diffalta
(o difalta) s. f. [dal fr. ant. defaute], ant. – Difetto, sia nel senso di mancanza, scarsità: per d. di vittuaglia si rendeo (G. Villani); di farina non vi fu diffalta (D’Annunzio); sia nel [...] senso di fallo, colpa: Piangerà Feltro ancora la difalta De l’empio suo pastor (Dante) ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] s., concimare (cfr. sugaia). d. Al plur., sughi, nome dato in Emilia a una particolare vivanda fatta di mosto e farina bianca, concentrata per ebollizione fino ad assumere una consistenza cremosa. 2. fig. a. Il senso, l’idea fondamentale, l’essenza ...
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frittella
frittèlla s. f. [der. di fritto]. – 1. Cucchiaiata di pasta liquida, lievitata o no, con o senza zucchero e uova, spesso anche con altri ingredienti (uva passa, pinoli, ecc.), gettata a friggere [...] a fuoco vivo in padella; si fanno anche frittelle di riso, di semolino, di farina gialla, di mele, ecc.; in molti luoghi le frittelle, preparate in modo diverso da regione a regione, costituiscono un dolce tradizionale. 2. fig. Macchia d’unto sul ...
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castagnaccio
castagnàccio s. m. [der. di castagna]. – Focaccia di farina di castagne, per lo più con aggiunta di pinoli e uva secca, spec. preparata nella Toscana settentr., in Liguria e in Emilia; è [...] detto anche pattona o migliaccio ...
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panificare
v. intr. e tr. [dal lat. tardo panificare, comp. di panis «pane» e -ficare «-ficare»] (io panìfico, tu panìfichi, ecc.), non com. – 1. intr. (aus. avere) Fare il pane, compiere le varie operazioni [...] necessarie per fare il pane. 2. tr. Ridurre a pane, usare per la fabbricazione del pane: tutta la farina rimasta è stata panificata; p. il miglio, le castagne. ...
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panizzare
paniżżare v. tr. e intr. [der. di pane1] (come intr., aus. avere), region. ant. – Fare il pane o trasformare in pane; panificare. ◆ Erano usati anche l’agg. paniżżàbile, panificabile (grano, [...] farina panizzabile), e i sost. paniżżatóre (f. -trice), panificatore, panettiere, e paniżżazióne, panificazione. ...
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frollo
fròllo agg. [etimo incerto]. – 1. a. Riferito alla carne di animale macellato, e alla selvaggina, che ha perso la tigliosità, e talora anche la freschezza, in seguito a stagionatura o per essere [...] di energia: un individuo f.; una gioventù frolla. 2. estens. Pasta f. (o pastafrolla), pasta friabile, dolce e leggera, fatta di farina, uova, zucchero e burro, e cotta in forno sia in forma di biscotti e pasticcini varî, sia come fondo o guarnizione ...
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cicadacee
cicadàcee s. f. pl. [lat. scient. Cycadaceae, dal nome del genere Cycas: v. cica2]. – Famiglia di piante gimnosperme, simili, nell’aspetto, alle palme o alle felci arborescenti, con una novantina [...] foglie, pennate o bipennate, coriacee e persistenti; i fiori, dioici, ricordano lo strobilo delle conifere. Molte specie sono coltivate per l’eleganza delle forme, alcune forniscono una sorta di sago (dal midollo amilifero), altre farina (dai semi). ...
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bocconotto
bocconòtto s. m. [propr. accr. di boccone2]. – Al plur., bocconotti, pasticcini di pasta sfoglia o pasta frolla che in Emilia sono riempiti con rigaglie di pollo, animelle, e tartufi; a Roma [...] con ricotta incorporata a farina, uova, zucchero, cannella, bucce candite di cedro e d’arancio, rasura di limone e rum; in Puglia, con pasta di mandorle e marmellata. ...
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Alimentazione
Prodotto della macinazione di sostanze vegetali essiccate. Le più importanti f. naturali si ottengono dai cereali (frumento, segala, orzo, granturco, dura, riso, avena ecc.), altre da leguminose (fagioli, fave, piselli, soia),...
farina
Una sola occorrenza (Pd XXII 78): la farina ria che empie, come se fossero sacchi, le cocolle dei monaci, è un'immagine che D. accosta alla citazione evangelica della casa di Dio ridotta a una spelonca di ladroni.