papocchia
papòcchia s. f. [voce merid. (napol., abruzz.), der. di pappa con suff. spreg.; cfr. anche piem. e milan. papocia «colla di farina e acqua, e sim.»]. – Pappa molle; in senso fig., lavoro o [...] scritto abborracciato, pasticcio, pastrocchio e, con altro senso, fandonia, pastocchia, o raggiro, imbroglio. Cfr. impapocchiare ...
Leggi Tutto
savoiardo
agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. savoyard, nel sign. 1]. – 1. Della Savoia, regione storica e geografica delle Alpi occidentali: le Alpi s.; dialetto s. (o, assol., il savoiardo), dialetto di [...] . Come sost., abitante, nativo, originario della Savoia. 2. s. m. Biscotto di forma oblunga, soffice e leggero, a base di farina, zucchero, rossi d’uovo e chiara d’uovo montata, molto nutriente e facilmente digeribile, e quindi adatto in tutte le ...
Leggi Tutto
tondone
tondóne s. m. [accr. di tondo]. – 1. In senso generico, oggetto di forma circolare piuttosto grande. Nell’uso tosc.: sorta di frittella di farina; trave non riquadrata; il girotondo che si fa [...] in certi balli come la quadriglia. 2. Nella tecnica delle costruzioni, palo di legno di sezione quasi uniforme con diametro di circa 24 cm e lunghezza da 2 a 8 m, impiegato in tutti i campi delle costruzioni, ...
Leggi Tutto
maneghi
màneghi s. m. pl. [forma ven. corrispondente all’ital. manici]. – 1. Gnocchetti dolci di pan biscotto pestato, farina, latte, uova, zucchero, uva sultanina, pinoli, cotti in acqua e conditi con [...] burro, zucchero e cannella. 2. Nella provincia di Padova, bocconcini dolci detti anche strangolapreti ...
Leggi Tutto
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] combina, lo caccio via; questa è la p. e l’ultima che mi fate! Prov. chi vince la p., perde il sacco e la farina, chi vince la prima giocata, la prima partita di gioco, poi perde tutto. Per altri usi, v. prima2. ◆ Pur essendo già etimologicamente un ...
Leggi Tutto
malfatto
(o 'mal fatto') agg. e s. m. [propr., fatto male, con male avv.; nel sign. 2 si può intendere sia da mal(o) fatto, sia da male fatto, con male sost.]. – 1. agg. Fatto male, quindi brutto, imperfetto. [...] mal fatto che ... (Leopardi). 2. s. m. a. Azione ingiusta e dannosa, malafatta: devi rimediare al malfatto. b. Al plur., malfatti, specie di gnocchi di farina, con spinaci lessi, uova, pangrattato, prezzemolo, conditi con burro fuso e formaggio. ...
Leggi Tutto
manfricoli
manfrìcoli (o manfrégoli o manifrégoli) s. m. pl. [comp. di mano e fregare]. – Maccheroncini tipici della cucina regionale umbra, fatti in casa con farina, uova e acqua tiepida, e tagliati [...] quando la sfoglia è arrotolata sul matterello; sono detti anche picchiettini ...
Leggi Tutto
caricare
v. tr. [lat. tardo carrĭcare, der. di carrus «carro»] (io càrico, tu càrichi, ecc.). – 1. a. Mettere sopra un veicolo, o addosso a un animale, a una persona, un peso da trasportare. Lasciando [...] come l’hanno caricato quel povero asino! Lasciando indeterminato il veicolo su cui si pone il carico: c. pietre, rena, legna, bitume, farina, ecc. Più esplicitamente: c. l’automobile di bagagli, la nave di merci, la macchina di valigie; e più com., c ...
Leggi Tutto
tripoli
trìpoli (pop. trìpolo) s. m. [dal nome della città di Tripoli nella Libia, da dove anticam. proveniva]. – 1. Roccia sedimentaria silicea costituita essenzialmente da gusci di diatomee e spesso [...] in notevoli giacimenti in Sicilia, in Toscana e in Romagna; si usa allo stato di polvere, talora col nome di farina fossile (nella varietà generalm. più pura), come abrasivo per pulire metalli, come assorbente nella preparazione della dinamite, come ...
Leggi Tutto
Alimentazione
Prodotto della macinazione di sostanze vegetali essiccate. Le più importanti f. naturali si ottengono dai cereali (frumento, segala, orzo, granturco, dura, riso, avena ecc.), altre da leguminose (fagioli, fave, piselli, soia),...
farina
Una sola occorrenza (Pd XXII 78): la farina ria che empie, come se fossero sacchi, le cocolle dei monaci, è un'immagine che D. accosta alla citazione evangelica della casa di Dio ridotta a una spelonca di ladroni.