verminoso
verminóso agg. [dal lat. verminosus, der. di vermen -mĭnis, variante di vermis «verme»]. – Pieno di vermi: carne v.; piaga v.; frutta v.; il medico pietoso fa la piaga verminosa, prov. Si dice [...] anche di affezione provocata, nell’uomo e in animali, da vermi parassiti: febbre v.; e negli animali: malattie verminose. ...
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togavirus
togavìrus s. m. [comp. di toga e virus]. – In virologia, virus così denominati in quanto provvisti di una membrana lipoproteica, il cui acido nucleico è costituito da una molecola di RNA; il [...] gruppo dei togavirus comprende virus patogeni per l’uomo, quali il virus della rosolia e altri virus responsabili di gravi malattie (febbre gialla, encefaliti, ecc.). ...
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leproso
lepróso agg. [der. del lat. lepra «lebbra»]. – Della lebbra, che è caratteristico della lebbra: cellule l., cellule che hanno fagocitato bacilli della lebbra; granuloma l., lesione elementare, [...] , della lebbra, costituita, tra l’altro, da istiociti, plasmacellule, linfociti, cellule leprose; algìa l., lo stesso che lepralgìa; febbre l., accesso febbrile, ma con decorso cronico, che talora, a intervalli assai variabili, si osserva in casi di ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] , quindi violento, veemente: f. vento, f. burrasca; un f. terremoto; un f. acquazzone; una f. corrente; una f. febbre. Anche di cose astratte: provare f. paura, f. impressione; di sentimento, affetto, passione, provato intensamente, profondo: un f ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] è continuata da bb davanti a semiconsonante o liquida (es. rabbia, lat. rabies; gabbia, lat. cavea; fibbia, lat. fibula; febbre, lat. febris), da v tra vocali (es. avere, lat. habere). Usi della lettera come abbreviazione o simbolo: nella forma ...
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leptospirosi
leptospiròṡi s. f. [der. del nome del genere leptospira, col suff. medico -osi]. – In medicina, termine generico (anche nella forma lat. scient. leptospirosis) per indicare malattie infettive [...] e soprattutto in quelli a clima caldo o temperato e ricchi di paludi, di fiumi e di canali, è caratterizzata da febbre, dolori muscolari e articolari, aumento di volume del fegato e della milza, irritazione meningea, ittero o fenomeni emorragici. ...
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foruncolo
forùncolo (letter. furùncolo; ant. furùnculo, furóncolo, foróncolo) s. m. [dal lat. furuncŭlus, propr. «ladruncolo» (dim. di fur «ladro»), usato metaforicamente per indicare il tralcio della [...] e perifollicolite); dà luogo ad arrossamento e tumefazione circoscritti, che si accompagnano a dolore e qualche volta anche a febbre; successivamente si ha formazione di pus denso giallastro, che si fa strada verso l’esterno, ed è seguito dall ...
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ostinarsi
v. intr. pron. [dal lat. obstinare, comp. di ob- e tema di stare, con nasale infissa]. – Persistere, rimanere fermo in un proposito, in una volontà, in un atteggiamento, con tenacia spesso [...] è da uomini, l’ostinarsi è da bestie. Talora, più genericam., insistere: nonostante ogni apparenza contraria, mi ostino a ritenerlo innocente. In senso fig., con riferimento a cose: la febbre si ostina a non volersene andare; si ostina a piovere. ...
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ostinazione
ostinazióne s. f. [dal lat. obstinatio -onis, der. di obstinare (v. ostinarsi)]. – Carattere e atteggiamento di chi è ostinato, intesi sia come irrigidimento caparbio in un’idea, un proposito, [...] negare; non riesco a smuoverlo dalla sua o.; lavorare, studiare con ostinazione. In senso fig., il persistere di qualcosa che arreca molestia e fastidio: l’o. della pioggia, del caldo; l’o. della tosse; questa febbre mi perseguita con ostinazione. ...
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arsione
arsióne s. f. [der. del lat. arsus, part. pass. di ardere «ardere»]. – 1. Sensazione di calore interno, e spec. l’aridità della gola per sete, febbre o caldo eccessivo: que’ pochi bicchieri che [...] aveva buttati giù ..., parte per quell’a. che si sentiva, parte per una certa alterazione d’animo (Manzoni). 2. ant. L’ardere, l’essere arso; incendio: molte a. e molte ruberie fece fare (Compagni) ...
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Medicina
Condizione patologica temporanea che modifica la temperatura organica di riferimento, alterando il livello della normale termoregolazione corporea su una soglia di valori più alta. I meccanismi attraverso i quali avviene la termoregolazione...
Febbre molto alta (oltre i 40 °C). I. fulminante (o ipertermia maligna) Repentina elevazione della temperatura corporea associata a grave quadro di catabolismo muscolare per esposizione dei soggetti ‘suscettibili’ a farmaci anestetici (anestetici...