nuziale
agg. [dal lat. nuptialis, der. di nuptiae «nozze»]. – Di nozze, per nozze: cerimonia n.; marcia n.; velo n.; dono n.; banchetto n.; anello nuziale. In botanica, nettario n. è quello, presente [...] del fiore, che è in rapporto con l’impollinazione. In etologia, volo n., il volo che, negli insetti sociali, la femmina feconda, futura regina, compie inseguita da molti maschi, e durante il quale avviene l’accoppiamento; in ornitologia, abito n., lo ...
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ecclesialese
s. m. Linguaggio tipico del mondo ecclesiastico, talvolta caratterizzato dalla presenza di termini oscuri o di difficile comprensione. ◆ l’orizzonte dei destinatari è a spettro variegato [...] indifferenziato. (Sole 24 Ore, 16 aprile 2000, p. 31, Religioni e Società) • [tit.] L’ecclesialese «senza sesso» fa i Magi femmina (Avvenire, 11 febbraio 2004, p. 21, Agorà) • Il ragazzo di oggi è certamente molto più povero di fantasia dei ragazzi ...
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fattrice
s. f. [femm. di fattore]. – 1. letter. Elemento che concorre a un dato effetto (detto di cosa di genere femm.): la religione, f. di civiltà. 2. Femmina di animale di razza, destinata alla riproduzione. ...
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egoriferito
p. pass. e agg. Che fa riferimento al proprio io. ◆ È l’ennesima storia modello «È nata una stella», con la donna arrivata al successo che scarica il compagno bollito, stavolta non etilista [...] ma dopato? Facile pensarlo. E comodo, per gli uomini, ripeterselo: una che vince, guadagna ed è famosa diventa femmina egoriferita e inaffidabile. (Maria Laura Rodotà, Stampa, 4 ottobre 2000, p. 1, Prima pagina) • quella famosa invocazione ambigua e ...
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rivetto
rivétto s. m. [dal fr. rivet, tipo di chiodo a doppia testa]. – Sinon. di ribattino. Anche, accessorio metallico usato nelle confezioni e in pelletteria come rinforzo di cuciture o come ornamento, [...] costituito da due parti (maschio e femmina) che vengono unite a pressione. ...
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villania
villanìa s. f. [der. di villano]. – 1. L’essere villano, il comportarsi da villano, cioè da persona rozza e incivile: la v. di quell’uomo è insopportabile; dare prova di grande villania. 2. [...] ); in partic., fare villania a una donna, ant., recare oltraggio al suo pudore, farle violenza: priegò caramente la buona femmina che ... alcun consiglio le desse per lo quale ella potesse fuggire che v. fatta non le fosse (Boccaccio). b. Forma ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] di distinguere la pronuncia aperta o chiusa delle vocali, e perciò ha due forme: acuto (΄) per le vocali e ed o chiuse (per es. fémmina, córrere), grave (`) per e ed o aperte (per es. sèdia, mòbile) e anche per le vocali a, i ed u. Questo è l’uso ...
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gemellipara
gemellìpara agg. e s. f. [dal lat. gemellipăra (attributo della dea Latona), comp. di gemellus «gemello» e tema di parĕre «partorire» (v. -paro)]. – Di donna, o della femmina d’un animale, [...] che ha un parto gemellare ...
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rizocefali
riżocèfali s. m. pl. [lat. scient. Rhizocephala, comp. di rhizo- «rizo-» e -cephalus «-cefalo»]. – In zoologia, ordine di crostacei cirripedi, tipicamente marini, endoparassiti di crostacei [...] decapodi; nelle femmine il corpo è distinto in due regioni, una «interna», d’aspetto ramificato e che raggiunge tutti i tessuti dell’ospite, e una «esterna», formata da una sacca ovigera che sporge nella regione addominale dell’ospite. Il maschio è ...
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nullipara
nullìpara agg. e s. f. [comp. del lat. nullus «nessuno» e -părus «-paro»]. – Di femmina d’animale adulta, e in partic. (nel linguaggio medico e giur.) di donna, che non ha avuto figli. ...
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Biologia
L’individuo (indicato col simbolo ○+) che produce solo gameti femminili (o macrogameti o uova o ovocellule); negli organismi unicellulari, quello che si trasforma in un macrogamete. I caratteri sessuali secondari femminili con i caratteri...
femmina (femina)
Bruno Basile
Frequenti le attestazioni del termine in senso proprio e allegorico nelle opere di D., con la sola eccezione delle Rime.
L'usuale senso di " donna " è presente, nella sua indeterminatezza, due volte nelle opere...