elastoma
elastòma s. m. [der. di elasto-, col suff. -oma] (pl. -i). – Nel linguaggio medico, tumore benigno connettivale, con prevalenza di fibre elastiche. ...
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cribroso
cribróso agg. [der. di cribro]. – Che ha l’aspetto di un cribro o crivello, detto in partic. di formazioni anatomiche attraversate da canalicoli: fascia c. (nella coscia), lamina c. (nell’osso [...] etmoide); macule c., nell’orecchio interno, minuscoli forellini della zona c. del vestibolo osseo, che permettono alle fibre di origine del nervo vestibolare di raggiungere il meato acustico interno. In anatomia vegetale, vaso o tubo c., elemento ...
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elastomerico
elastomèrico agg. [der. di elastomero] (pl. m. -ci). – Nella tecnica, di materiale prodotto con elastomeri: fibre e., dotate di elevata elasticità, ottenute filando latice di gomma naturale [...] o sintetica o prodotte con poliuretani segmentati ...
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tannare
v. tr. [dal fr. tanner, der. di tan «tanno»]. – Conciare pelli con sostanze tanniche; in senso più generico, sottoporre un materiale (per es., le reti da pesca di fibre vegetali) a un bagno di [...] sostanze tannanti, allo scopo di impedirne la putrefazione. ◆ Part. pres. tannante, anche come agg. e s. m. (v. la voce) ...
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ventricoloscopio
ventricoloscòpio s. m. [comp. di ventricolo (cerebrale) e -scopio]. – In neurochirurgia, apparecchio endoscopico illuminante a fibre ottiche impiegato per l’elettrocoagulazione dei plessi [...] coroidei (v. plexectomia) ...
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ipotonia
ipotonìa s. f. [comp. di ipo- e -tonia]. – In medicina: 1. Abnorme diminuzione del tono di un muscolo o di un organo contenente fibre muscolari (esofago, stomaco, intestino, ureteri, arterie, [...] ecc.), o anche del globo oculare (per riduzione della sua pressione interna). 2. Diminuzione degli eccitamenti centrifughi che, originati dagli organi nervosi centrali, percorrono il vago e il simpatico: ...
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gelso
gèlso s. m. [lat. (morus) cĕlsa «(moro) alto»]. – 1. Pianta delle moracee appartenente al genere Morus, di cui sono note soprattutto le due specie g. bianco (lat. scient. Morus alba) e g. nero [...] , ha more di colore bianco sudicio o rossastro, alquanto dolci e mangerecce, e fornisce, dalla corteccia dei rami giovani, fibre (gelsolino) utilizzate per funi, carta e tessuti e, dal tronco, un legno duro, di colore giallastro, usato per serramenti ...
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gelsolino
s. m. [comp. di gelso e lino2]. – Fibra ricavata dal gelso, di color bianco, morbida, flessibile; si usa in mescolanza con la lana o con altre fibre, e conferisce ai tessuti aspetto sericeo. ...
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strambo
agg. [lat. pop. strambus, alteraz. di strabus, che è dal gr. στραβός «strabico, storto»]. – 1. non com. Storto, contorto: ha le gambe s.; camminava tutto s.; occhi s., strabici. 2. Corda s., [...] o cavo s., tipo di cavo di fibre vegetali (sparto, ginestra, canna, paglia) intrecciate e non ritorte, usato, per es., in marina: Datemi sparto da far corde s. (D’Annunzio). Nell’uso ant. e letter., anche sostantivato al femm.: sì forte guizzavan le ...
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sansevieria
sansevièria (o sansevèria) s. f. [lat. scient. Sansevieria, dal nome di Raimondo di Sangro, principe di San Severo (1710-1771), cultore di piante esotiche e rare]. – Genere di piante liliacee [...] foglie cilindriche, solcate o piane, erette, talora marmorizzate di color verde chiaro, le quali contengono copiose fibre usate per fare cordami e tessuti resistenti alle azioni meccaniche; una specie, Sansevieria trifasciata, con foglie marmorizzate ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. L'importanza delle fibre è dovuta...
In biologia, fibre del tessuto connettivo di vario calibro, presenti in quantità preponderante sulle altre fibre nel tessuto elastico, di cui tipici esempi sono i legamenti gialli delle vertebre, le corde vocali, le tuniche delle arterie ecc.
Le...