assidere
assìdere v. intr. pron. e tr. [dal lat. assidĕre, comp. di ad- e sidĕre «mettersi a sedere»] (pass. rem. assiṡi, assidésti, ecc.; part. pass. assiṡo), letter. – 1. intr. pron. Sedersi, porsi [...] a sedere: E pietosa s’asside in su la sponda (Petrarca); Ei fe’ silenzio, ed arbitro S’assise in mezzo a lor (Manzoni); Talor m’assido in solitaria parte, Sovra un rialto, al margine d’un lago (Leopardi). Per estens., di animali, posarsi, sdraiarsi; ...
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piacere2
piacére2 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) v. intr. [lat. placēre, affine a placare e, come questo, di origine sconosciuta] (pres. indic. piàccio, piaci, piace, piacciamo, piacéte, [...] nei resoconti di peripezie o disavventure: alla fine, come a Dio piacque, arrivammo; Tre volte [il turbo, cioè il vortice di vento] il fé girar con tutte l’acque; A la quarta levar la poppa in suso E la prora ire in giù, com’altrui piacque (Dante). 3 ...
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inchinare
v. tr. e intr. [lat. inclīnare, comp. di in-1 e clinare «chinare, piegare»]. – 1. tr. Chinare, abbassare: Ratto inchinai la fronte vergognosa (Petrarca). In usi fig. (letter.): i. l’orecchio, [...] era usata anticam. anche la forma intr., senza la particella pron.: Vinto dal sonno, in su l’erba inchinai (Dante); e quei fé segno Ch’i’ stessi queto ed inchinassi ad esso (Dante). Col sign. di chinarsi in atto di ossequio, riverire, ossequiare, il ...
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sbrucare
v. tr. [da brucare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sbruco, tu sbruchi, ecc.), non com. – 1. a. Portare via le foglie di un ramo, facendovi scorrere con forza la mano semichiusa. b. In senso [...] fig., portare via, strappare via in parte: Dèttegli un pugno, e sbrucagli l’orecchio, E fé di sangue un lago (Pulci). 2. Con lo stesso sign. di brucare: [la mucca] abbassava il capo, sbrucava una boccata d’erba, poi tornava a rialzarlo (Tarchetti). ...
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bandire
(ant. bannire) v. tr. [dal got. bandwian «fare un segnale»] (io bandisco, tu bandisci, ecc.). – 1. a. Annunciare con pubblico bando o con avviso ufficiale: fe’ bandir per quel paese, Che farìa [...] un’altra giostra indi ad un mese (Ariosto); b. un concorso; b. la quaresima; ant., b. la croce, proclamare una crociata (di qui la locuz. fig. bandire, o gridare la croce addosso a uno, eccitargli tutti ...
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addivenire
v. intr. [comp. di a- e divenire] (coniug. come venire). – 1. ant. Accadere: Molte fiate già, frate, addivenne Che, per fuggir periglio, contra grato Si fé di quel che far non si convenne [...] (Dante). 2. Venire, giungere, nelle locuz. a. a un accordo, un accomodamento, una transazione ...
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pentirsi
(ant. pentérsi) v. intr. pron. [lat. paenitēre (o poenitēre)] (io mi pènto, ecc.). – 1. Provare dolore e rimorso del male commesso, accompagnati da un senso di intima condanna per l’azione o [...] agg.: sono sinceramente pentito del male che t’ho fatto; il ritorno del peccatore pentito nel seno della Chiesa; Tancredi ..., tardi pentuto della sua crudeltà, ... onorevolmente ... gli fé sepellire (Boccaccio). Per un sign. partic., v. pentito. ...
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incognito
incògnito agg. e s. m. [dal lat. incognĭtus, comp. di in-2 e cognĭtus, part. pass. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. agg. Non noto, non conosciuto (e s’intende di solito che non è conosciuto [...] ode, non posa Né ferma fede per essempro ch’aia La sua radice i. e ascosa (Dante); Et egli per l’i. contrade Fe’ lor la scorta e agevolò le strade (Ariosto); grandezza, quantità i., in matematica. Con senso più prossimo a ignoto: Antonio, i. prima ed ...
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rio1
rio1 agg. e s. m. [lat. reus: v. reo1], poet. – 1. agg. Reo, colpevole; soprattutto negli usi fig., avverso, perverso, malvagio: Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento [...] (Foscolo); dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola (Manzoni). 2. s. m. Nell’uso ant., con valore neutro, reità, colpa, peccato: ma sente Che glie despiace onne rio (Iacopone); per null’altro rio Lo ciel perdei che per non aver fé (Dante). ...
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selce
sélce (ant. sélice) s. f. (poet. o region. come s. m.) [lat. sĭlex sĭlĭcis; cfr. silice]. – 1. Roccia sedimentaria silicea, di origine varia, da chimica (per precipitazione diretta della silice [...] ha su di me quello stesso potere che ebbe Medusa su Atlante quando lo trasformò in monte; Che ’l petto mi si fe’ quasi una selice (Sannazzaro); Oh nato da le dure Selci chiunque togliere Da scellerata scure Osò quel nome (Parini), chi denominò «alla ...
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Città degli USA (71.831 ab. nel 2008), capitale del New Mexico, a 2118 m s.l.m., nel versante meridionale dei Monti Sangre de Cristo. È al centro di una regione agricola e mineraria (zinco, piombo, oro, argento, carbone). È anche un centro turistico...
Città dell’Argentina (368.369 ab. nel 2001), capoluogo della provincia omonima, situata alla confluenza del Río Salado e del Río Paraná. Il suo porto fluviale, cui fanno capo le province settentrionali e parte del Chaco, è collegato, con un...