fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] non ha mezzi di fortuna. c. Occasione favorevole: gli si è presentata una bella f.; ha sempre lui tutte le f.; pigliare, afferrare la f. per i capelli, sfruttare l’occasione al momento giusto, non lasciandola sfuggire. d. Locuz. avv. per fortuna, per ...
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fortunato
agg. [lat. fortunatus, propriam. part. pass. di fortunare (v. la voce prec.)]. – 1. a. Che ha fortuna, favorito dalla fortuna: è un uomo f.; è sempre stato f. nella vita; f. te!, f. lui!; puoi [...] ; fortunato!, fortunatissimo! (con o senza l’aggiunta: di fare la sua conoscenza), formule ormai desuete, usate un tempo nelle presentazioni. b. Di cosa, a cui arride la fortuna, che riesce bene: operazione, impresa f.; anche con senso attivo, che ...
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forzare
v. tr. [lat. *fŏrtiare, der. del lat. tardo fortia «forza»] (io fòrzo, ecc.). – 1. a. Fare forza su un oggetto, premere con forza: f. il tappo nel collo del fiasco; hai forzato troppo la vite [...] nel canto, per prendere una nota troppo alta; f. il passo, allungarlo più del normale; f. la marcia, aumentare il ritmo del passo. In senso fig., f. il senso di una parola, l’interpretazione di un passo, darne un significato arbitrario e discutibile ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] del fr. marche forcée), più celere e più lunga dell’ordinario (anche al plur.: raggiungere l’obiettivo a marce forzate). In tipografia, riga f., riga che nella composizione supera la giustezza o è troppo fitta. In musica, didascalia (normalmente ...
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fosco
fósco agg. [lat. fŭscus] (pl. m. -chi). – Tendente allo scuro, a un tono grigio cupo: un quadro a tinte f.; Non fronda verde, ma di color fosco (Dante); offuscato, privo di chiarezza e di trasparenza: [...] distinguere chiaramente le cose; aria, atmosfera f., caliginosa; È fosco l’aere, Il cielo è muto (Fusinato). Con usi fig.: rappresentare (cosa o persona) a tinte f., mettere in cattiva luce; occhio, sguardo f., velato, non limpido, e più spesso ...
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fossa1
fòssa1 s. f. [lat. fŏssa, der. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Scavatura del terreno, fatta lungo o attraverso i campi per lo scolo delle acque; con questo sign. è oggi più com. fosso. Anticam., [...] e tenere in cattività animali feroci o per altri usi: scavare le f. per le viti, per gli ulivi; la f. del letame; la f. dei leoni (per l’espressione Daniele nella f. dei leoni, v. leone); la f. dei serpenti, pozzo costruito in modo che i serpenti non ...
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fossile
fòssile agg. e s. m. [dal lat. fossĭlis «ottenuto scavando», der. di fodĕre «scavare», part. pass. fossus]. – 1. agg. a. In origine, di materiale in genere che si estrae dalla crosta terrestre: [...] terrestre e vissuto in epoca anteriore alla nostra, e anche la traccia o l’impronta lasciata in sedimenti ora consolidati: una collezione di fossili; lo studio dei f.; fossili guida o caratteristici, quelli che, essendo limitati nel tempo e diffusi ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] impigliare nella carta quel po’ di vita che le è rimasta (Clara Sereni); l. d’ufficio; l. autografa, dattiloscritta; l. circolare, e più com. una circolare s. f.; l. d’amore, d’affari, di ringraziamento, di augurio, di condoglianze, di presentazione ...
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ferita
(ant. feruta) s. f. [der. di ferire]. – 1. a. Lesione traumatica caratterizzata dalla soluzione di continuo di tessuti molli: fare, farsi, prodursi una f.; una f. leggera, grave, seria; una brutta [...] , l’ampiezza o profondità, l’aspetto, la possibilità di infezioni o altre complicazioni; f. che sanguina; f. aperta, riaperta; f. rimarginata; pieno, coperto, crivellato di ferite; curare, medicare, fasciare, sfasciare una f.; guarire, sanare una f ...
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feroce
feróce agg. [dal lat. ferox -ocis, der. di ferus «fiero, crudele»]. – 1. a. Disumano, crudele, che gode nel fare male fisicamente o anche spiritualmente ad altri: uomo, tiranno, nemico f.; iperb. [...] , che vivono allo stato selvatico (come i leoni, le tigri, ecc.), e assalgono e divorano anche l’uomo. 2. estens. a. Ardente, violento: smania, ansia, desiderio f.; guardai infine, nell’edificio di fronte, le donne tristi che pulivano casa con ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...