busto
s. m. [lat. bustum «crematoio, tumulo», der. di *burĕre «bruciare», part. pass. bustus; il passaggio ai sign. moderni è avvenuto attraverso quello di *«statua posta sul sepolcro»]. – 1. ant. a. [...] , v. mezzobusto. 3. Il tronco del corpo umano: b. eretto, curvo; Rinaldo il colse ove s’annoda al b. Il nero collo e ’l fe’ cader tra’ morti (T. Tasso); fotografia, ritratto a mezzo b., che comprende la testa e parte del petto. 4. a. In sartoria, la ...
Leggi Tutto
feto
fèto s. m. [dal lat. fetus -us, da una radice *fē- da cui anche fecundus, femina]. – Il prodotto del concepimento dei mammiferi considerato durante il suo sviluppo intrauterino; il termine in passato [...] veniva usato solo con riferimento al periodo che comincia con la riconoscibilità dei caratteri morfologici della specie (nella specie umana, tra la fine del 2° mese dal concepimento e il compimento della ...
Leggi Tutto
spinacio
spinàcio (non com. spinace) s. m. [dal pers. aspanākh, incrociatosi con spina, per le spine dei frutti]. – Erba annua della famiglia chenopodiacee (Spinacia oleracea), originaria dell’Asia occid. [...] ridotte. Gli spinaci hanno un elevato valore nutritivo perché ricchi di vitamine (A, B1, B2, C) e nutrienti minerali (Ca, P, Fe, K, Mg), e si mangiano crudi o cotti in vario modo, in particolare le foglie per la loro tenerezza (spinaci all’agro, al ...
Leggi Tutto
stupro
(ant. strupo) s. m. [dal lat. stuprum, di origine incerta]. – Atto di congiungimento carnale imposto con la violenza (corrisponde al termine giur. violenza carnale): commettere uno s.; essere [...] carnale commesso su una donna in stato verginale. Nella forma ant. metatetica strupo è usato da Dante (Inf. VII, 12) con il sign. fig. di violenza contro Dio degli angeli ribelli: Vuolsi ne l’alto, là dove Michele Fé la vendetta del superbo strupo. ...
Leggi Tutto
vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] di otto: gola, lussuria, avarizia, tristezza, ira, pigrizia, vanagloria, superbia): A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fé licito in sua legge (Dante, di Semiramide). Con valore più generico: il v. di bestemmiare, di mentire, di essere ...
Leggi Tutto
rotto
rótto agg. e s. m. [part. pass. di rompere; lat. rŭptus, part. pass. di rŭmpĕre]. – 1. agg. a. Nel sign. proprio del verbo: portava un paio di scarpe rotte, aveva le calze tutte r.; c’è un vetro [...] r. agli inganni; e in senso più spreg.: r. al vizio, al gioco, ecc.; A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fé licito in sua legge (Dante). Ant. nel senso di irruente, eccessivo nel parlare, sboccato: Diceva Orlando: «Tu se’ troppo rotto» (Pulci ...
Leggi Tutto
libito
lìbito s. m. [dal lat. libĭtum, part. pass. neutro di libere «piacere»], letter. – Ciò che piace; voglia, piacere, arbitrio: A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fe’ licito in sua legge [...] (Dante). Locuz. avv. a libito, a piacere, adattamento raro del lat. ad libitum (v.) ...
Leggi Tutto
mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba [...] ’imperatore Adriano in Roma, più noto col nome di Castel Sant’Angelo (cfr. Ariosto: la superba mole Che fè Adriano all’onda tiberina); la Mole Antonelliana, monumento caratteristico di Torino (progettato come sinagoga e successivamente sede del Museo ...
Leggi Tutto
francesco
francésco agg. e s. m. [dal lat. tardo Franciscus, der. di Francus «franco1»] (pl. m. -chi), ant. – Francese: La terra che fé già la lunga prova E di Franceschi sanguinoso mucchio (Dante); [...] i modi e le cadenze della prosa f. (D’Annunzio). ◆ Avv. francescaménte, al modo di Francia, secondo il costume dei Francesi ...
Leggi Tutto
trabacca
s. f. [der. del lat. mediev. trabum «tenda» (di origine germ.), con influenza di baracca; altri suppone una derivazione dall’arabo ṭabaqa «tettoia, tavolato»], letter. – Baracca, tenda, padiglione [...] per alloggio e riparo mobile, soprattutto di comandanti e reparti armati in campo: E’ fé tender trabacche e padiglioni, E afforzar suo campo di steccati (Boccaccio); E un su ’n poggio le pagane schiere Di Manfredon cominciono a vedere, Padiglioni e ...
Leggi Tutto
Città degli USA (71.831 ab. nel 2008), capitale del New Mexico, a 2118 m s.l.m., nel versante meridionale dei Monti Sangre de Cristo. È al centro di una regione agricola e mineraria (zinco, piombo, oro, argento, carbone). È anche un centro turistico...
Città dell’Argentina (368.369 ab. nel 2001), capoluogo della provincia omonima, situata alla confluenza del Río Salado e del Río Paraná. Il suo porto fluviale, cui fanno capo le province settentrionali e parte del Chaco, è collegato, con un...