fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, [...] al quale, in un tubo da ripresa televisiva, è affidata l’analisi dell’immagine; f. riproduttore, il pannello elettronico che, in un cinescopio, riproduce l’immagine. e. In matematica, f. di rette, l’insieme di tutte le rette di un piano passanti per ...
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fomentare
v. tr. [dal lat. tardo fomentare] (io foménto, ecc.). – 1. non com. Applicare fomenti su una parte del corpo. 2. fig. Eccitare, infiammare, promuovere (spec. inclinazioni o condizioni dannose, [...] immorali e sim.): f. l’erotismo; f. disordini; f. l’odio, la discordia, la ribellione. ...
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fase
faṡe s. f. [dal gr. ϕάσις «apparizione», der. del tema di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. a. In astronomia, ciascuno degli aspetti che presentano la Luna e alcuni pianeti (Venere, Mercurio), [...] seconda dei casi, del tempo o dello spazio o di entrambi) costituente l’argomento della funzione seno (o coseno) che compare nell’espressione della grandezza; in partic., f. iniziale è il valore di quest’angolo all’istante iniziale o nella posizione ...
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fondamentale
agg. [dal lat. tardo fundamentalis]. – 1. Che costituisce il fondamento, la base di qualche cosa, o serve di sostegno (in senso fig.): nozioni f., di una materia, di una disciplina; i principî [...] c. Per estens., principale, essenziale, di grandissima importanza: una questione f., un problema f., o l’aspetto f. di una questione, di un problema; uno studio, una scoperta f., o di f. importanza. 2. Con accezioni partic.: a. In istologia, sostanza ...
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fondazione
fondazióne s. f. [dal lat. fundatio -onis, der. di fundare «fondare»]. – 1. L’opera, l’attività di fondare, in senso proprio: iniziare la f. di una palazzina; terreno adatto alla f.; sistemi [...] della Chiesa. Con senso più ristretto, in diritto canonico sono denominati f. ecclesiastiche i beni temporali dati in qualsiasi modo a una persona giuridica ecclesiastica con l’onere perpetuo, o per un tempo notevolmente lungo, di celebrare messe ...
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fatalita
fatalità s. f. [dal lat. tardo fatalĭtas -atis]. – 1. L’essere fatale: f. di un avvenimento; la f. dei grandi eventi storici. 2. Più spesso, fato avverso, destino contrario: è la f. che ci perseguita; [...] per estens., soprattutto in frasi esclamative o incidentali, sfortuna, disdetta, contrattempo e sim.: è una f.!; per non so quale f.; con senso più concr., avvenimento funesto, di gravi conseguenze: il crollo del ponte è stato una tragica fatalità. ...
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fontana
s. f. [lat. tardo fontana, propr. femm. (sottint. aqua) dell’agg. fontanus «di fonte»]. – 1. ant. a. Fonte, sorgente: tra chiare f. e verdi prati (Petrarca); una f. d’acqua freddissima (Boccaccio); [...] in genere costruzione di carattere prevalentemente ornamentale, destinata a regolare l’efflusso all’aperto dell’acqua proveniente direttamente dalla sorgente o da acquedotto: f. a getto, a schizzo; bere alla f.; la f. di Trevi, a Roma. In usi fig.: i ...
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favella
favèlla s. f. [der. di favellare2]. – 1. a. La parola, intesa come facoltà di parlare: il dono, l’uso della f.; perdere, riacquistare la f.; ma perdere la f., anche, per iperbole, rimanere senza [...] con mesta e flebil voce uscìo Espedita e chiarissima f. (Ariosto); in questo sign., anche plur.: Diverse lingue, orribili f. (Dante). 2. letter. Lingua, idioma: l’italica f.; la giovane, udendo la f. latina (Boccaccio). Per estens.: Fu imperatrice di ...
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favorire
v. tr. [der. di favore] (io favorisco, tu favorisci, ecc.). – 1. a. Dimostrare il proprio favore a una persona, accordandole aiuto e protezione e agendo in modo da spianarle la via per una buona [...] le tendenze, le inclinazioni (buone o cattive) di qualcuno. Il verbo include spesso l’idea della parzialità o almeno di una particolare benevolenza e predilezione: f. un concorrente a danno di un altro; fig.: un uomo favorito dalla sorte. b. Di cosa ...
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forbice
fòrbice s. f. [lat. fŏrfex -fĭcis]. – 1. a. Per lo più al plur., le forbici, un paio di forbici (ant. e region. al sing.), utensile d’acciaio per tagliare, costituito da due lame terminanti a [...] leva di primo genere, e il perno funge da fulcro; per facilitarne l’uso, sono provviste, all’altro estremo, di anelli nei quali s’ si hanno forbici speciali, di forma e d’impiego svariati: f. da toletta (piccole, a punte diritte o ricurve, talvolta ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...