satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] il piatto di primizie offerto ritualmente agli dèi, secondo altri legato all’etrusco satir «parola, discorso»; le varianti saty̆ra e poi satĭra, dalle quali deriva la forma ital. del vocabolo, si diffusero, già in epoca imperiale, per accostamento ...
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tuscanico
tuscànico agg. [dal lat. tuscanĭcus «della Tuscia, etrusco»] (pl. m. -ci). – Ordine t., ordine architettonico di derivazione etrusca, caratterizzato dalla colonna con fusto liscio e modestamente [...] rastremato, appoggiata su una grossa base variamente sagomata, capitello simile a quello dorico, formato da un echino più basso e rigonfio, con abaco sovrapposto; per estens., tempio t., poco alto, a larghi ...
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scrupolo
scrùpolo (ant. scrùpulo) s. m. [dal lat. scrupŭlus (e anche scrupŭlum, scripŭlum, scriptŭlum), propriam. «piccola pietra, pietruzza», dim. di scrupus «sasso, pietra a punta»]. – 1. a. Antica [...] a 1,137 grammi (cioè alla ventiquattresima parte di un’oncia), usata per l’oro e per l’argento nei sistemi monetarî etrusco, campano e romano. b. In passato, misura di superficie equivalente a 100 piedi quadrati, ovvero a 1/288 dello iugero, cioè a ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] greco, ma nello stesso tempo anche la sorda ‹k›, probabilmente per influsso dell’uso etrusco che non distingueva sorde e sonore; col passare del tempo per indicare la sonora s’introdusse la nuova lettera G, lieve modificazione grafica del segno C. Il ...
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cuccumella
cuccumèlla s. f. [lat. tardo cucumĕlla, dim. di cŭcŭma «cuccuma», per la forma]. – In Toscana e nel Viterbese, è così chiamato il tumulo funerario etrusco, in partic. quello della necropoli [...] di Vulci ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica [...] linguistici; alfabeti i., quelli dei dialetti italici e, anche, in senso lato, quelli di dialetti non italici (per es., l’etrusco); diritto i. (lat. ius Italicum), a Roma, nell’ultimo secolo della Repubblica e nei primi dell’Impero, il complesso dei ...
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etruscheria
etruscherìa s. f. [der. di etrusco]. – Nome con cui fu chiamato, nel sec. 18°, il movimento scientifico di ricerche promosse da antiquarî e dotti di quel tempo intorno alla civiltà etrusca. ...
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etruscologo
etruscòlogo s. m. (f. -a) [comp. di etrusco e -logo] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Chi si dedica all’etruscologia; studioso della civiltà, dell’arte e della lingua etrusca. ...
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aplustre
(o aplustro) s. m. [dal lat. aplustre (documentato soprattutto al plur., aplustra o aplustria), adattam. del gr. ἄϕλαστον, forse attrav. l’etrusco]. – Elemento costruttivo e ornamentale delle [...] antiche navi greche e romane, disposto a poppa, a continuazione della ruota; è simbolo diffusissimo e trofeo navale nell’arte figurativa, in rilievi, nelle monete, ecc., ed è rappresentato generalmente ...
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ERENNIO ETRUSCO (Quintus Herennius Etruscus Messius Traianus Decius)
M. Floriani Squarciapino
Figlio di Decio ed Etruscilla, nacque tra il 220 e il 230. Creato Cesare, dal padre viene mandato nell'Illirico, console nel 251 è poco dopo dichiarato...
Figlio (n. tra il 220 e il 230) dell'imperatore romano Decio: console e successivamente Augusto nel 251, morì nel giugno di quell'anno con il padre, combattendo ad Abritto.