analettico
analèttico agg. e s. m. [dal lat. tardo analeptĭcus, gr. ἀναληπτικός «che ripara le forze»] (pl. m. -ci). – In farmacologia e medicina, ogni farmaco capace di migliorare, in modo rapido anche [...] se transitorio, le condizioni cardiocircolatorie (a. cardiaco, come la canfora e la caffeina) e del respiro (a. del respiro, come la lobelina), e impiegato perciò nei collassi, nei deliquî, e in altre ...
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triaca
trïaca (meno com. terïaca; ant. otrïaca, utrïaca) s. f. [dal gr. ϑηριακή (ἀντίδοτος) «(rimedio) contro le morsicature di animali velenosi», der. di ϑηρίον «belva, animale velenoso»; lat. theriăcus [...] attraverso i secoli, la carne di vipera, e veniva adoperato come antidoto contro ogni veleno; dopo un periodo di particolare fortuna in età medievale e rinascimentale, è sopravvissuto nella farmacia popolare fino ai primi decennî del sec. 19°. ...
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analgesico
analgèṡico agg. e s. m. [der. di analgesia] (pl. m. -ci). – Di sostanza, rimedio o trattamento che sopprime o mitiga il dolore, antidolorifico: farmaco a. (o assol. analgesico s. m.); intervento [...] chirurgico a scopo analgesico. I farmaci che hanno questa proprietà agiscono o deprimendo i centri termoregolatori e le vie dolorifiche (piramidone, fenacetina, acido acetilsalicilico), oppure annullando, con la loro azione stupefacente, le ...
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superdose
superdòṡe s. f. [comp. di super- e dose]. – Dose eccessiva di un farmaco e soprattutto di una droga; più com., spec. con riferimento a droghe, l’ingl. overdose (v.). ...
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tetanizzante
tetaniżżante agg. [der. di tetan(ico), con suff. participiale]. – Nel linguaggio medico, di sostanza o altro agente che determina contrazioni muscolari protratte di tipo tetanico: infezione [...] t.; farmaco, veleno t. o ad azione tetanizzante. ...
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gallamina
(o gallammina) s. f. [comp. di gall(ico)2 e am(m)ina]. – In chimica organica, trietilioduro di g., derivato ammonico del benzene contenente tre gruppi etossilici sostituiti: attualmente costituisce [...] più usati succedanei sintetici del curaro, usato, per la sua scarsa tossicità e per la sua costanza di azione, come farmaco ausiliario nell’anestesia generale e come rilasciante della muscolatura in certe forme di rigidità e contrattura muscolare. ...
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narcotico
narcòtico agg. e s. m. [dal gr. ναρκωτικός «che fa intorpidire», der. di νάρκωσις «torpore»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Propriam., che dà sopore, torpore; detto soprattutto di sostanza, o di procedimento, [...] e scherz., non com., che procura il sonno: una conversazione n.; una lettura narcotica. 2. Come s. m., ogni farmaco dotato di proprietà analgesiche e capace di provocare narcosi o anestesia generale e perciò detto anche anestetico generale (come, per ...
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atraumatico
agg. Che non provoca traumi. ◆ anche l’anestesia classica, quella eseguita con la siringa del dentista, può essere indolore a patto che si utilizzino aghi atraumatici e si inietti lentamente [...] il farmaco. (Gianfranco Aiello, Corriere della sera, 28 febbraio 1999, Corriere Salute, p. 10) • nel campo del progresso scientifico, a condizionare le scelte della società è sempre chiamata in causa una generale disposizione della coscienza ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: [...] di medicina spaziale; centro s. di cinematografia. ◆ Avv. sperimentalménte, in modo sperimentale, a scopo di esperimento, con metodi sperimentali: confermare, verificare sperimentalmente un’ipotesi; per ora il farmaco è usato solo sperimentalmente. ...
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tetrafarmaco
tetrafàrmaco s. m. (raram. f.) [dal gr. (τό) τετραϕάρμακον o (ἡ) τετραϕάρμακος, comp. di τετρα- «quattro» e ϕάρμακον «farmaco»]. – Nella filosofia epicurea, il complesso delle quattro regole [...] (o quadruplice medicina) utili per la liberazione dalle paure e l’acquisizione della felicità, così enunciate: vano è il timore degli dèi; è priva di senso la paura della morte, che non è nulla per noi; ...
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Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a...
farmaco
orfano Prodotto farmaceutico che potenzialmente è utile per trattare una malattia rara (ossia, una malattia, secondo i criteri europei, che colpisce non più di cinque persone su diecimila), ma non ha un mercato sufficiente per ripagare...