sabra
(o sabre) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. mod. ṣabbār, propr. «fico d’India, cactus»], invar. – Ebreo nato in Palestina (o in Israele dopo la costituzione dello Stato d’Israele), così definito con [...] allusione scherz. al suo carattere superficialmente rude ma nel fondo generoso e gentile ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] cosmopolite, endemiche, ecc.; per la loro utilizzazione: p. orticole, foraggere, officinali, medicinali, ornamentali, ecc. Specificando: una p. di fico, di limoni; una p. di rose, di azalea; e con determinazioni più generiche: le p. del bosco; piante ...
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importare1
importare1 v. tr. e intr. [dal lat. importare «portar dentro, introdurre; arrecare», comp. di in-1 e portare «portare»] (io impòrto, ecc.). – 1. tr. a. letter. Recare con sé, originare, avere [...] frasi fam., di forma o di senso negativo, per esprimere più o meno sprezzantemente noncuranza, disinteresse: non m’importa nulla, affatto, un fico secco, un accidente; m’importa assai a me!; m’importa (di) molto!; e a me che me ne importa?; chi se ne ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] gare ciclistiche): il g. segue a cinque minuti. Con sign. più specifici o tecnici: a. In botanica, grossi, i frutti del fico della prima generazione, detti di solito fichi fiori o fichifiori. b. Grossi di Piacenza, nome di una razza di colombi. c ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] detto di pianta, coltivata e di buon seme (contrapp. a selvatica), e analogam. dei frutti prodotti da tale pianta: pera, mela, fico g.; il gentile, s. m., la marza, cioè la parte di pianta che viene innestata sul selvatico; detto di legname da opera ...
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buccia
bùccia s. f. [etimo incerto] (pl. -ce). – 1. Corteccia delle piante, quand’è ancora molle: innestare a buccia. 2. Nel frutto, involucro più o meno consistente, variamente colorato, che riveste [...] dall’epidermide, come nella ciliegia, o anche da tessuti più interni, come negli agrumi, banana, ecc.: b. di mela, di pesca, di fico, d’arancia; uva di b. grossa o fine; levar la b.; mangiare la mela con tutta la b.; sdrucciolare, scivolare su una b ...
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inoliazione
inoliazióne s. f. [der. di inoliare]. – 1. L’operazione di inoliare. In partic., pratica, di uso per lo più locale, consistente nel bagnare con una goccia d’olio o anche di altra sostanza [...] (per es., alcuni acidi) la boccuccia o ostiolo del fico affinché questo maturi prima. 2. Il processo per il quale l’olio si accumula nelle olive durante la maturazione sulla pianta. ...
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fornito
fòrnito s. m. [etimo ignoto]. – In botanica, nome dato ai siconî del fico che maturano verso la fine dell’estate (detti anche veri fichi, fichi tardivi, pedagnòli). ...
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ostiolo
ostiòlo s. m. [dal lat. ostiŏlum «piccola apertura, usciolo», dim. di ostium (v. ostio)]. – In botanica, piccola apertura, come si ha, per es., nel siconio del fico, nei periteci dei funghi, [...] negli stomi, ecc ...
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mirifico
mirìfico agg. [dal lat. mirifĭcus, comp. di mirus «meraviglioso» e -fĭcus «-fico»] (pl. m. -ci), letter. – Mirabile, degno di grande ammirazione: in questo m. poeta (Boccaccio, con riferimento [...] a Dante). Oggi solo in tono scherzoso ...
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Nome comune del genere Ficus, appartenente alla famiglia delle Moracee, e in particolare dell’albero Ficus carica (v. .) e dei suoi frutti. Il genere Ficus comprende 700 specie quasi tutte tropicali: sono alberi o arbusti a legno tenero e foglie...
fico (figo)
In If XV 66 tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico, significa propriamente il frutto la cui dolcezza si contrappone all'amaro dei sorbi. " Vuol sotto questa metafora l'autore intendere non esser convenevole che...