regressione
regressióne s. f. [dal lat. regressio -onis, der. di regrĕdi «regredire»]. – 1. L’azione, il fatto di regredire (talora anche l’effetto, ma in questo senso più com. regresso): movimento di [...] della popolazione sono anch’essi più alti ma il loro scarto medio dalla media è minore di quello dei genitori; i figli tendono dunque a regredire verso la media. La genetica attuale attribuisce alla legge di Galton un valore puramente descrittivo di ...
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eredita
eredità s. f. [dal lat. heredĭtas -atis]. – 1. a. Successione a titolo universale nel patrimonio e in genere nei rapporti attivi e passivi di un defunto: la chiamata all’e.; accettare l’e., rinunziare [...] e continuatori; i beni stessi o valori trasmessi: lasciare un’e. di gloria, di dottrina; ha lasciato in e. ai figli un grande nome, una fama intemerata; lasciare, trasmettere un’e. d’affetti (originariam. espressione del Foscolo, Sepolcri, v. 41: Sol ...
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bigenitorialita
bigenitorialità s. f. La condizione di genitore esercitata congiuntamente dal padre e dalla madre. ◆ Per quanto riguarda i figli, infine, non può che accettarsi il principio della bigenitorialità, [...] La logica del mio progetto di legge non è né teocentrica, né papalina, ma democraticamente rivolta a dar voce ai figli dei separati e a quelle migliaia di persone che chiedono un intervento legislativo a favore della bigenitorialità, in coerenza con ...
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arcobaleno
agg. inv. Che riunisce elementi compositi, di diversa natura o provenienza; in particolare, detto di persone dello stesso sesso che vivono, [...] marzo 2001, p. 7, Estero) • [tit.] «Mi manca il papà che non conoscerò / mai». Incubi, drammi e domande dei / figli delle coppie arcobaleno. (Tempi.it, 26 aprile 2014, 26 aprile 2014, Società) • [tit.] Le famiglie arcobaleno a Renzi: "Credevamo / in ...
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homeschooling
(home schooling) s. f. inv. Istruzione impartita a casa, di solito dai genitori ai propri figli, senza ricorrere alla scuola pubblica o privata. ♦ Nessuna legge, poi, nello specifico, obbliga [...] e nozioni apprese. “Nessuno" continua Erika De Martino mamma e insegnante a tempo pieno "mi può obbligare a insegnare a leggere a scrivere ai miei figli quando hanno tra i 6 e i 7 anni o a fargli fare le tabelline tra i 7 e gli 8: l'unica cosa che ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] Crudel contro al suo s. (Parini); devo aiutarlo, è anche lui s. mio (più enfaticamente, è s. del mio s., con riferimento a un figlio); l’amava come se fosse s. suo. d. Con riferimento a unità etniche: essere di s. italiano, di s. tedesco, di s. arabo ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo [...] n. (traduz. della locuz. ingl. nuclear family), gruppo familiare costituito dai suoi elementi essenziali (padre, madre e figli) che normalmente abitano nella stessa casa; nei sistemi poliginici, invece, è costituita da ogni gruppo duale comprendente ...
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legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali [...] e coniuge), e della quale il testatore non può disporre: successione nella l.; la l. riservata al coniuge consiste nell’usufrutto di una quota del patrimonio ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] sign. affine a gruppo): il primo n. di esploratori è già partito. In partic., n. familiare, la famiglia stessa, nella sua costituzione triadica (padre, madre e figli); nei sistemi poliginici, ogni gruppo duale formato dalle mogli e madri e dai proprî ...
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avvezzare
v. tr. [lat. *advitiare, der. di vitium; v. vezzo] (io avvézzo, ecc.). – 1. Far prendere l’abitudine, far che una cosa diventi familiare e naturale (è in genere sinon., meno com., di abituare): [...] ; a. la mano a esercizî di agilità; l’avevano avvezzato ad esser trattato con molto rispetto (Manzoni); a. bene, male i figli, dare loro buone o cattive abitudini; scherz., tu mi avvezzi male, a chi accontenta in tutto o usa troppe cortesie. 2. rifl ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...