innocuo
innòcuo (ant. inòcuo) agg. [dal lat. innocuus, comp. di in-2 e nocuus «nocivo», der. di nocēre «nuocere»]. – 1. Che non nuoce, che non fa male, o che non è in grado di far male: una pianta i., [...] non velenosa; il prodotto è colorato con sostanze i.; un farmaco, un rimedio i., che non ha controindicazioni (ma spesso s’intende che non ha alcun effetto); un’arma ormai i., fuori uso; animali selvatici ma innocui. Riferito all’uomo o ad azioni ...
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naturopatia
naturopatìa s. f. [comp. di natura e -patia, sul modello di omeopatia]. – Forma di medicina alternativa che sfrutta a fini terapeutici i soli fattori ed elementi naturali (calore, luce, aria, [...] ecc.), evitando di fare uso di qualunque tipo di farmaco. ...
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viomicina
s. f. [comp. di vio(letto), per il colore dello streptomicete che lo produce, e -micina]. – Antibiotico prodotto da colture di alcune specie di Streptomyces (v. streptomicina), dotato di attività [...] batteriostatica nei confronti di Mycobacterium tuberculosis (il bacillo di Koch) e impiegato pertanto come farmaco antitubercolare. ...
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coagulante
agg. e s. m. [part. pres. di coagulare]. – Che favorisce la coagulazione: agente c.; in partic., di farmaco o mezzo che facilita o provoca la coagulazione del sangue e che pertanto trova indicazione [...] nella cura e nella profilassi delle malattie emorragiche ...
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inoculare
v. tr. [dal lat. inoculare «innestare a occhio», der. di ocŭlus «occhio»; cfr. inocchiare] (io inòculo, ecc.). – 1. a. Introdurre nell’organismo una sostanza, in genere per iniezione o mediante [...] scarificazione, a scopo preventivo, terapeutico, sperimentale, o anche criminoso: i. un siero, un farmaco, un virus, un veleno (per analogia, riferito ad animali, come sinon. di iniettare: la vipera inocula il veleno con i denti, lo scorpione con la ...
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inoculazione
inoculazióne s. f. [dal lat. inoculatio -onis]. – 1. L’atto, l’operazione dell’inoculare, di introdurre cioè nell’organismo, per iniezione o per scarificazione, un medicamento, un veleno, [...] una sospensione microbica o altro materiale, a scopo terapeutico, preventivo, sperimentale o criminoso: i. di un farmaco, di un virus, ecc.; i. del veleno, anche da parte di animali, come per es. la vipera che lo inietta col morso. Per estens., in ...
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inodilatore
inodilatóre s. m. [comp. di ino- e dilatatore]. – In farmacologia, tipo di farmaco usato nella terapia delle affezioni cardiocircolatorie, dotato della proprietà di stimolare la contrazione [...] delle fibre miocardiche (effetto inotropo positivo) e di inibire la contrazione delle fibrocellule muscolari lisce delle pareti vasali (effetto vasodilatatore periferico) ...
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miorilassante
agg. e s. m. [comp. di mio-2 e part. pres. di rilassare]. – Nel linguaggio medico, di farmaco che induce la diminuzione del tono dei muscoli scheletrici, senza compromettere seriamente [...] l’attività nervosa superiore; si distinguono m. ad azione centrale, o m. propriam. detti, che agiscono soprattutto a livello encefalico ed esercitano contemporaneamente una modesta azione sedativa, e m. ...
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vermicida
agg. e s. m. [comp. di verme e -cida]. – In medicina e in veterinaria, preparato, farmaco v., e come s. m. un vermicida, sostanza capace di uccidere i vermi parassiti dell’intestino (v. anche [...] antielmintico, che è il termine più tecn., comprensivo di vermicida e vermifugo) ...
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cisplatino
s. m. inv. Sostanza farmacologica usata nella chemioterapia. ◆ Vito Lorusso, con la supervisione del professor [Mario] De Lena, è riuscito a bruciare tutti sul tempo e a cancellare dalla «chemio» [...] hanno, poi, dimostrato che […] l’Astragalo, altra pianta cinese, riduce i danni renali provocati dal cisplatino, farmaco molto utilizzato in chemioterapia antitumorale. (Fabio Firenzuoli, Corriere della sera, 18 febbraio 2007, p. 56).
Composto ...
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Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a...
farmaco
orfano Prodotto farmaceutico che potenzialmente è utile per trattare una malattia rara (ossia, una malattia, secondo i criteri europei, che colpisce non più di cinque persone su diecimila), ma non ha un mercato sufficiente per ripagare...