lasciare [lat. laxare "allargare, allentare, sciogliere", der. di laxus "allentato"] (io làscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cessare di tenere e sim.] ≈ mollare. ↔ reggere, stringere, tenere, tirare. 2. (estens.) [...] di suonare] ≈ cessare, interrompere, smettere. ● Espressioni: lasciare da parte ≈ [→ PARTE s. f. (2. b)]. 5. a. [far rimanere: l. uno nei guai, rovinato; l. la famiglia in miseria] ≈ (fam.) mollare, (fam.) piantare. ● Espressioni: fig., lasciare ...
Leggi Tutto
libero /'libero/ [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. - ■ agg. 1. a. [che non è soggetto al dominio o all'autorità altrui: uomo l.] ≈ (ant., lett.) franco. ↔ prigioniero, (lett.) servo. ↑ schiavo. b. [di popolo, [...] , [di donna] maritata. e. [che non è occupato da impegni: domani mattina sarò l.; non ho mai un minuto l.] ≈ disponibile. ↔ impegnato, occupato, preso. ↑ [di persona] oberato. f. [che manca di qualcosa, in senso positivo, con la prep. da: essere ...
Leggi Tutto
ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] venturo. e. [al femm., per ellissi di un sost., notizia più recente: la sai l'ultima?; adesso ti racconto l'ultima] ≈ (lett.) novella, novità, (non com.) nuova. f. [che è nella parte marginale di un luogo: gli u. territori abitati; questa siepe, che ...
Leggi Tutto
uno [lat. ūnus] num. card. - ■ agg. 1. a. [che è pari a una unità: il paese dista un chilometro]. b. [che è pari alla prima unità di una serie: il numero u. della fila; l'articolo u. della Costituzione] [...] pl. [gli] uni; f. pl. [le] une). [essere umano indeterminato: u. di provincia; c'è u. della polizia] ≈ un tale, un tizio. ● Espressioni: l'un l'altro [a vicenda: bisogna aiutarsi l'u. l'altro] ≈ (non com.) mutuamente, reciprocamente, scambievolmente ...
Leggi Tutto
vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] assistere (a), guardare. ‖ visionare. e. [fare oggetto di visita: sono dovuto ripartire prima di aver visto il Museo Nazionale] ≈ visitare. f. [fare l'incontro di qualcuno: sono lieto di vederti] ≈ incontrare. 3. [fare oggetto di rappresentazione con ...
Leggi Tutto
prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] per il culo o, fam., per i fondelli) → □; prendere i voti (o l'abito religioso) → □; prendere la fuga (o il volo) → □; fig., prendere la donna] ≈ fare l'amore (con), (volg.) farsi, godere (di), (non com.) possedere, (volg.) scopare. f. [cogliere di ...
Leggi Tutto
volere² [dal lat. ✻volere, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo'], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [...] . Goldoni); non ho voglia di niente (S. Slataper). Fam. è anche l’uso del verbo andare alla terza pers.: ti va un caffè?; non mi va . rispetto a v.: esigo il rispetto che m’è dovuto (F. De Roberto); pretende che lo accompagni a scuola tutte le mattine ...
Leggi Tutto
gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] gli Uzeda erano gloriosi della magnifica origine della loro schiatta (F. De Roberto); vi erano là tutti i membri numerosi di e gentaccia (il primo di più antica attestazione): l’istinto, l’abitudine piuttosto del giovane ben educato non gli permise ...
Leggi Tutto
mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] fig., mettersi in testa (o, scherz., nella zucca) → □. f. [far aderire qualcosa a qualcos'altro: m. una toppa ai calzoni .: m. il proprio figlio alle poste] ≈ impiegare, piazzare, sistemare. l. (fig., fam.) [porre una cosa a confronto con un'altra, ...
Leggi Tutto
Fabio Rossi
ricco. Finestra di approfondimento
Gradi di ricchezza - Numerosi agg. ed espressioni si riferiscono a chi ha molti soldi. R. è l’agg. più com., mentre facoltoso è formale, danaroso è abbastanza [...] non privo di spirito (L. Pirandello); don Blasco era il primo Uzeda danaroso che se ne andava (F. De Roberto). Talora, ma è una vera signora. All’opposto del signore c’è l’arricchito, o neoricco, ovvero una persona che si è arricchita rapidamente ...
Leggi Tutto
Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: si è occupato di fisiologia,...
Linguistica
Sesta lettera dell’alfabeto latino. La sua forma, uguale a quella dell’Ϝ maiuscola latina, deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno che era usato per indicare la semivocale u̯; anche in etrusco la lettera,...