cassava
s. f. [dallo spagn. casabe, che è dall’aruaco haitiano o cubano]. – Farina di manioca ottenuta riducendo a poltiglia le radici di manioca e disseccandole poi sul fuoco senza rimestare, in modo [...] da ottenere una specie di galletta piatta ...
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panforte
panfòrte s. m. [comp. di pane1 e forte1, cioè «sodo»]. – Tipico dolce senese, tradizionale in tutta Italia nel periodo natalizio; è confezionato con un impasto di farina, zucchero, spezie, mandorle, [...] nocciole e canditi, in forme rotonde e schiacciate di dimensioni varie ...
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pangiallo
(o 'pan giallo') s. m. [comp. di pane1 e giallo]. – Tipico dolce romano, tradizionale a Natale, confezionato amalgamando farina di granoturco, uva passa, nocciole, mandorle, noci e pinoli, [...] zucchero, e cuocendo in forno in forme allungate l’impasto ottenuto ...
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ciaramicola
ciaramìcola s. f. [etimo incerto]. – Focaccia tipica umbra, fatta con farina e uova, lievitata, aromatizzata con alchermes e decorata con confettini multicolori; in alcune zone della Toscana [...] e delle Marche la parola (nelle varianti ciaramilla, ciaramìlia, ciaramìglia, ecc.) indica varie specie di dolci e ciambelle ...
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piada
s. f. [etimo incerto, forse connesso con piadena]. – Focaccia di farina, di forma rotonda e schiacciata, tipica della Romagna, dove è detta più comunem. piadina (v.). La piada è titolo di un noto [...] componimento di G. Pascoli, che fa parte della raccolta dei «Nuovi poemetti» ...
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piadina
s. f. [dim. di piada]. – Nome romagnolo di una focaccia fatta di farina impastata con acqua, sale e strutto, senza lievito, di forma rotonda e schiacciata, cotta su un disco di terra refrattaria [...] (detto testo) arroventato a vivo fuoco di legna, o su una lastra di pietra; nel Riminese è diffuso un tipo senza strutto, che risulta più sottile e croccante ...
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bocca di dama
bócca di dama locuz. usata come s. f. – Torta delicata, composta di fior di farina, zucchero e tuorli d’uovo, con aggiunta di pasta di mandorle. ...
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friscello
friscèllo s. m. [lat. tardo floscĕllus, dim. di flos floris «fiore»]. – La parte più leggera e sottile della farina, che nel macinare s’innalza e s’attacca alle pareti del mulino; è chiamata [...] anche fuscello, spolvero, volanda ...
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semel
sèmel (o sèmell; pop. tosc. sèmelle) s. m. [dal ted. Semmel, che è dal lat. mediev. simila «panino», lat. class. simĭla «semola»]. – Panino di fior di farina molto leggero e soffice, adatto a essere [...] inzuppato nel caffè e latte (o nel latte, nella cioccolata, ecc.) ...
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cassone
cassóne s. m. [accr. di cassa]. – 1. Cassa alquanto grande, per tenervi o trasportar roba, per riporvi biada, farina e sim. 2. Antico mobile costituito da una cassa rettangolare con coperchio [...] a cerniera, che nell’arredamento trecentesco e poi fino al sec. 17° fu usato per riporvi arredi, abiti, denari o altro e servì anche come sedile. Usi fig.: roba da c. o del c., vecchia e dozzinale; prediche ...
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Alimentazione
Prodotto della macinazione di sostanze vegetali essiccate. Le più importanti f. naturali si ottengono dai cereali (frumento, segala, orzo, granturco, dura, riso, avena ecc.), altre da leguminose (fagioli, fave, piselli, soia),...
farina
Una sola occorrenza (Pd XXII 78): la farina ria che empie, come se fossero sacchi, le cocolle dei monaci, è un'immagine che D. accosta alla citazione evangelica della casa di Dio ridotta a una spelonca di ladroni.