etico¹ /'ɛtiko/ agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ēthikós, der. di ē̂thos "costume"] (pl. m. -ci). - [che concerne i costumi, il comportamento morale] ≈ morale. ...
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etico² [dal gr. hektikós "abituale, continuo", come attributo di pyretós "febbre"] (pl. m. -ci), lett. - ■ agg. [proprio della tisi: febbre e.] ≈ tisico, tubercoloso, tubercolotico. ■ s. m. (f. -a) [persona [...] affetta da tisi] ≈ [→ ETICO² agg.]. ...
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eticità s. f. [der. di etico¹]. - (filos.) [carattere di ciò che è etico] ≈ etica, morale, moralità. ‖ correttezza, integrità, onestà, rettitudine. ↔ amoralità, immoralità. ...
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ethos /'ɛtos/ s. m. [dal gr. ē̂thos]. - (filos.) [atteggiamento etico dell'uomo, spec. in quanto oggetto di indagine o classificazione storico-filosofica] ≈ costume, morale, moralità. ...
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etisia /eti'zia/ s. f. [dal fr. hectisie (der. di hectique "etico²")], non com. - (med.) [patologia polmonare dovuta al bacillo di Koch] ≈ Ⓖ (pop.) consunzione, Ⓖ mal sottile, TBC, tisi, tubercolosi. ...
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libertinismo s. m. [der. di libertino]. - (filos.) [l'insieme delle posizioni critiche radicali assunte da intellettuali, spec. francesi, del sec. 17°, rispetto alle tradizioni e ai valori etico-religiosi] [...] ≈ ‖ antidogmatismo, antitradizionalismo. ↔ ‖ dogmatismo, tradizionalismo ...
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pravo [dal lat. pravus "deforme, malvagio"], lett. - ■ agg. 1. [che è dedito al male: uomini p.; guai a voi, anime p.! (Dante)] ≈ cattivo, dannato, (tosc.) malescio, maligno, malvagio, (ant.) nequitoso. [...] ↔ benigno, buono. ↑ clemente, misericordioso. 2. (estens.) [che non ha senso morale o etico: gusti p.; usanze p.] ≈ corrotto, depravato, infame, perverso. ↔ integro, onesto, (lett.) probo, retto. ■ s. m. (f. -a) [persona prava: la vostra avarizia il ...
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principio /prin'tʃipjo/ s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di "il primo"] (pl. -i, meno com. -ii o -î). - 1. a. [atto e fatto di cominciare: il p. della guerra; il p. dell'anno] [...] proprio comportamento a principi di equità] ≈ canone, criterio, modello, norma, parametro, regola, valore. b. (estens.) [concetto etico primario, idea radicata: avere dei p.] ≈ convincimento, convinzione, valore. ▲ Locuz. prep.: per (una questione di ...
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massima¹ /'mas:ima/ s. f. [dal lat. maxĭma (sententia) "sentenza di carattere generale"]. - 1. [frase che enuncia brevemente una norma di vita] ≈ adagio, aforisma, (non com.) apoftegma, detto, motto, sentenza. [...] ‖ proverbio. 2. (estens.) [valore etico cui ci si attiene nell'agire] ≈ criterio, norma, precetto, principio, regola. ▲ Locuz. prep.: di massima [che riguarda gli aspetti fondamentali, senza considerare i dettagli: un accordo di m.] ≈ di principio, ...
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zoroastrismo /dzoroa'strizmo/ s. m. [dal nome di Zoroastro, o Zaratustra, fondatore della religione]. - (relig.) [religione dell'antico Iran, fondata nel 1° millennio a. C. da Zoroastro, caratterizzata [...] dal dualismo cosmologico ed etico tra coppie di principi o spiriti contrapposti (Bene-Male, Verità-Menzogna, ecc.) e dalla fede escatologica nella vittoria finale del Bene] ≈ mazdaismo. ‖ zurvanismo. ...
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etico
Ricorre, nel comune significato di " tisico ", in If XXX 56, come termine di paragone all'idropico Mastro Adamo, cui la malattia faceva... tener le labbra aperte / come l'etico fa, " essendo la febbre etica definita dai medici ‛ intemperies...
Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome atono e non è necessario ai fini della...