assorbire
v. tr. [dal lat. absorbēre, comp. di ab e sorbēre «sorbire», con mutamento di coniug.] (io assorbisco, tu assorbisci, ecc., o io assòrbo, ecc.; part. pass. assorbito, ant. assòrto). – 1. Attirare [...] non più case operaie, ma baracche di campagna che la città aveva assorbito (Pavese). b. letter. Inghiottire, ingoiare: morì Faraone ... assorbito dai gorghi dell’Eritreo (Segneri). 3. fig. a. Assimilare, fare proprio: i Romani assorbirono la civiltà ...
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piaga
s. f. [lat. plaga, propr. «percossa» e fig. «piaga, ferita», dal gr. πλαγά, forma dorica di πληγή «colpo, percossa»]. – 1. a. Ferita, lesione, lacerazione che, prodotta da un trauma di varia natura [...] , la serie delle dieci calamità che per volere divino si abbatterono sugli Egiziani a causa del rifiuto opposto dal faraone alla partenza degli Ebrei; talora assunte come termine di paragone o di similitudine per indicare, anche con iperbole scherz ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto [...] che, venduto dai fratelli e portato in Egitto, seppe qui conquistarsi la fiducia di Putifarre, capitano delle guardie del faraone, ma, avendo resistito alle seduzioni della moglie di lui, fu da questa falsamente accusato e perciò gettato in carcere ...
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bassetta
bassétta s. f. [der. di basso1]. – Gioco di carte d’azzardo di origine veneziana, simile al faraone, un tempo molto popolare, mentre ora è quasi del tutto dimenticato; è così detto perché si [...] distribuivano a ciascun giocatore le carte basse (dall’1 al 5) ...
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glo glo
‹ġlò ġġlò›. – Voce onomatopeica con cui si riproduce il rumore che fa un liquido uscendo a intermittenza dal collo stretto di un vaso o sim., e quello che si produce in gola quando si beve a [...] garganella; imita inoltre il verso dei tacchini, delle galline faraone e sim. Anche come s. m., soprattutto con l’ultimo sign.: il monotono glo glo del tacchino. ...
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gallina
s. f. [lat. gallīna, der. di gallus «gallo3»]. – 1. a. La femmina del gallo (e per estens. anche di altri gallinacei), spec. nell’età in cui fa le uova (la gallina più giovane si chiama pollastra); [...] da aggettivi o complementi, è usato per indicare specie di uccelli appartenenti a varî generi: g. faraona o di Faraone o di Numidia, uccello gallinaceo (Numida meleagris) dalle penne scure tempestate di macchie bianche, il cui allevamento ...
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mastaba
màstaba s. f. [dall’arabo maṣṭaba «banco»]. – Nome usato dagli Egiziani moderni per designare la tomba di un faraone nella importante necropoli di Saqqāra (cittadina dell’alto Egitto), ritenuta [...] erroneamente un colossale sedile; il nome è stato poi ripreso in archeologia per riferirsi a un tipo di costruzione funeraria che, nell’antico Egitto, sorgeva presso le tombe dei re ed era destinata a ...
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faraonicofaraònico agg. [der. di faraone] (pl. m. -ci). – Dei faraoni, del tempo dei faraoni: l’Egitto faraonico. In senso fig., che ricorda il fasto dell’Egitto dei faraoni, quindi monumentale, sfarzoso: [...] stile, gusto faraonico. ...
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fasianidi
faṡiànidi s. m. pl. [lat. scient. Phasianidae, dal nome del genere Phasianus, e questo dal lat. phasianus, gr. ϕασιανός (v. fagiano)]. – Famiglia di uccelli che comprende i più noti gallinacei [...] (galline faraone, tacchini, galli, fagiani, pavoni, quaglie, ecc.), da cui derivano le forme domestiche diffuse oggi in tutte le regioni temperate e tropicali del mondo, ad eccezione della Polinesia: hanno dimensioni medie o grandi, tarsi spesso alti ...
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porte girevoli1
porte girevoli¹ loc. s.le f. pl. Nel linguaggio politico, il fenomeno dello spostamento di dipendenti di alto livello da posti di lavoro del settore pubblico (per esempio, parlamentari [...] o membri del governo) a posti di lavoro del settore privato e viceversa. ♦ Faraone chiede a Cammarata di rinnovare i vertici delle aziende rinunciando alla lottizzazione e nominando competenti: «La partita delle nomine, si sa, è legata al rimpasto di ...
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Nell’antico Egitto, in origine «casa elevata», cioè palazzo reale; più tardi, dalla XVIII dinastia, il termine designò la persona del sovrano. Con la XXII dinastia (900 a.C.) divenne titolo, premesso al suo nome.
FARAONE (Φαραώ, ebr. Par῾üh, lat. tardo Pharao)
S. Donadoni
Termine egiziano, che significa "casa eccelsa", cioè il palazzo reale, e che dalla XVIII dinastia (circa XV sec. a. C.) diviene il titolo dei re egiziani. Il tema iconografico che...