grilla
s. m. e f. [variante di grillo2]. – 1. s. m., invar. Vitigno siciliano, detto più spesso grillo. 2. s. f. L’uva di questo vitigno. ...
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forcella
forcèlla s. f. [dal lat. furcilla, dim. di furcŭla: v. forcola]. – 1. In genere, qualsiasi legno, ferro o altro oggetto che a un certo punto si allarga biforcandosi, assumendo all’incirca la [...] punti di caduta dei proiettili; è metodo abitualmente seguito per l’aggiustamento del tiro: fare forcella; f. semplice, con due soli colpi; f. confermata, con due gruppi di colpi; ampiezza della f., la distanza fra i due punti o, rispettivam., fra i ...
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iniziale
agg. e s. f. [dal lat. tardo initialis, der. di initium «inizio»]. – 1. agg. Che è all’inizio, o che costituisce l’inizio, o con cui s’inizia: la fase i. della partita; le frasi i. del discorso; [...] di un corpo non precedentemente magnetizzato). 2. agg. e s. f. a. Di una parola, lettera i., sillaba i., la vocale, la consonante i.; l’h iniziale, in francese, a volte è muta, a volte è pronunciata. b. Frequente l’uso come s. f., l’i. di una parola, ...
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feccia
fèccia s. f. [lat. faecea, agg. di faex faecis; cfr. feci] (pl. -ce). – 1. a. Deposito di colore rosso mattone, costituito da cremortartaro, tartrato di calcio, sostanze coloranti, fermenti, ecc., [...] il vino si chiarifica; rappresenta una materia prima per l’estrazione dell’acido tartarico. In locuz. e modi prov.: bere il calice fino alla f., sopportare tutti i dolori fino all’estremo; beva la f. chi ha bevuto il vino, chi ha goduto i vantaggi ...
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fecondazione
fecondazióne s. f. [der. di fecondare]. – Il fecondare, l’essere fecondato, in senso proprio e fig. 1. a. In biologia, il fenomeno fondamentale della riproduzione sessuale negli animali [...] dal partner ovvero da un donatore, per lo più sconosciuto. c. F. assistita, procedura volta a facilitare l’incontro dello spermatozoo con l’ovulo, con esito fecondo; f. in vitro, l’unione dell’ovocito e dello spermatozoo «in provetta», al di fuori ...
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forfait1
forfait1 〈forfè〉 s. m., fr. [propr. «mercato fatto, accordo fatto», comp. di for- (alterazione di un antico fur «mercato», che è il lat. forum, secondo forfait «crimine») e fait part. pass. [...] negoziata; nei contratti di trasporto marittimo, nolo a f., il nolo espresso in una somma complessiva unica per l’oggetto o l’intera partita da trasportare; nel linguaggio bancario, sconto a f., o f. di sconto, operazione di sconto cambiario in cui ...
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foriero
forièro (ant. forière) s. m. (f. -a) e agg. [lo stesso etimo di furiere]. – Chi, o che, precede annunciando (una persona, o più spesso un avvenimento, un fenomeno): nuvole f. di tempesta; l’alba, [...] f. del giorno; segnale f. di buone notizie; la fortuna non va scompagnata dalla necessità, anzi questa è sua f. e precorritrice (Salvini); La Gioia alata, degli Dei foriera (Foscolo); compariscono i f. della masnada (Manzoni). ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei [...] logico, un f. morale, un f. estetico, ecc. 4. In diritto, f. giuridico, concezione (detta anche teoria formale del diritto, con particolare riferimento all’opera Reine Rechtslehre di H. Kelsen, 1934) secondo la quale l’essenza del fenomeno giuridico ...
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formatura
s. f. [der. di formare; cfr. lat. formatura «forma, conformazione»]. – Genericam., l’operazione e il fatto di formare, foggiare, modellare qualche cosa; in senso concr., la forma materiale [...] con polvere di grafite e non richiede essiccazione in stufa; f. a secco, con terra ricca di sostanze argillose, che richiede l’applicazione di una vernice e l’essiccazione in stufa. b. L’insieme delle operazioni, eseguite a mano o a macchina, con ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...