piacere1
piacére1 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) s. m. [uso sostantivato del verbo seg.]. – 1. a. Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desiderî, fisici o spirituali, [...] la natura, il ruolo che riveste nel comportamento umano, la valutazione che se ne deve fare dal punto di vista etico. c. In psicanalisi, principio del p., uno dei due principî fondamentali del funzionamento psichico (l’altro è il principio di ...
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assimilazione
assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi [...] . In gnoseologia, il processo di adeguazione, di conguagliamento del pensiero al suo oggetto; nell’ambito del problema etico-religioso, il processo, caratteristico dell’esperienza mistica, per cui la natura umana si assimila alla natura divina. b ...
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contributo
s. m. [dal lat. contributum, neutro sostantivato del part. pass. di contribuĕre «contribuire»]. – 1. a. Quello che si dà, quale propria personale offerta, per il raggiungimento di un fine [...] dei varî contributi per le assicurazioni sociali e gli assegni familiari relativi ai lavoratori delle industrie agricole; c. etico (o di solidarietà), la somma versata eccezionalmente da chi percepisce alti redditi a favore delle fasce sociali ...
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mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte [...] (per es., sambuco m., costituito dalle sole corolle dei fiori). 2. fig. a. Puro, o purificato, da un punto di vista etico o spirituale; privo di colpa. Di solito seguito da una determinazione: esser m. dal peccato, da vizî; chi Ebbe mani più monde ...
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interesse
interèsse (ant. e pop. tosc. interèsso) s. m. [dal verbo lat. interesse «essere in mezzo; partecipare; importare», comp. di inter «tra» e esse «essere»]. – 1. Il prezzo pagato, o che dev’essere [...] che non ha interesse per nessuno. In sintassi (e spec. nella sintassi latina), complemento d’i., dativo d’interesse, altro nome del dativo etico (v. etico1, n. 2). c. La capacità che una cosa o una persona ha di suscitare in noi tali sentimenti, di ...
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tradizionalismo
s. m. [der. di tradizionale]. – 1. Il fatto di conformarsi, nei proprî atteggiamenti ideologici e metodologici e nelle proprie azioni, attività e opere, alle consuetudini, agli usi e [...] teorie illuministiche, secondo la quale la ragione umana non è in grado di raggiungere le verità di ordine metafisico, etico, religioso, la cui conoscenza deriverebbe invece da una rivelazione originaria di Dio, trasmessa poi dallo spirito dei popoli ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] . del lavoro, in cui l’attività didattico-educativa è impostata soprattutto sul lavoro manuale, considerato come avente valore etico e sociale fondamentale. 3. Il complesso delle persone (insegnanti, alunni, personale non docente) che partecipano all ...
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solidarieta
solidarietà s. f. [der. di solidario, sull’esempio del fr. solidarité]. – 1. In diritto, modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), [...] dichiarare la propria s. con un collega; atto, gesto, manifestazione di solidarietà. In senso più ampio, su un piano etico e sociale, rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno che collega i singoli componenti di una collettività nel sentimento ...
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plurisala
s. f. e agg. Locale dotato di molte sale; che ha più sale. ◆ La nuova discoteca plurisala «Versatile» stasera attende Marco Mazzoli di Radio Station One, animeranno Sissy e il vocalist Felix [...] 1998, Cuneo, p. 9) • Può darsi che un giorno si torni allo scambio di merci con un valore soltanto etico o estetico o addirittura ludico: difficile crederlo, soprattutto scorrendo le pagine di questo saggio [«Lo spettacolo della merce» di Vanni ...
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progresso
progrèsso s. m. [dal lat. progressus -us, der. di progrĕdi «andare avanti, avanzare»; il sign. della parola nel suo uso assol. è derivato da quello che i termini corrispondenti in francese [...] ); oppure il p. dell’uomo nella civiltà, nel sapere, ecc.; p. tecnico, p. scientifico; p. morale o etico, spirituale, intellettuale, culturale; p. economico, sociale, industriale; il p. giuridico; l’inarrestabile p. della conoscenza; l’elettronica ...
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etico
Ricorre, nel comune significato di " tisico ", in If XXX 56, come termine di paragone all'idropico Mastro Adamo, cui la malattia faceva... tener le labbra aperte / come l'etico fa, " essendo la febbre etica definita dai medici ‛ intemperies...
Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome atono e non è necessario ai fini della...