tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] è ricca), mentre il secondo a una persona che ha l’ossessione di accumulare soldi e vorrebbe averne sempre di più: i frequenti in senso estens.: cupido più di gloria che di danari (F. De Sanctis). Goloso e ingordo si riferiscono spec. alla voglia ...
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ira s. f. [lat. īra]. - 1. [sentimento, per lo più improvviso e violento, che può tradursi in parole concitate, atti rabbiosi e incontrollati: essere in preda all'i.] ≈ bile, collera, rabbia, stizza. ↑ [...] fierissima stizza e mi sorse la tentazione di tirarmi uno sputo in faccia (L. Pirandello). Collera è per lo più usato nella locuz. in collera: mia arrabbiatura? (F. Tozzi). A differenza dell’ira e dei suoi primi sinon., l’odio, l’astio, il ...
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Fabio Rossi
conoscere. Finestra di approfondimento
Conoscenza attiva e passiva - Quando c. si riferisce a una nozione, o a un insieme di nozioni, è talora intercambiabile con sapere, anche se il secondo [...] approfondita e più diretta: conosci l’inglese?; tu conosci tutte le cose più segrete della tua famiglia (F. Tozzi); tu non conosci il il fam. saperci fare (con): non m’intendo di legge (L. Pirandello); non sono pratico di queste faccende; ci sai fare ...
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laico /'laiko/ [dal lat. tardo laicus, gr. laikós "del popolo, profano"] (pl. m. -ci). - ■ s. m. 1. (eccles.) a. (f. -a) [chi non appartiene allo stato ecclesiastico] ↔ chierico. b. [religioso privo di [...] funzioni sacerdotali] ≈ ‖ converso, secolare. 2. (f. -a) (polit., filos.) [chi fa professione di laicismo: accordo tra cattolici e l.] ≈ ↑ anticlericale, ghibellino. ‖ aconfessionale. ↔ cattolico. ↑ clericale, confessionale, guelfo. ■ agg. 1. (eccles ...
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età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall'arcaico aevĭtas, der. di aevum "evo"]. - 1. [ciascuno dei periodi della vita umana: l'e. giovanile, tarda e.] ● Espressioni (con uso fig.): [...] il vecchierel canuto e bianco Del dolce loco ov'è sua e. fornita (F. Petrarca)] ≈ esistenza, vita. 3. (estens.) [lungo spazio di tempo: l'e. di Cesare, l'e. moderna] ≈ epoca, era, evo, periodo, secolo, (lett.) stagione, tempo, [detto di persone ...
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scendere /'ʃendere/ [tratto da discendere, per riduzione di pref.] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [spostarsi da un luogo più alto [...] ascendere, salire. e. [manifestarsi progressivamente: scende la notte; scendono le tenebre] ≈ calare. ‖ avvicinarsi, sorgere (l'aurora sorge). f. [assumere un minore valore, anche assol.: la temperatura è scesa improvvisamente a zero; i prezzi degli ...
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scherzare /sker'tsare/ v. intr. [dal longob. ✻skerzōn, cfr. ted. scherzen "scherzare"] (io schérzo, ecc.; aus. avere). - 1. [fare giochi o altre attività divertenti: smettila di s. con l'acqua!] ≈ divertirsi, [...] la preghiera e la fede erano per lei un rifugio (F. De Roberto). In senso più estens., se si rende qualcosa una burla anche questa, che seguitano a farla i morti la vita? [L. Pirandello]), canzonatura (presa in giro: i due amici non fecero altro che ...
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lei /'lɛi/ [lat. ✻ĭllaei, dat. pop. di illa (invece del class. illi) per analogia con cui e ✻illui]. - ■ pron. pers. f. sing. 1. a. [pron. di 3a pers. sing. soggetto: nemmeno l. ha risposto] ≈ (disus., [...] 2. [forma allocutiva di cortesia, in funzione di compl. e di sogg.: faccia l.] ≈ (disus.) ella. ● Espressioni: dare del lei (a qualcuno) ↔ dare del tu. ■ s. f., fam. [preceduto dall'art., donna amata da un uomo, spec. nel linguaggio della letteratura ...
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eventualità [der. di eventuale]. - ■ s. f. 1. [l'essere eventuale: l'e. di un pericolo] ≈ possibilità, potenzialità. ↑ probabilità. ↔ certezza, sicurezza. 2. [ciò che può accadere] ≈ [→ EVENIENZA s. f.]. [...] ■ nell'eventualità che locuz. cong. [seguito dal verbo al cong., introduce un'ipotesi: nell'e. che vengano] ≈ casomai, nel caso che, nell'evenienza che, (lett.) ove (mai), qualora, se, se mai, semmai ...
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lettore /le't:ore/ s. m. [dal lat. lector -oris, der. di legĕre "leggere"]. - 1. (f. -trice) [chi si dedica alla lettura: l. attento] ≈ (non com.) leggitore. ‖ [se plur.] pubblico. 2. (f. -trice) (prof.) [...] linguistico. 3. (fig., tecnol.) [apparecchio o dispositivo che serve per leggere un segnale elettronico: l. dei dati; l. laser] ≈ ‖ decodificatore, riproduttore. ● Espressioni: lettore ottico [apparecchio elettronico capace di trasferire lettere e ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...