euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; [...] che è proprio dell’opera, dello stile, del gusto tragico di Euripide. Verso e., o assol. euripideo s. m., verso della metrica greca, sinon. di lecizio. ...
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lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, [...] dopo la cesura dei trimetri giambici citati nella gara fra i due poeti, le parole ληκύϑιον ἀπώλεσεν «ruppe la boccetta»]. – Verso della metrica greca (detto anche euripideo) costituito da un dimetro trocaico ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] una t.; mettere in scena, rappresentare, recitare una t.; t. in versi, in prosa; le t. greche; le t. di Eschilo, Sofocle, Euripide; le t. romane, modellate su quelle greche, e le t. di Andronico, di Pacuvio, di Seneca; le t. del Medioevo; le t. del ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] tragici greci, Eschilo, Sofocle e Euripide; t. divina o di divinità, in varie religioni politeistiche (per es., la t. Giove, Giunone e Minerva, in Roma antica); t. dialettica, nella filosofia hegeliana, il procedimento logico che si sviluppa ...
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epiparodo
epipàrodo s. f. o m. [dal gr. ἐπιπάροδος, femm., comp. di ἐπί «dopo, che segue» e πάροδος «parodo»]. – Nella tragedia greca, la seconda parodo, cioè una seconda entrata del coro (come ha luogo, [...] per es., nelle Eumenidi di Eschilo, nell’Aiace di Sofocle e nell’Elena di Euripide). ...
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supplice
sùpplice agg. e s. m. e f. [dal lat. supplex -plĭcis (comp. di sub- e tema di plectĕre, plicare «piegare»; propr. «chi piega il ginocchio pregando»)], letter. – Che supplica, supplichevole: [...] a le meschite (T. Tasso); come sost.: ascoltare le preghiere dei s.; Le supplici, titolo di due tragedie greche, una di Eschilo e l’altra di Euripide. Per estens., di parola o gesto che esprime preghiera umile e fervida: si volse a lui con s. voce. ...
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nosco
nòsco pron. [lat. nōbiscum (cioè cum nobis, con cum posposto), pronunciato nòbiscum e divenuto poi noscum, con semplificazione favorita anche (così come per vosco) dalle forme parallele mecum, [...] tecum], poet. ant. – Con noi, insieme con noi (e per estens. tra noi, verso o contro di noi, ai tempi nostri): Euripide v’è nosco e Antifonte (Dante); captive Le dilette lor mogli in un co’ figli Noi nosco condurremo (V. Monti); talora preceduto da ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le tendenziose notizie tramandateci dai comici...
EURIPIDE (Εὐριπίδης, Euripĭdes)
A. Giuliano
Insieme ad Eschilo e a Sofocle il più famoso tragico dell'antichità.
Nato nell'isola di Salamina nel 480 a. C., E. morì ad Arethusa presso Amphipolis nel 406 a. C. I Macedoni elevarono un monumento...