verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere [...] pubblicitari, come confermano alcuni lavori precedenti con una parata di poster. Perché in fondo siamo un po’ tutti figli di quella cultura massmediale che la Pop art aveva portato a diversa visibilità. (Antonella Marino, Repubblica, 21 gennaio ...
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arrenotoco
arrenòtoco agg. [comp. di arreno- e -toco] (pl. m. -chi). – In biologia, partenogenesi a., partenogenesi che dà origine esclusivam. a figli di sesso maschile; cfr. deuterotoco e telitoco. ...
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innocente
innocènte agg. e s. m. e f. [dal lat. innŏcens -entis, comp. di in-2 e nocens «dannoso, colpevole», part. pres. di nocere «nuocere»]. – 1. a. Non colpevole, privo di una determinata colpa morale [...] ’intenzione di sopprimere tra essi il Messia (Matteo 2,16). b. Nell’uso pop. tosc., i bambini abbandonati dai genitori, oppure figli illegittimi, affidati a un ospizio e qui allevati: è un ragazzo allevato nell’ospizio degli i.; lo Spedale degl’I., a ...
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rilevazione mirata
loc. s.le f. Rilevazione compiuta con metodi statistici, censimento che si propone di rappresentare realtà e settori specifici e predeterminati. ◆ E cosa risponde a chi polemizza con [...] 2003, p. 53, Cronaca di Milano) • Disoccupati, emarginati, migranti, analfabeti. Ma anche diplomati, famiglie monoreddito con più figli, pensionati. Sempre più giovani e sempre più donne, soprattutto tra gli immigrati. Sono questi i volti dei nuovi ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] o dovere, per turno o per precedenza: il premio è toccato a lui; vi tocca un quarto di pollo a testa; ai figli, nella spartizione dell’eredità, sono toccati due milioni ciascuno; con uso impers., o come predicato di un verbo all’infinito: tocca a ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] o licenziandosi; in partic., troncare un rapporto, una relazione: p. gli amici; se ne andò via da casa piantando moglie e figli; «Scommetto che hai un ragazzo.» «Ce l’avevo. L’ho piantato. M’aveva messo le corna» (Melania Mazzucco); al passivo: è ...
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spavento
spavènto s. m. [der. di spaventare]. – 1. a. Turbamento psichico forte e improvviso, che insorge nel momento in cui si avverte un pericolo, una minaccia o un danno incombente, e che può provocare [...] , ma anche sulla credulità e sullo s. altrui? (Manzoni); con sign. più concreto: quanti s. nel periodo dei bombardamenti!; i figli la fanno vivere tra continui s.; le femminette cianciavano sulla porta dei sofferti s. (I. Nievo). b. Con uso iperb. e ...
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scopo
scòpo s. m. [dal lat. tardo scopus, gr. σκοπός «bersaglio, scopo», cfr. σκοπέω e σκέπτομαι «guardare»]. – 1. a. ant. Bersaglio, punto a cui si mira: il tener dunque la mira continuamente indirizzata [...] fare qualche cosa a s. di lucro. Con sign. concr., cosa o persona che costituisce uno scopo, un fine, un obiettivo: i figli, gli studî sono l’unico s. della sua vita. 3. Imposta di scopo, imposta il cui gettito ha una particolare destinazione; resta ...
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patrilocalita
patrilocalità s. f. [der. di patrilocale]. – In antropologia sociale, istituzione o usanza (detta anche virilocalità), secondo la quale i figli maschi continuano a risiedere, anche dopo [...] il matrimonio, con le loro famiglie, nel territorio o nel villaggio del padre o comunque presso di lui; si contrappone alla matrilocalità o uxorilocalità ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] molto, quando gli pigliano gli accessi del male; chissà come soffre quella povera madre, a vedersi così abbandonata dai figli; soffro molto nel vederti ridotto in queste condizioni. Con valore intr. (aus. avere), essere sofferente, andare soggetto a ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...