rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, [...] vita e dell’attività dell’uomo, teorizzò e perseguì la conquista della natura e dell’autenticità, il recupero dei valori etici, della libertà di pensiero e di espressione, dell’equilibrio e dell’eleganza formali che, a partire dagli inizi del sec ...
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decenza
decènza s. f. [dal lat. decentia, der. di decens -entis «decente»]. – Convenienza, decoro, pudore, intesi non solo come sentimento individuale ma, più, come esigenza etica collettiva che si ha [...] l’obbligo di rispettare: vestire, parlare, comportarsi con d.; peccare contro la d.; offendere la d.; reati contro la pubblica d., in diritto, quelli consistenti nel compiere, in luogo pubblico o aperto ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] propria analisi esclusivamente il linguaggio delle scienze naturali e formali, rifiutando qualsiasi metafisica e concependo anche l’etica e l’estetica come contesti di proposizioni prive di significato, in cui vengono espresse solo emozioni private ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] ; smarrire, perdere il s. del pudore, ecc. c. Facoltà e capacità di sentire, in quanto presuppone una valutazione, un discernimento (nella sfera etica o estetica): il s. del bene e del male; avere, non avere, esser privo di s. morale; il s. del bello ...
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temperanza
s. f. [dal lat. temperantia, der. di temperare nel senso di «moderarsi, osservare la giusta misura»; nei sign. ant., è tratto direttamente da temperare]. – 1. a. Nell’etica classica, virtù [...] che permette l’uso equilibrato dei piaceri corporei, conformemente alla retta ragione; nella teologia cattolica è una delle quattro virtù cardinali; nell’uso comune è intesa soprattutto come moderazione ...
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utilitario
utilitàrio agg. e s. m. [der. di utilità]. – 1. agg. Che mira in modo esclusivo o prioritario all’utilità, a un utile o vantaggio: concezioni u., principî u. (v. utilitarismo); un’etica, una [...] morale utilitaria. In partic., automobile o autovettura u., quella di piccole dimensioni e di cilindrata ridotta, caratteristiche che consentono di ridurre al minimo sia il prezzo d’acquisto sia i costi ...
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utilitaristico
utilitarìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’utilitarismo, da utilitarista (in ambedue i sign. di questo termine): morale, etica u.; principî u.; le concezioni u. di H. Spencer; perseguire [...] scopi utilitaristici. ◆ Avv. utilitaristicaménte, in senso utilitaristico, secondo principî utilitaristici ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una [...] partizione ormai desueta della filosofia in metafisica, etica e gnoseologia) per indicare la dottrina o teoria della conoscenza umana, con riferimento soprattutto alla ricerca dei suoi fondamenti, alle sue strutture e modalità, nonché alla sua ...
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neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana [...] sui progressi delle neuroscienze ad un nuovo settore: la «neuroetica», vale a dire la riflessione sulle questione etiche sollevate dalle scoperte delle neuroscienze. Che, a differenza della filosofia, sembrano ad esempio capaci di offrire risposte ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] in determinate condizioni patologiche: f. basedowiana, con esoftalmo, particolare lucentezza degli occhi ed espressione trepida; f. etica (tipica cioè della tisi), volto pallido con pomelli arrossati; f. febbrile, caratterizzata da arrossamento delle ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica sia dal diritto, in quanto ramo della filosofia...
etica
ètica s. f. – Il dibattito sull’e. della seconda metà del 20° sec. è stato caratterizzato da un lato dagli sviluppi dell’approccio filosofico ‘analitico’, a partire dalle classiche teorie di Moore e di Wittgenstein, incentrate sull’analisi...