mulo
s. m. (f. -a) [lat. mūlus]. – 1. In zoologia, l’ibrido derivato dall’unione di un asino con una cavalla, simile per la sua conformazione all’asino, con testa pesante, orecchie grandi e grosse, criniera [...] corta, groppa stretta (caratteristica principale è che sia il maschio sia la femmina sono sterili); è particolarmente resistente alle fatiche e quindi usato come animale da tiro, da soma e anche da sella, soprattutto su strade di montagna e in ...
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narvalo
s. m. [dal fr. narval, che è dal norv. e dan. narhval, di composizione non chiara]. – Cetaceo del sottordine odontoceti (lat. scient. Monodon monoceros), lungo fino a 5 m, che vive nell’Atlantico [...] settentr. e nell’Oceano Artico; è assai caratteristico perché nel maschio, e raramente nella femmina, il dente incisivo sinistro è trasformato in una lunga zanna appuntita, attorcigliata a spirale, che può raggiungere i 3 m di lunghezza; vive ...
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foca
fòca s. f. [dal lat. phoca, gr. ϕώκη]. – 1. Nome generico dei mammiferi acquatici appartenenti alla famiglia focidi, ordine dei pinnipedi, che vivono sulle coste dei mari ghiacciati, freddi e temperati, [...] foca). 3. In similitudini e usi metaforici, di persona grossa, pesante e lenta: cammina come una f., sembra una f.; è proprio una foca! ◆ Il femm. foca indica sia il maschio sia la femmina; volendo precisare: una foca maschio o il maschio della foca. ...
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sciupafemmine
sciupafémmine s. m. [dal napol. sciupafémmene, comp. di sciupare e plur. di femmina], invar. – Individuo che passa con facilità da una donna all’altra; spec. in senso scherz. o spreg., [...] per indicare un seduttore impenitente e privo di scrupoli ...
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partoriente
partoriènte (ant. parturiènte e partorènte) agg. e s. f. [part. pres. di partorire]. – Di donna, o della femmina di animale mammifero, che è nel momento del parto o che sta per partorire: [...] le cure gratuite per le madri partorienti (Einaudi); una cavalla p.; e come s. f.: una partoriente al settimo mese (Tecchi); l’assistenza alle partorienti. Non com., di donna che ha da poco partorito: ...
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partorire
(ant. parturire) v. tr. [dal lat. parturire «avere le doglie del parto», der. di parĕre «partorire, generare», part. pass. partus] (io partorisco, tu partorisci, ecc.). – 1. Dare alla luce, [...] attraverso il processo fisiologico del parto, una creatura: p. un bel bambino; p. un maschio, una femmina, due gemelli; spesso assol.: sta per p.; ha già partorito; p. al tempo giusto, avanti tempo; ha partorito senza difficoltà. E con riferimento ad ...
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vedova
védova agg. e s. f. [lat. vĭdua; cfr. sanscr. vidhavā]. – 1. a. Donna a cui è morto il marito: lo stato, la condizione di vedova, come stato civile e giuridico; sposare una v., una ricca v.; La [...] inoculata, può causare all’uomo dolore intenso, sudorazione, dispnea, convulsioni e, in alcuni casi, la morte. Dall’uso della femmina di questo ragno di divorare il maschio dopo l’accoppiamento, l’espressione è stata usata in senso fig., spec. nel ...
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ortotteri
ortòtteri s. m. pl. [lat. scient. Orthoptera, comp. di ortho- «orto-» e -pterus «-ttero»; cfr. gr. ὀρϑόπτερος «che ha ali diritte»]. – Ordine di insetti terrestri, con oltre 15.000 specie (grilli, [...] boccale masticatore, zampe del primo e del secondo paio, salvo eccezioni, uguali tra loro e ambulatorie, quelle posteriori molto più lunghe e atte al salto; esiste quasi sempre un organo stridulatore e, nella femmina, un ovopositore più o meno lungo. ...
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multipara
multìpara (meno com. moltìpara) agg. e s. f. [comp. di multi- e -paro]. – 1. Di donna, o di femmina d’altri mammiferi, che ha partorito più volte o che ha avuto una gravidanza multipla; sinon. [...] di pluripara. 2. agg. In botanica, cima m., tipo di ramificazione o d’infiorescenza con più rami inseriti allo stesso livello ...
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Biologia
L’individuo (indicato col simbolo ○+) che produce solo gameti femminili (o macrogameti o uova o ovocellule); negli organismi unicellulari, quello che si trasforma in un macrogamete. I caratteri sessuali secondari femminili con i caratteri...
femmina (femina)
Bruno Basile
Frequenti le attestazioni del termine in senso proprio e allegorico nelle opere di D., con la sola eccezione delle Rime.
L'usuale senso di " donna " è presente, nella sua indeterminatezza, due volte nelle opere...