generoso
generóso agg. [dal lat. generosus, der. di genus -nĕris «nascita, stirpe»]. – 1. letter. Che è di nascita nobile e ha in sé le migliori doti che si convengono alla nobiltà dell’origine: da antichissima [...] gradazione alcolica; terreno g., fertile; cavallo g., di buona razza, buon corridore; una scollatura g., negli abiti femminili, assai ampia (spec. in quanto scopra gran parte del petto). ◆ Avv. generosaménte, con generosità, in modo disinteressato ...
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ossienidi
ossiènidi s. m. pl. [lat. scient. Oxyaenidae, dal nome del genere Oxyaena, comp. del gr. ὀξύς «acuto» e del suff. -αινα di nomi femminili]. – Famiglia di mammiferi creodonti fossili del paleocene [...] e dell’eocene dell’Eurasia e del Nord America, caratterizzati dall’avere il secondo molare dell’arcata superiore e il terzo di quella inferiore differenziati in molari ferini; plantigradi, avevano corpo ...
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rocchetto2
rocchétto2 s. m. [der. di rócca]. – 1. a. Cilindro (di legno di betulla o di ontano) su cui sono avvolti i filati comuni per cucire, munito di un foro che permette di montarlo sull’apposito [...] un avvolgimento a spire parallele su supporto provvisto di flange alle due estremità. c. Tacco a r., tacco delle calzature femminili la cui forma presenta alla base d’appoggio la stessa larghezza della parte attaccata alla scarpa. 2. estens. Arnese ...
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sabot
〈sabó〉 s. m., fr. [propr. «zoccolo»]. – 1. Denominazione della guaina metallica, spesso decorata, che si applicava (spec. nei sec. 18° e 19°) alle estremità dei piedi dei mobili. 2. Cassetta rettangolare [...] e non abbia la possibilità di barare prendendo in mano tutto il mazzo. 3. Nella moda, nome di un modello di zoccoli con tomaia molto accollata, o anche di scarpe femminili aperte o chiuse davanti ma sempre aperte dietro, per lo più senza cinturino. ...
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proteroginia
proteroginìa s. f. [comp. di protero- e -ginia (v. -gino)]. – 1. In zoologia, la condizione degli individui ermafroditi in cui i gameti femminili maturano prima dei gameti maschili. 2. In [...] botanica, il fenomeno, detto anche protoginìa, caratteristico della pianta o del fiore il cui gineceo matura prima dell’androceo, per es. in molte graminacee e plantaginacee, e nelle specie dei generi ...
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chatbot
s. f. inv. Programma informatico capace di interagire vocalmente con l’utente. ◆ [tit.] Quando in Rete risponde il robot / Le chatbot utilizzate dalle aziende come assistenti virtuali. Ma anche [...] scopi totalmente diversi. Su Internet non è difficile trovarne forme più o meno evolute, di solito con sembianze femminili. (Germano Antonucci, Corriere della sera, 23 febbraio 2004, p. 28) • Sono macchine. O meglio chatbot: programmi per computer ...
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osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] b. Osso di balena, la sostanza cornea dei fanoni della balena, usata soprattutto per la fabbricazione di stecche per busti femminili. c. Osso di seppia, la conchiglia interna delle seppie e di altri cefalopodi, costituita da poca sostanza organica e ...
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tulle
(pop. e region. tull) s. m. [dal fr. tulle, che è dal nome della cittadina di Tulle, nella Francia centro-merid.]. – 1. Tessuto trasparente, molto leggero, a trama finissima, usato per produzione [...] di tendaggi, guarnizioni, abiti femminili, ecc. (oggi soprattutto per confezionare i sacchettini dei confetti): era alta e magra, le usciva dal collarino di tulle nero un lungo collo giallognolo (Fogazzaro); una porta a vetri con fitti cortinaggi di ...
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violenza domestica
loc. s.le f. Violenza perpetrata nell’ambito familiare o all’interno di una coppia, perlopiù nei confronti di una donna. ◆ Il governo Blair sfodera una nuova arma contro la violenza [...] domestica: il telefonino. Il ministro per i problemi femminili, Lady Jay, propone di dare un cellulare alle donne regolarmente malmenate, affinché possano dare l’allarme. (Corriere della sera, 9 novembre 1998, p. 13, Esteri) • «Credo che la violenza ...
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bucapere
bucapére s. m. [comp. di bucare e pera], invar. – Insetto coleottero curculionide (Anthonomus pomorum), le cui femmine depongono le uova nelle gemme dei fiori di pero e di melo; le larve si [...] nutrono poi degli organi maschili e femminili del fiore facendolo abortire. ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio Francesco Contarini quondam Agostino,...
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, prima riflessione sulla specificità femminile nella letteratura, il...