ginfiocco
ginfiòcco s. m. [comp. di gin(estra) e fiocco1] (pl. -chi). – Il fiocco ricavato dalle fibre dei rami di ginestra mediante macerazione, e usato in passato come materia tessile. ...
Leggi Tutto
isteroscopia
isteroscopìa s. f. [comp. di istero-2 e -scopia]. – In diagnostica, esame endoscopico della cavità uterina, per lo più eseguito con strumenti a fibre ottiche che consentono anche di eseguire [...] una biopsia mirata ...
Leggi Tutto
isteroscopio
isteroscòpio s. m. [comp. di istero-2 e -scopio]. – Strumento endoscopico, per lo più a fibre ottiche, che, introdotto attraverso il canale cervicale, consente l’esplorazione visiva della [...] cavità dell’utero ...
Leggi Tutto
rafia
ràfia s. f. [lat. scient. Raphia (nome di genere) che è da una voce malgascia]. – 1. Genere di palme con varie specie (chiamate anch’esse rafia) dell’Africa e del Madagascar e una dell’America [...] è usato per lavori di intreccio (cesti, impagliature, e sim.) e, in agricoltura, per legare piante, innesti, ecc. 3. Rafia da fibre o da film, materia prima dell’industria tessile ottenuta da un film piano o tubolare di polipropilene o polietilene ad ...
Leggi Tutto
cartafeltro
cartaféltro s. f. [comp. di carta e feltro] (pl. carteféltro). – Impasto di carta con fibre tessili naturali (cotone, iuta, lana), destinato a essere impregnato di bitume per formare i cartoni [...] catramati o bitumati (o cartonfeltri) ...
Leggi Tutto
cartalana
s. f. [comp. di carta e lana] (pl. cartelane), non com. – Tipo di cartoncino confezionato aggiungendo all’impasto ordinario fibre di lana e cellulosiche nella percentuale di circa il 50%; è [...] usato per rivestire i cilindri delle calandre che operano nell’industria della carta ...
Leggi Tutto
monassonidi
monassònidi s. m. pl. [lat. scient. Monaxonida, comp. di mono- e del gr. ἄξων -ονος «asse»]. – Sottoclasse di spugne silicee con spicole del tipo delle megasclere monoassi associate o no [...] a fibre di spongina: comuni lungo le coste del mare e nelle acque basse fino a 50 m di profondità, possono anche abitare negli abissi fino a 5000 o 6000 m; di forma variabilissima, comprende le specie più comuni di spugne, che presentano anche ...
Leggi Tutto
distrazione
distrazióne s. f. [dal lat. distractio -onis, der. di distrahĕre «separare», part. pass. distractus]. – 1. Il distrarre, nel sign. etimologico del verbo. In partic.: a. Separazione, solo [...] (ὁρόω). b. Nel linguaggio medico, distensione brusca di un tessuto muscolare o tendineo, accompagnata spesso da lacerazione di fibre o lacinie che lo costituiscono. c. Nel linguaggio amministr., trasferimento di una somma a usi diversi dal previsto ...
Leggi Tutto
lignificazione
lignificazióne s. f. [der. di lignificare]. – In botanica, modificazione della parete delle cellule, dovuta a infiltrazione di lignina, per la quale esse assumono una particolare resistenza [...] ; in seguito all’ispessimento delle pareti, la cavità cellulare si riduce e spesso il citoplasma viene riassorbito, provocando la morte delle cellule. Le pareti lignificate sono tipiche delle tracheidi, delle trachee, delle fibre e delle sclereidi. ...
Leggi Tutto
rabdomioma
rabdomïòma s. m. [comp. di rabdo- e mioma] (pl. -i). – In medicina, tumore, di solito benigno, derivante dalla proliferazione di fibre muscolari striate, o comunque formato da cellule che, [...] per la striatura trasversale del protoplasma, sono interpretate come fibrocellule muscolari striate; può aver sede anche in organi non provvisti di muscolatura striata (vescica, utero, ecc., oltre che ...
Leggi Tutto
fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. L'importanza delle fibre è dovuta...
In biologia, fibre del tessuto connettivo di vario calibro, presenti in quantità preponderante sulle altre fibre nel tessuto elastico, di cui tipici esempi sono i legamenti gialli delle vertebre, le corde vocali, le tuniche delle arterie ecc.
Le...