sbaraglio
sbaràglio s. m. [der. di sbaragliare]. – 1. Lo sbaragliare, l’essere sbaragliato: lo s. dell’esercito nemico era previsto; soprattutto nelle locuz. mandare, condurre, mettere, porre allo s. [...] rischi, serî pericoli, senza le opportune precauzioni (mettere allo s. la propria vita, i proprî beni; portare i proprî figli allo s.); andare, gettarsi, mettersi allo s., avventurarsi in un’impresa difficile e rischiosa, osare il tutto per tutto ...
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insubordinato
agg. [comp. di in-2 e subordinato]. – Di persona che viene meno abitualmente ai doveri imposti dalla sua condizione di subordinato, al rispetto e alla sottomissione verso i superiori, o [...] ad altri dipendenti). Per estens., di ragazzi indocili, ribelli, che mal si adattano alla disciplina: figli, alunni insubordinati. ◆ Avv. insubordinataménte, senza rispettare le regole della subordinazione: comportarsi insubordinatamente; rifiutarsi ...
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carnale
agg. [dal lat. tardo carnalis]. – 1. Della carne, relativo alla carne, cioè al corpo (in contrapp. a spirituale), spec. con riferimento al sesso: piaceri, diletti, appetiti c., desiderio c.; [...] al talento (Dante). 2. Dello stesso sangue: fratelli c., nati dallo stesso padre e dalla stessa madre; cugini c., figli di due fratelli carnali; anche fig.: questa massima è sorella c. del fatalismo (Leopardi); estens., ant., amicizia, affezione c ...
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incamminare
v. tr. [der. di cammino2]. – Mettere in cammino, avviare; in senso proprio, usato quasi esclusivam. nell’intr. pron., mettersi in cammino: incamminiamoci, se non vogliamo fare tardi; è ora [...] d’incamminarsi verso casa; c’incamminammo per la via del ritorno. Fig., indirizzare, dirigere: i. i figli in un’arte, in una professione; o avviare (un’attività): i. un’azienda, un’industria; intr. pron.: un giovane che si è bene incamminato nel suo ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere [...] in colpa. Fig., la propria c., i parenti, i consanguinei: amore della propria c.; in partic., c. della propria c., i figli. 2. Per estens., in alcune locuz., alcune delle quali usate soprattutto nel passato, l’uomo, per lo più in senso collettivo: c ...
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dispotico
dispòtico (raro despòtico) agg. [dal gr. δεσποτικός «del padrone, del signore», der. di δεσπότης: v. despota] (pl. m. -ci). – Di despota, fondato sul dispotismo, tirannico: governo d.; che [...] , che vuol imporre su tutto la propria volontà: è un uomo d.; essere padrone d., assoluto. ◆ Avv. dispoticaménte, da despota, tirannicamente, autoritariamente: governare dispoticamente; tenere dispoticamente sottomessi i figli, i dipendenti. ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] : è venuto su dal nulla. Analogam., tirare su, verso l’alto: lo tirarono su con una fune; tirar su i figli, allevarli; nel rifl., tirarsi su, sollevarsi (per es. da terra), rimettersi in buone condizioni economiche, sociali, o di salute, reagire ...
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cubicolo
cubìcolo (o cubìculo) s. m. [dal lat. cubicŭlum, der. di cubare «giacere, riposare»]. – 1. Nell’antica casa romana, stanza destinata al riposo notturno dei figli e dei membri secondarî della [...] famiglia (il padre e la madre dormivano invece nel tablino). 2. Nelle catacombe, piccola camera sepolcrale, contenente in genere la tomba di un martire, che si apriva ai lati delle gallerie e fungeva anche ...
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giapetico
giapètico agg. (pl. m. -ci). – 1. Di Giàpeto, uno dei Titani della mitologia greca: la progenie g., i figli di Giapeto, detti anche Giapètidi, tra i quali Atlante e Prometeo. 2. Sinon., improprio, [...] di giafetico o iafetico, dovuto all’accostamento del nome di Iafet a quello di Giapeto in base a considerazioni storico-religiose ...
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vocazione
vocazióne s. f. [dal lat. vocatio -onis, propr. «chiamata, invito», der. di vocare «chiamare»]. – 1. Chiamata, richiamo, appello o invocazione. In senso proprio è d’uso assai raro, limitato [...] v. a fare l’insegnante, il sindacalista, il medico, l’attore, ecc.; fare qualcosa per v.; non bisogna impedire ai figli di seguire la propria vocazione. c. In agricoltura (spec. in viticoltura), e in zootecnia, speciale idoneità di un terreno a una ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...