festa /'fɛsta/ s. f. [lat. festa, propr. femm. dell'agg. festus "festivo, solenne"]. - 1. a. [giorno, per lo più non lavorativo, destinato a una solennità religiosa o civile: f. nazionale; f. di san Giuseppe] [...] nascita o del santo del quale si porta il nome: domani è la tua f.] ≈ ⇓ compleanno, (lett.) genetliaco, onomastico. d. (estens.) [giorno in cui non si lavora: il provveditore ci ha dato f. domani] ≈ vacanza. ● Espressioni: fare festa 1. [festeggiare ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] , tardare. ↔ anticipare, fare presto. 2. [soffermarsi più a lungo del necessario, con le prep. a, su, o assol.: ieri ho fatto tardi; f. tardi a una festa, sul lavoro] ≈ attardarsi, indugiare, trattenersi. ↔ fare presto, sbrigarsi. 3. [assol., restare ...
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cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] è stata una bella c. da parte sua] ≈ atto, azione, gesto, lavoro, opera. ▲ Locuz. prep.: a cose fatte ≈ a posteriori. ↔ a spesso è propria del termine, soprattutto riferito a frasi o sintagmi verbali: mi sono proprio divertito alla festa di ieri sera ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] che spesso è propria del termine, soprattutto riferito a frasi o sintagmi verbali: mi sono proprio divertito alla festa di ieri sera, . possibili sono atto, azione (per lo più materiale), gesto, lavoro, opera. Ancora più generico è l’uso di c. nel ...
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lasciare [lat. laxare "allargare, allentare, sciogliere", der. di laxus "allentato"] (io làscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cessare di tenere e sim.] ≈ mollare. ↔ reggere, stringere, tenere, tirare. 2. (estens.) [...] fa e mi ha detto che andava a lavoro. Anche come v. tr., l. può .; l’ho lasciato tre giorni fa sulla spiaggia del mare (G. Verga). Molto com. è la stare: sono troppo nervoso per venire alla festa: lasciatemi solo; lasciami perdere, non voglio ...
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Fabio Rossi
lasciare. Finestra di approfondimento
Verbo causativo - Uno degli usi più frequenti di l. è quello come verbo causativo o fattitivo, ovvero un verbo con un debole sign. autonomo e che acquista [...] fa e mi ha detto che andava a lavoro. Anche come v. tr., l. può .; l’ho lasciato tre giorni fa sulla spiaggia del mare (G. Verga). Molto com. è la stare: sono troppo nervoso per venire alla festa: lasciatemi solo; lasciami perdere, non voglio ...
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dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] una prestazione di lavoro] ≈ corrispondere, pagare. ↔ ‖ *guadagnare, (fam.) *prendere. i. [versare del denaro: quanto ) → □. q. [preparare il necessario per un evento: d. una festa, un pranzo] ≈ indire, montare, organizzare. r. [mettere in programma: ...
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bello /'bɛl:o/ [lat. pop. bellus "carino, grazioso"] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; [...] a. [ben riuscito: una b. festa; un bel viaggio] ≈ dilettevole, di cui si prevede che avrà successo nel lavoro o nella vita: un giovane di b. speranze favorevole, onesto, positivo o altri, a seconda del contesto. Anche quando si parla di malattia ...
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mezzo¹ /'mɛdz:o/ [lat. medius]. - ■ agg. 1. a. [di cosa, che (per numero, quantità, grandezza, ecc.) è o si considera una delle due parti uguali in cui può essere divisa un'entità: m. dozzina; m. metro; [...] ↔ eroe, leone. ▲ Locuz. prep.: a mezzo tempo [con orario di lavoro ridotto: impiego a m. tempo] ≈ part time. ↔ full time. b centrale nella durata di qualcosa: Nel m. del cammin di nostra vita (Dante); nel bel m. della festa] ≈ metà. c. (non com.) [il ...
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giornata s. f. [der. di giorno]. - 1. [periodo che va dalla mattina alla sera, con riguardo a ciò che vi accade, all'attività che vi si svolge, al modo di trascorrerlo, e anche allo stato del tempo atmosferico: [...] donna] ≈ day, festa, giorno, ricorrenza. 3. (estens.) [somma che si riceve per una giornata di lavoro: guadagnarsi la g.] . ↔ lentamente, piano. 5. (sport.) [nel gioco del calcio, del rugby e sim., ciascuno dei giorni fissati nel calendario per ...
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. Feste civili (XV, p. 165). - Il mutato ordinamento dello stato italiano richiedeva evidentemente che si modificasse anche l'elenco delle feste e delle solennità civili (v. calendario, VIII, p. 406 e App. I, p. 345). Tuttavia la questione non...
Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, primo ministro segretario di stato, udito...