poligamia
poligamìa s. f. [dal lat. tardo polygamĭa, gr. πολυγαμία; v. poligamo]. – 1. In antropologia sociale, unione matrimoniale plurima sia di un uomo con più donne (poliginia), sia di più uomini [...] con una donna (poliandria). 2. Analogam., in etologia, sistema di riproduzione sessuale per cui, in una specie, gli individui di un sesso tendono ad accoppiarsi con più individui del sesso opposto; si divide in poliginia e poliandria, a seconda che ...
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poliginia
poliginìa s. f. [comp. di poli- e gr. γυνή «donna»]. – 1. In antropologia sociale, unione matrimoniale plurima di un uomo con due o più donne, riconosciuta quale istituzione sociale legittima [...] propria prole, un gruppo sociale ed economico distinto, da molti considerato la configurazione minima di famiglia nucleare. 2. In etologia, la tendenza da parte dei maschi di una specie ad accoppiarsi con più femmine nel corso della stessa stagione ...
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maturazione
maturazióne s. f. [dal lat. maturatio -onis, der. di maturus «maturo»]. – 1. In botanica, processo che porta al completo sviluppo del frutto: venire, giungere a m.; m. tarda, precoce; m. [...] , che per questo vengono dette divisioni maturative. b. M. di un ascesso, il completamento del processo suppurativo. c. In etologia, la comparsa di moduli comportamentali innati che si verifica in particolari fasi dello sviluppo individuale e che non ...
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abituazione
abituazióne s. f. [der. di abituare]. – 1. non com. L’abituare, l’abituarsi o l’essere abituato a qualche cosa: l’a. fa che si sente l’odore degli altri, e non si fa caso del nostro (Goldoni). [...] 2. Con sign. specifico, in etologia, l’abitudine allo stimolo, considerata come una delle forme più elementari di apprendimento da parte degli animali. ...
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predazione
predazióne s. f. [dal lat. praedatio -onis, der. di praedari «predare»]. – 1. letter. raro. Il far preda; ruberia, saccheggio. 2. In etologia, rapporto interspecifico di tipo negativo che [...] comporta la cattura e l’assunzione, come alimento, di un organismo di una specie (preda) da parte di un altro di altra specie (predatore), di norma di dimensioni maggiori della preda; sebbene a livello ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento [...] stessi tipi fu coniato il s. d’argento (e tali monete ebbero poi la denominazione di carlino). 5. In etologia, con riferimento ad animali, insieme di comportamenti aventi la funzione di neutralizzare la naturale aggressività che si manifesta allorché ...
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rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; [...] concilio ecumenico Vaticano II il Rituale Romano è stato ora completamente riformato. 3. s. m. a. In etologia, comportamento costituito da una sequenza di elementi comportamentali che assume un significato specifico nella comunicazione sociale, come ...
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ritualizzare
ritualiżżare v. tr. [der. di rituale]. – Rendere rituale, prescrivere l’uso di qualche cosa come elemento d’un rito: r. una cerimonia, una celebrazione religiosa; r. una forma di culto; [...] un determinato rituale: r. la procedura processuale; manifestazioni politiche (o sindacali, ecc.) che si vanno ritualizzando. Per la aggressività ritualizzata, in etologia, v. aggressività; per i comportamenti ritualizzati, v. ritualizzazióne. ...
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ritualizzazione
ritualiżżazióne s. f. [der. di ritualizzare]. – 1. Il fatto di ritualizzare, di venire ritualizzato: r. di un atto di culto, di un sacramento; in usi estens.: r. di una cerimonia ufficiale, [...] di una festa familiare. 2. In etologia, la modificazione di un comportamento per cui questo risulta costituito da una successione predeterminata di azioni tale da cambiare significato e assumere una funzione specifica di segnalazione nella ...
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mimetismo
s. m. [der. di mimetico]. – 1. In zoologia e botanica, in senso stretto, il fenomeno adattativo (detto anche, con termine ingl., mimicry) per cui un organismo animale o vegetale (mimo) richiama [...] d’inverno, o degli insetti fasmoidei, molto simili ai ramoscelli o alle foglie delle piante su cui vivono. In etologia, per estens., m. intraspecifico, il fenomeno per cui, in alcune specie di mammiferi (soprattutto primati), individui di sesso ...
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Studio comparato del comportamento animale, con l’assunto che specifici moduli comportamentali caratterizzino e distinguano ciascuna specie al pari dei caratteri morfologici. Scopi primari dell’e. sono la descrizione del comportamento animale...
Etologia umana
Robert A. Hinde
Lo studio del comportamento animale ha costituito da sempre l'obiettivo principale dell'etologia. Tuttavia, in tempi recenti, questa disciplina ha iniziato a emanare forti stimoli anche sulle scienze sociali...