cactacee
cactàcee s. f. pl. [lat. scient. Cactaceae, dal nome del genere Cactus: v. cactus]. – Famiglia di piante angiosperme dicotiledoni dell’ordine delle cariofillali, a fiori ermafroditi, per lo [...] del Messico, più abbondanti nelle parti aride e calde, ma alcune arrivano al limite delle nevi perpetue. Molte specie si coltivano nei giardini per la stranezza delle forme o per i fiori, altre (es. il fico d’India) perché danno frutti commestibili. ...
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cactus
càctus s. m. [dal gr. κάκτος «carciofo spinoso»]. – 1. In botanica, genere di piante della famiglia cactacee (lat. scient. Cactus), che comprende poche specie a fusto corto, quasi sferico, spinoso, [...] coltivate del genere Cactus. 3. Cactus della cocciniglia (lat. scient. Nopalea, o Opuntia, coccinellifera): cactacea molto simile al fico d’India, coltivata, oltre che nel Messico, di cui è originaria, nelle Canarie e in alcune zone del Mediterraneo ...
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ruminale1
ruminale1 agg. [dal lat. Rūminalis (ficus), ritenuto un der. di Rumīna, dea dell’allattamento, nome in cui prob. confluiscono, incrociandosi, il lat. rūma o rūmen «rumine, petto, gola» e rŭma [...] o rŭmis «mammella (d’animale)»]. – Nell’antica Roma, fico Ruminale, albero sotto il quale, secondo la tradizione, la lupa avrebbe allattato Romolo e Remo; sorgeva inizialmente presso il Lupercale da dove sarebbe stato poi trapiantato nel comizio. ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] Perù; è una segretaria che vale tanto oro quanto pesa); al contrario, non vale uno zero, un’acca, un corno, un cavolo, un fico secco, una cicca, ecc. Con valore e uso partic. le espressioni valga quel che valga o può valere, varrà quel che varrà, con ...
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nericare
v. intr. [der. di nero1, modellato sul lat. nigricare, der. di niger -gri «nero»] (io nérico, tu nérichi, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Nereggiare: fico Primaticcio che nerica nel giugno [...] (D’Annunzio). ◆ Part. pres. nericante, anche come agg.: ombre nericanti (D’Annunzio) ...
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blastofaga
blastòfaga s. f. [lat. scient. Blastophaga, comp. di blasto- e -phagus «-fago»]. – Genere di insetti imenotteri terebranti della famiglia calcididi; vi appartiene la specie Blastophaga psenes, [...] insetto piccolissimo, dalla livrea bruna, con capo depresso, antenne di media lunghezza, importante perché permette la fecondazione dei fiori del fico domestico. ...
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sporifico
sporìfico agg. [comp. di spora e -fico] (pl. m. -ci). – In botanica, che riguarda la produzione delle spore: porzione s. di uno sporofillo. ...
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diviato
divïato agg. [der. di via2], non com. – Diritto diritto, detto di chi muove verso un luogo: venne d. a casa; diviata a mia madre, come se in quella casa non ci fosse altri che lei (Pirandello); [...] anche con uso avverbiale: andaron diviato al fico (Manzoni). Più usato il sinon. difilato. ...
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prolifico
prolìfico agg. [comp. del lat. proles «prole» e di -fico] (pl. m. -ci). – Che genera, ha generato, o è atto a generare numerosa prole: una madre p.; una coppia assai p.; i conigli sono animali [...] molto prolifici. Fig., scrittore, musicista, scultore p., che ha prodotto e produce molte opere (cfr. fecondo) ...
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Nome comune del genere Ficus, appartenente alla famiglia delle Moracee, e in particolare dell’albero Ficus carica (v. .) e dei suoi frutti. Il genere Ficus comprende 700 specie quasi tutte tropicali: sono alberi o arbusti a legno tenero e foglie...
fico (figo)
In If XV 66 tra li lazzi sorbi / si disconvien fruttare al dolce fico, significa propriamente il frutto la cui dolcezza si contrappone all'amaro dei sorbi. " Vuol sotto questa metafora l'autore intendere non esser convenevole che...