cinese sha men]. – 1. Individuo che, in seguito a un processo [...] in genere nell’età puberale, acquisisce la conoscenza di pratiche di meditazione e di tecniche volte al raggiungimento di stati di estasi (per es., in seguito a rituali di danza ritmata al suono di un tamburo o di altri strumenti musicali o anche ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] allontanare qualcuno, per mostrargli che ci ha seccati; a. in disuso, cadere dall’uso, non usarsi più; e così: a. in estasi, in visibilio, in brodo di giuggiole, in calore, in fregola; a. in bestia, infuriarsi, arrabbiarsi molto; a. in lungo o per ...
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pizia
pìzia (meno com. pìtia) s. f. [dal lat. Pythia, gr. Πυϑία]. – Nell’antica Grecia, la vergine sacerdotessa che, a Delfi, ricevute le richieste degli interroganti, entrava nell’adito del tempio e [...] recitava in stato di estasi i responsi dell’oracolo di Apollo Pizio, pronunciando parole più o meno sconnesse, che un sacerdote addetto (προϕήτης) parafrasava in versi. ...
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Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima in diretta comunicazione con il soprannaturale....
estasi
Stato alterato di coscienza in cui il soggetto si isola mentalmente da tutto ciò che lo circonda, e si assorbe in un’idea unica o in un’emozione particolare. Si osserva non di rado nelle esperienze (➔ neuroteologia) e nei deliri mistici,...