spianare [lat. explanare "rendere piano" e fig. "chiarire", der. di planus, col pref. ex-]. - ■ v. tr. 1. a. [rendere piano un terreno e sim., eliminando ogni differenza di livello: s. il suolo] ≈ appianare, [...] (ø), (region.) menare (ø), percuotere (ø), picchiare (ø). b. [ribattere le pieghe di un tessuto e sim. con il ferro da stiro: s. le pieghe di un abito] ≈ stirare. c. [con riferimento alla fronte, farla tornare distesa] ≈ distendere. ↔ aggrottare ...
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Fabio Rossi
attaccare. Finestra di approfondimento
Unire, tenere uniti e sim. - Il sign. principale di a. è quello di «unire» e, a seconda delle modalità dell’«unione», si danno diversi sinonimi. Appiccicare [...] attacca anche alle pietre (G. Verga). Applicare è termine più formale (ora tecnico, ora burocr.): applicando la superficie del ferro alla superficie della calamita (G. Galilei); la targhetta va applicata sul (o al) lato destra della busta. Affiggere è ...
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cuneo /'kuneo/ s. m. [dal lat. cuneus]. - 1. (tecn.) a. [strumento di legno o ferro molto acuto, a forma di prisma, che permette di penetrare un corpo da spaccare] ≈ bietta, chiavetta. b. [strumento di [...] materiale duro, a forma di prisma, posto davanti alle ruote di aerei, veicoli e sim., per assicurarne l'immobilità] ≈ calzatoia, tacco. c. [pezzo di legno o pietra applicato a un muro per turare una fessura ...
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razziare /rats:i'are/ v. tr. [der. di razzia] (io razzìo, ecc.). - 1. [sottoporre un luogo abitato a razzia: r. una città, una regione] ≈ depredare, mettere a sacco (o a ferro e a fuoco o a ruba), predare, [...] saccheggiare. 2. (estens.) [fare razzia di qualcosa, in partic. di animali: r. bestiame] ≈ arraffare, fare man bassa (di), predare, rubare ...
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rebbio /'reb:jo/ s. m. [dal franco ripil "pettine con denti di ferro"]. - [ciascuna delle lunghe punte della forca, del forcone o della forchetta] ≈ dente. ...
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spranga s. f. [dal longob. spanga, con inserzione di -r-]. - [pezzo di ferro o di legno, di forma oblunga, usato propr. come elemento di chiusura, di rinforzo e sim., o anche come arma: prendersi un colpo [...] di s. in testa] ≈ barra, sbarra, stanga, traversa ...
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recipiente /retʃi'pjɛnte/ s. m. [dal lat. recipiens -entis, part. pres. di recipĕre "ricevere, accogliere" e quindi "contenere"]. - 1. (non com.) [persona che riceve] ≈ e ↔ [→ RECETTORE s. m.]. 2. [oggetto [...] atto a contenere liquidi e sim.: r. per acqua, per la farina; r. di ferro, di vetro] ≈ contenitore. ...
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sprizzare /spri'ts:are/ [voce onomatopeica]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [di liquido, uscire con impeto da una stretta apertura, rompendosi in spruzzi, con la prep. da: l'acqua sprizza dalle bocche della [...] , zampillare. ⇑ scaturire, sgorgare. 2. (estens.) [di particelle minute, sprigionarsi con forza spargendosi tutt'attorno: dal ferro incandescente sprizzarono mille scintille] ≈ schizzare. ■ v. tr. 1. [emettere, far scaturire con forza, anche con ...
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dardo s. m. [dal fr. dard, di origine francone], lett. - 1. [arma costituita da un'asta di legno con la punta di ferro] ≈ freccia, (poet.) quadrella, saetta, (lett.) strale. 2. (fig.) a. [scarica elettrica [...] tra due nubi o tra le nubi e il suolo: Giove saettava i suoid.] ≈ folgore, fulmine, saetta. b. [emanazionecocente del sole] ≈ raggio. c. (poet.) [atto della donna amata, che trafigge il cuore] ≈ strale ...
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assottigliare [der. di sottile, col pref. a-¹] (io assottìglio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [rendere sottile o più sottile: a. un ferro] ≈ e ↔ [→ AFFUSOLARE]. b. (estens.) [rendere o far apparire più magro: [...] la malattia lo ha molto assottigliato] ≈ e ↔ [→ AFFILARE (2)]. 2. (fig.) a. [di quantità, rendere minore] ≈ diminuire, ridurre, scemare. ‖ contenere, limitare, moderare. ↔ accrescere, aumentare, incrementare, ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, il 5% della crosta). In natura se ne...
ferro
Luciano Graziuso
Adoperato quasi sempre in senso proprio, il vocabolo ricorre alcune volte, in sede di paragone, nel Convivio, là dove D. difende il volgare dalle accuse di coloro che, per mascherare la propria imperizia, danno colpa...