teocensore
(teo-censore), s. m. Chi vuole imporre proprie valutazioni o scelte di carattere etico o religioso in nome di princìpi ritenuti assoluti. ◆ [tit.] I teo-censori e i panzer della Märklin [testo] [...] […] I nuovi teocensori sono annidati in ogni tempio, in ogni comunità, in ogni nicchia identitaria. (Riccardo Chiaberge, Sole 24 Ore, 12 febbraio 2007, p. 27, Domenica).
Composto dal confisso teo- aggiunto ...
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confucianesimo
confucianéṡimo s. m. – Sistema di dottrine religiose, filosofiche, etiche, sociali e politiche elaborato dal pensatore cinese Confucio (c. 551-479 a. C.) e dai suoi successori; basato [...] ) la funzione di guida delle masse (rappresentate dagli appartenenti alle altre due classi); da un punto di vista più strettamente etico raccomanda l’esercizio di virtù quali l’umanità, la gentilezza, la giustizia, la cultura e la fedeltà, cui si ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti [...] : le d. moderne, le d. dell’Europa occidentale. 2. La dottrina stessa, come concezione politico-sociale e come ideale etico, che si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini ...
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vegetarianismo
(meno com. vegetarismo) s. m. [der. di vegetariano]. – Concezione e prassi di alimentazione umana, basata su presupposti di ordine non soltanto igienico ma anche etico-religioso (come [...] l’illiceità di uccidere esseri animali), che prescrive l’uso (ma non sempre esclusivo), di alimenti vegetali ...
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satrapetto
s. m. (iron.) Chi tenta di esercitare con arroganza il piccolo potere di cui si sente investito. ◆ «Quando guardo Porta a Porta mi pare di vedere una riunione al Palatino ai tempi di Caligola. [...] che mancano al ritorno da Bruxelles dell’Uomo della Provvidenza, perché lui sì (Romano Prodi) era dotato di un giusto disprezzo etico per il Cavaliere Nero e anche per questo i satrapetti della sua parte l’hanno fatto fuori. (Mario Ajello, Messaggero ...
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ritornare
v. intr. e tr. [comp. di ri- e tornare] (io ritórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Lo stesso che tornare (ma meno com. nell’uso fam.): r. a casa da un viaggio, dalla passeggiata, dalla messa; [...] tempo è ritornato bello; r. giovane, ricco, spensierato. Come tornare, può unirsi a una particella pron. in funzione di dativo etico; in tal caso la forma ritornarsi è ant. o letter. (Sol si ritorni per la folle strada, Dante), mentre ritornarsene è ...
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specista
agg. e sm. e f. Che, chi esprime o sostiene posizioni proprie dello specismo; relativo allo specismo. ♦ Analogamente, lo specista consente che gli interessi della sua propria specie passino [...] schierarsi con una tesi o col suo opposto. Così facendo si giunge a conclusioni paradossali, tipo: sarebbe lecito, cioè etico, schiacciare una zanzara ma non uccidere un rettile protetto. (Pietro Jozzelli, Repubblica, 21 giugno 2012, Firenze, p. 11 ...
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debunking
s. m. inv. Opera di demistificazione e confutazione di notizie o affermazioni false o antiscientifiche, spesso frutto di credenze, ipotesi, convinzioni, teorie ricevute e trasmesse in modo [...] i maldiviani recapitano smentite alla “giornalista di guerra, freelance, cioè indipendente” (freelance non è un attributo etico: significa non assunto, probabile partita iva). (Simonetta Scandivasci, Foglio.it, 2 febbraio 2019, Esteri).
Dall’ingl ...
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etico
Ricorre, nel comune significato di " tisico ", in If XXX 56, come termine di paragone all'idropico Mastro Adamo, cui la malattia faceva... tener le labbra aperte / come l'etico fa, " essendo la febbre etica definita dai medici ‛ intemperies...
Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome atono e non è necessario ai fini della...