cerivastatina
s. f. Sostanza farmacologica per il trattamento dell’ipercolesterolemia, appartenente alla famiglia delle statine. ◆ È datata 8 agosto 2001 la circolare del ministero con cui viene vietata, [...] più futuro dopo il caso Lipobay, ha qualche motivo in più per tornare a riflettere sulla loro utilità. Il farmaco della Bayer contro il colesterolo (cerivastatina) era stato ritirato dal commercio nel 2001, perché sospettato di aver causato la ...
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assuefazione
assuefazióne s. f. [der. di assuefare]. – L’assuefare e l’assuefarsi: a. a un clima, a un genere di vitto; a. a un farmaco (e farmaco che dà, o non dà, effetti d’a.), fenomeno che si verifica [...] nell’organismo per effetto della somministrazione continua di un farmaco (analgesici, tranquillanti, ecc.), per cui viene a diminuire, o addirittura ad annullarsi, la sua efficacia; analogam., a. all’alcol, progressiva tolleranza dell’organismo nei ...
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abbassacolesterolo
(abbassa-colesterolo), s. m. e agg. inv. Farmaco che riduce la concentrazione di colesterolo nel sangue. ◆ Altri studi [...] dovranno dire se l’olio di pesce, eventualmente coniugato [...] ereditato da mio padre un gene che mi rende vulnerabile alle malattie cardiache - racconta - così ho iniziato a prendere un farmaco abbassa-colesterolo e da allora non ho più avuto problemi». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 8 aprile 2005, p ...
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potenziare
v. tr. [der. di potenza] (io potènzio, ecc.). – Rendere potente o più potente, dare incremento, conferire maggior valore, sviluppo, forza: p. le proprie energie; p. gli armamenti; p. l’industria [...] o un’industria, fornirle i mezzi necessarî per un solido sviluppo; p. un farmaco, o gli effetti di un farmaco, con la somministrazione di un altro farmaco (v. potenziamento). ◆ Part. pass. potenziato, con valore verbale e di agg.: un’energia ...
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psicofarmaco
psicofàrmaco s. m. [comp. di psico- e farmaco] (pl. -ci). – In medicina e farmacologia, qualsiasi farmaco capace di influenzare l’attività psichica, normale e patologica, lo stesso che farmaco [...] psicotropo ...
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effetto nocebo
loc. s.le m. Risposta patologica dell'organismo umano in alcuni soggetti particolarmente suggestionabili che, temendo l'insorgere di un sintomo, ne favoriscono la comparsa; tale effetto [...] » (a base di zucchero, ad esempio) se chi la prende è assolutamente convinto di avere a che fare con un farmaco vero. (Luca Carra, Corriere della sera, 19 novembre 2006, p. 52) • Conoscere in anticipo quali potrebbero essere gli effetti collaterali ...
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aspirinetta
s. f. 1. Farmaco (acido acetilsalicilico a basso dosaggio) dalla prevalente funzione anti-aggregante, adibito alla fluidificazione del sangue per prevenire il rischio di ictus o altre criticità [...] minore probabilità di vedersi prescritte le terapie standard raccomandate dalle linee guida dopo un infarto, ad esempio l'aspirinetta o i farmaci contro il colesterolo alto. L'idea tipica di un paziente con infarto è quella di un uomo di mezza età ...
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kill-pill
(kill pill), loc. s.le f. Farmaco anticoncezionale che inibisce la fecondazione dell’ovulo e il concepimento. ◆ L’associazione [per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori], rivolgendosi al [...] «scongiurare la facile commercializzazione della pillola abortiva, non a caso chiamata kill-pill. L’Aifa [Agenzia internazionale del farmaco] vigili». (Federica Cavadini, Corriere della sera, 22 maggio 2007, p. 25, Cronache) • Kill pill è il sinistro ...
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generico
genèrico agg. [der. di genere] (pl. m. -ci). – 1. a. Propriam., che concerne tutto un genere; quindi, non specifico, non particolare: definizione g.; significato g. di un vocabolo, il suo significato [...] g., la capacità che molte persone hanno di riuscire in qualsiasi lavoro, anche diverso dalla loro particolare professione; farmaco g., v. farmaco, n. 1. In diritto, cosa g., in contrapp. a cosa specifica, quella che appartiene a un dato genere ...
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coadiuvante
agg. e s. m. [part. pres. di coadiuvare]. – Farmaco (detto anche adiuvante) che si unisce alla sostanza da cui si attende l’effetto principale (detta base) per completarne o aumentarne l’azione. [...] Come agg.: farmaco c. (o adiuvante); terapia coadiuvante. ...
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Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a...
farmaco
orfano Prodotto farmaceutico che potenzialmente è utile per trattare una malattia rara (ossia, una malattia, secondo i criteri europei, che colpisce non più di cinque persone su diecimila), ma non ha un mercato sufficiente per ripagare...