mitosoma
mitosòma s. m. [comp. del gr. μίτος «filo» e -soma] (pl. -i). – In biologia, corpuscolo citoplasmatico, probabile residuato delle fibre del fuso mitotico. ...
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mitostatico
mitostàtico agg. [comp. di mito(si) e -statico] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, agente m., sostanza antimitotica che arresta il processo mitotico allo stadio della metafase agendo [...] sulle fibre del fuso mitotico (e non nell’intercinesi come avviene per gli agenti cromatoclasici). ...
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cardatrice
s. f. [der. di cardare]. – 1. Macchina che opera la cardatura delle fibre tessili, detta più comunem. carda. 2. Operaia addetta alla cardatura. ...
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cardatura
s. f. [der. di cardare]. – Operazione fondamentale del ciclo di lavorazione delle fibre tessili, che ha lo scopo di districarle, renderle parallele e libere da materie estranee; viene eseguita, [...] su scala industriale, da apposite macchine dette carde, mentre la cardatura della lana da materassi viene comunemente eseguita a mano mediante due tavole munite di punte metalliche ricurve, dette scardassi ...
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esofagoscopio
eṡofagoscòpio s. m. [comp. di esofago e -scopio]. – In diagnostica, strumento endoscopico, metallico o di fibre ottiche, munito di un sistema di illuminazione elettrica, usato per l’esame [...] diretto dell’esofago ...
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carderia
carderìa s. f. [der. di cardare]. – Reparto di uno stabilimento di filatura nel quale si opera la cardatura delle fibre, mediante carde (costituenti, nel loro complesso, il cosiddetto assortimento [...] di carderia). Liste di c., i cascami che si raccolgono alla base delle carde, detti anche bretelle o borra di scardassi ...
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scotolatura
s. f. [der. di scotolare]. – Nella lavorazione della canapa e del lino, operazione eseguita a mano con la scotola o a macchina con la scotolatrice, consistente nell’asportare tutte le parti [...] legnose rimaste attaccate alle fibre dopo la maciullatura. ...
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eliogeno
eliògeno agg. [comp. di elio- e -geno]. – In chimica, detto di una classe di coloranti organici derivati dalle ftalocianine, caratterizzati da buona stabilità alla luce, al calore, agli agenti [...] chimici; quelli insolubili sono stati usati come pigmenti, quelli solubili sono impiegati nella tintura di fibre tessili. ...
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acetato
s. m. [der. di acet (ico), col suff. -ato]. – In chimica organica: 1. Sale dell’acido acetico; gli acetati dei metalli trivalenti (ferro, alluminio, cromo) s’idrolizzano facilmente dando acetati [...] basici largamente usati nella mordenzatura delle fibre, nell’impermeabilizzazione dei tessuti, in medicina. 2. Denominazione data talora agli esteri dell’acido acetico; per es., a. di etile (v. etilacetato), a. di cellulosa (v. acetilcellulosa). ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. L'importanza delle fibre è dovuta...
In biologia, fibre del tessuto connettivo di vario calibro, presenti in quantità preponderante sulle altre fibre nel tessuto elastico, di cui tipici esempi sono i legamenti gialli delle vertebre, le corde vocali, le tuniche delle arterie ecc.
Le...