nano [lat. nanus, gr. nânos]. - ■ agg. 1. (med., biol.) [di individuo (o razza) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media]. 2. (estens.) [di ridotte dimensioni rispetto [...] alla norma] ≈ minuscolo, piccolo. ↔ grande. ↑ enorme, gigantesco. ■ s. m. (f. -a) 1. (med.) [individuo affetto da nanismo]. 2. (estens., spreg.) a. [persona di statura di gran lunga inferiore alla norma] ≈ lillipuziano, (scherz.) mezza cartuccia, ( ...
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disperazione /dispera'tsjone/ s. f. [dal lat. desperatio -onis]. - 1. [stato d'animo di chi non ha più alcuna speranza ed è perciò oppresso da inconsolabile sconforto] ≈ afflizione, angoscia, angustia, [...] tormento. ↓ abbattimento, amarezza, avvilimento, demoralizzazione, depressione, sconforto, scoraggiamento, scoramento. ↔ allegria, baldanza, contentezza, felicità, fiducia, speranza. 2. (estens.) [persona ...
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diverso /di'vɛrso/ [lat. diversus, propr. part. pass. di divertĕre "deviare"]. - ■ agg. 1. a. [che si differenzia, anche con la prep. da: è molto d. da te] ≈ differente, difforme, dissimile, distinto, [...] ), svariato, tanto, vario. ↔ esiguo, poco, scarso. ■ pron. indef. [al plur., in gran numero: saremo in d.] ≈ molti, parecchi. ↔ pochi. ■ s. m. (f. -a) (soc.) [in usi ormai in gran parte desueti, chi è considerato da altri, o considera sé stesso, non ...
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donna /'dɔn:a/ s. f. [lat. dŏmĭna "signora, padrona", lat. volg. domna]. - 1. [essere umano adulto di sesso femminile] ≈ ‖ femmina, signora. ↔ uomo. ‖ maschio, signore. ● Espressioni: donna di casa ≈ casalinga, [...] massaia; donna di legge [esperta e studiosa di legge] ≈ giurista; donna di lettere [donna che si dedica stabilmente ad attività di studio nel campo umanistico] ≈ intellettuale, letterata, umanista; donna ...
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passeggiatrice s. f. [femm. di passeggiatore], offensivo - [donna che esercita la prostituzione per la strada] ≈ donna da marciapiede (o di strada), (offensivo, disus.) peripatetica, taccheggiatrice. ‖ [...] (offensivo) bagascia, (offensivo, non com.) baiadera, (offensivo) baldracca, (offensivo) battona, (offensivo) bella di notte, (offensivo) buona donna, (offensivo) cagna, cocotte, (offensivo) cortigiana, ...
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faccia /'fatʃ:a/ s. f. [lat. facies "forma, aspetto, faccia", affine a facĕre "fare"] (pl. -ce). - 1. a. [parte anteriore esterna della testa dell'uomo, che va dalla fronte al mento: f. emaciata] ≈ (spreg.) [...] ).
Le facce delle cose - In riferimento alle cose, astratte o concrete, f. è il sinon. più generico e più fam. rispetto a designazioni più appropriate che strepitava di notte in casa altrui, che vi s’era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] , sembrare. ■ farsi v. rifl. 1. a. [passare a una nuova condizione, con compl. predicativo: come si son fatti grandi!; f. prete; f. scuro in volto; s'è fatto tardi] ≈ divenire, diventare. b. [con un agg. predicativo, operare sulla propria persona ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] credere in Dio (cosa ha a fare la libertà del pensare e dello scrivere in poesia, colla teologia, colla fede? [S. Bettinelli]). F. può (e, più spesso, poteva) riferirsi anche al rapporto sincero tra persone, e quindi essere sinon. lett. di fedeltà e ...
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forte¹ /'fɔrte/ [lat. fortis]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha prestanza fisica] ≈ aitante, forzuto, gagliardo, prestante, robusto, vigoroso. ‖ maschio, muscoloso. ↔ debole, fiacco, fragile, gracile. [...] forti [uso di mezzi violenti per convincere qualcuno: usare le maniere f.] ≈ e ↔ [→ FORZA s. f. (4. e)]. 5. a. [che è capace di reggere al peso, agli urti: casa con f. fondamenta; f. armatura] ≈ robusto, solido. ↔ fragile. b. [che non si consuma, non ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] , freno, limite: le spalle, il collo, il viso s’infiammarono sotto la violenza di quel piangere dilagato, a cui il e sim.: dei candelieri vuoti, con i bordi di latta dorata (F. Tozzi); dinnanzi alla fila dei casolari sul ciglio dell’orto si alza ...
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(Il grande Gatsby) Romanzo (1925) dello scrittore statunitense F.S. Fitzgerald (1896-1940).
Dal romanzo sono state tratte alcune trasposizioni cinematografiche, tra le quali si ricorda quella di J. Clayton (1974), con R. Redford e M. Farrow.
Nome di due santi, vescovi di Amiens: 1. F. il vecchio, secondo gli Atti leggendarî, missionario a Pamplona e nella Francia merid., infine martire ad Amiens (290); festa, 25 settembre. 2. F. il giovane, secondo la Vita (sec. 9º), pure leggendaria,...