sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento [...] : avere uno s. fisico (o psichico) normale, regolare, ritardato; l’etàdello s., della crescita e, in partic., della pubertà; s. dell’intelligenza, delle capacità critiche, della personalità. c. Con riferimento a fatti e fenomeni, insorgenza e ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] dell’o.), i partiti che sostengono il vigente assetto politico e sociale, quindi conservatori, moderati, o comunque contrarî a riforme il clero, la nobiltà, il terzo stato. b. Nell’età comunale, uno dei nomi con cui erano designate le arti, ...
Leggi Tutto
vicepretore
vicepretóre s. m. [comp. di vice- e pretore]. – Prima dellariforma giudiziaria del 1999, il vicepretore era un uditore giudiziario che, in attesa del compimento del normale periodo di tirocinio, [...] notai e i procuratori esercenti che avessero compiuto i 25 anni d’età; la loro nomina copriva un triennio e poteva essere confermata. I . Dopo il 1999, in seguito all’abolizione dell’istituto della pretura, anche la figura del vicepretore scomparve. ...
Leggi Tutto
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), [...] i chiodi, ecc., spesso oggetto di rappresentazione dal sec. 13° all’età del barocco, ecc. Domenica di p. o domenica delle Palme, la domenica precedente quella di Pasqua (prima dellariforma liturgica, era chiamata domenica di p. la quinta domenica di ...
Leggi Tutto
veltronese
s. m. (iron.) Il linguaggio tipico di Walter Veltroni. ◆ «In quell’occasione [Giulio] Tremonti dipinse un quadro drammatico. Ci disse: o si aumenta l’età pensionabile per garantire la sostenibilità [...] mattina dopo Bossi annunciò a Radio Padania che la riforma andava fatta, nonostante fosse penalizzante per i lavoratori Veltroni con l’aggiunta del suffisso -ese.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 giugno 1999, p. 13 (Fabio Cavalera).
V ...
Leggi Tutto
diocesi
dïòceṡi s. f. [dal gr. διοίκησις, propr. «amministrazione», der. di διοικέω «amministrare», passato in lat. nella forma dioecēsis]. – 1. Nell’antichità: a. Amministrazione, e più particolarm. [...] . b. Distretto amministrativo, negli stati dell’Asia ellenistica e, in età romana, nell’Asia Minore e in Africa. c. Dopo la riforma di Diocleziano, ciascuna delle dodici (più tardi quindici) ripartizioni dell’impero, comprendenti più province. 2 ...
Leggi Tutto
statutario
statutàrio agg. e s. m. [der. di statuto2; come s. m., statutarius è già presente nel lat. mediev.]. – 1. agg. Dello statuto; che concerne lo statuto o un determinato statuto; sancito dallo [...] statuto: norme, disposizioni s.; leggi s.; obblighi s.; le libertà statutarie. 2. s. m. Nell’età comunale, chi era incaricato della compilazione o riformadello statuto cittadino, e, nelle università, degli statuti universitarî. ...
Leggi Tutto
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] della commissione parlamentare; il provvedimento di ristrutturazione dell’azienda è allo s. del consiglio d’amministrazione, o del direttore generale; la riforma concreto: a. Dal medioevo e fino all’età moderna (e ancor oggi in alcune denominazioni di ...
Leggi Tutto
vicaria
vicarìa s. f. [der. di vicario]. – 1. Ufficio di vicario; vicariato. 2. a. Nel medioevo, la circoscrizione territoriale su cui aveva giurisdizione un vicario. Sempre nel medioevo, si diede questo [...] variante vicherìa) alle milizie paesane delle vicarie suburbane. b. In età rinascimentale, Gran Corte della V., il tribunale cui, nel regno di Sicilia, spettava la suprema giurisdizione, dopo che, con la riforma di Alfonso il Magnanimo di Aragona ...
Leggi Tutto
volontario
volontàrio agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. voluntarius, der. di voluntas (-atis) «volontà»]. – 1. agg. a. Della volontà, che dipende dalla volontà, che è fatto secondo la volontà: un moto v. [...] della guerra di liberazione; una legione, un esercito, un battaglione di volontarî; arruolamento di volontarî. Nelle forze armate, dopo la riforma attualmente in vigore, al compimento dei 56 anni d’età. Volontarî di truppa in ferma breve, militari che ...
Leggi Tutto
(ted. Aachen, fr. Aix-la-Chapelle) Città (258.770 ab. nel 2006) della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), situata al confine con il Belgio e i Paesi Bassi, a 174 m s.l.m. Si è sviluppata soprattutto come città commerciale. L’economia...
(ted. Sachsen) Regione storica della Germania, la cui estensione e i cui limiti sono sensibilmente variati nel tempo. Nei primi secoli dell’era cristiana il nome designava il territorio abitato dai Sassoni; nel Medioevo fu attribuito a un’area...