stittico
stìttico (o stìptico) agg. [dal lat. styptĭcus, gr. στυπτικός «astringente»: cfr. stitico] (pl. m. -ci), raro. – Di sapore, brusco, astringente; di sostanza, che ha azione emostatica vasocostrittrice: [...] un farmaco s.; in botanica, peli s., i peli di certe felci, usati come materiale emostatico (v. cibozio). ...
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ipertensivo
agg. e s. m. [tratto da ipertensione]. – Nel linguaggio medico, detto di disturbo caratterizzato dall’aumento della pressione arteriosa: crisi i.; o di sostanza che provoca tale aumento: [...] l’azione i. dell’adrenalina; un farmaco i. (e, come s. m., un ipertensivo); o di lesione provocata da ipertensione arteriosa: retinopatia ipertensiva. ...
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agonista
s. m. e agg. [dal lat. tardo agonista, gr. ἀγωνιστ ή ς «lottatore»] (pl. m. -i). – 1. s. m., letter. Chi, presso gli antichi Greci, prendeva parte a un agone. 2. agg., fig. a. In fisiologia, [...] cui contrazione provoca un determinato movimento, favorito dalla decontrazione di altri muscoli (detti perciò antagonisti). b. In farmacologia, di farmaco che esplica la stessa azione di un altro medicamento preso precedentemente in considerazione. ...
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maturativo
agg. [der. di maturare], non com. – Che porta a maturazione, o è capace di far maturare qualche cosa: processo m.; nel linguaggio della vecchia medicina, di farmaco o trattamento usati per [...] affrettare la suppurazione di una formazione ascessuale; divisioni m., in biologia, le divisioni meiotiche che portano alla formazione di gameti aploidi ...
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immunoconiugato
s. m. [comp. di immuno- e coniugato]. – In immunologia, complesso costituito da un anticorpo monoclonale (v. monoclonale) coniugato con un farmaco, con un tracciante radioattivo o con [...] una tossina, in grado di legarsi ad una determinata cellula bersaglio e impiegato quindi nella diagnostica e nella terapia ...
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noto1
nòto1 agg. [dal lat. notus, part. pass. di noscĕre «conoscere»]. – Conosciuto: mi è n. la sua tenacia; non è ancora n. la data degli esami; s’incamminò per un sentiero che solo a lui era n., o, [...] sua n. faccia tosta; per la sua ben n. avarizia; sono fin troppo n. le sue malefatte. Con uso più propriam. participiale: un farmaco n. già dalla fine dell’Ottocento; un comico n. per le sue barzellette; la minaccia d’un signore n. per non minacciare ...
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abitudine
abitùdine s. f. [dal lat. habitudo -dĭnis, der. di habĭtus -us «abito»]. – 1. ant. Disposizione o costituzione naturale, struttura: a. del corpo, dell’animo; ogni corpo umano aver la sua particolare [...] . d. Uso continuato o frequente di qualche cosa: a. a un cibo; a. al fumo, all’alcol; fare l’a. a un farmaco (con sign. affine, ma meno specifico, a quello di assuefazione); a. alla droga, lo stato risultante dall’assunzione ripetuta di una sostanza ...
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immunosoppressivo
agg. e s. m. [comp. di immuno- e soppressivo]. – Nel linguaggio medico, di farmaco, provvedimento o metodo terapeutico rivolto a inibire sfavorevoli reazioni immunitarie, ossia a deprimere [...] la produzione di anticorpi e autoanticorpi che condizionano la comparsa di particolari eventi morbosi o indesiderabili; come s. m., un immunosoppressivo. ◆ Sono usati anche i sinon. immunosopprimènte (raro), ...
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Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. Quando l’impiego di un f. è volto a...
farmaco
orfano Prodotto farmaceutico che potenzialmente è utile per trattare una malattia rara (ossia, una malattia, secondo i criteri europei, che colpisce non più di cinque persone su diecimila), ma non ha un mercato sufficiente per ripagare...