maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] padre; più spesso con valore relativo, per indicare persone nate prima di altre: ha tre figli, il m. dei quali ha dieci anni; è venuto a trovarmi con la figlia maggiore. Aggiunto a nome proprio di persona, secondo l’uso latino, serve a distinguere ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: [...] assol.: uomo, animale impotente a generare. 2. estens. a. Dare vita, in genere: un paese che ha generato molti illustri figli; la terra genera grande varietà di fiori; con senso più ampio, produrre: l’umidità genera le muffe; g. calore, elettricità ...
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fecondo
fecóndo agg. [dal lat. fecundus, che ha la stessa radice di femĭna «femmina» e fetus «feto»]. – 1. a. Di donna, o in genere della femmina di specie animali, che è atta alla riproduzione (contrapp. [...] la metà di un ciclo normale. b. Nell’uso com., che ha dato vita a molti figli: una madre f.; pecora f.; si dice per estens. anche dell’uomo che ha avuto molti figli. Analogam., nozze f., poet. talamo f., da cui è nata prole (spec. se numerosa). c. Di ...
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putativo
agg. [dal lat. tardo putativus «presunto, apparente», der. di putare «credere»]. – 1. Che non è veramente ciò che il sost. cui è unito indica, ma è tenuto per tale, è considerato come tale; [...] di Gesù; su questa, sono state modellate altre simili, di connotazione per lo più iron. o scherz., come marito p., figlio p., figlia p., e sim., allusive a situazioni che sono tali legalmente o nella comune opinione ma non nella effettiva realtà: la ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] che vengono trasmessi con la generazione, dai padri ai figli; c. qualitativi, relativi cioè a qualità (forma, quelli esprimibili con numeri (peso, altezza, ecc., oppure numero di figli, di fiori, di uova, ecc.); c. sessuali primarî e secondarî ...
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accompagnare
v. tr. [der. di compagno] (io accompagno, ... noi accompagniamo, voi accompagnate, e nel cong. accompagniamo, accompagniate). – 1. a. Seguire una persona, andare con essa come compagno per [...] con la chitarra. Fig.: il mormorio del ruscello accompagnava i suoi lamenti; Quel rosignuol che sì soave piagne Forse suoi figli o sua cara consorte ... E tutta notte par che m’accompagne (Petrarca). ◆ Part. pass. accompagnato, anche come agg. (v. la ...
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babysitteraggio
babysitteràggio ‹bebi-› s. m. [der. di baby-sitter]. – Con uso per lo più scherz. e colloquiale, l’attività di assistenza ai bambini (svolta da estranei o da parenti, ma anche da un genitore [...] oltre che ai proprî): Anna stasera è occupata nel b. dei figli di sua sorella. Meno com., servizio di assistenza per i bambini offerto da strutture di grandi dimensioni (biblioteche pubbliche, grandi magazzini, esposizioni e sim.) per consentire ...
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accostumare
v. tr. [der. di costume]. – 1. letter. Abituare, assuefare: Chi alle catene La destra accostumò (Metastasio); a. i figli all’obbedienza, allo studio, ecc.; rifl.: si era accostumato alle [...] difficoltà della vita. Ant., educare, ammaestrare: aveva bene accostumato i figli. 2. intr., ant. Avere l’abitudine, esser solito. ◆ Part. pass. accostumato, anche come agg., avvezzo, assuefatto: quando volle mischiarsi coi principali della sua città ...
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viscere
vìscere s. m. [dal lat. viscus viscĕris, usato per lo più al plur., viscĕra -um] (pl. i vìsceri m., o le vìscere f.). – 1. Nome generico, sia nell’uso corrente sia anche nel linguaggio scient., [...] sangue); fin nelle v., nel più vivo e profondo del proprio essere: sentiva fin nelle v. lo strazio per la morte del figlio. Nell’uso ant., come sinon. di cuore (cioè sentimenti umani): egli, ... uomo di buone v., diede la sua parola (C. Gozzi); in ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] pistola a portata di mano. e. Con riferimento ad animali o persone: t. il canarino in gabbia; t. un figlio in collegio; nel passato c’era l’abitudine di t. i figli a balia; t. un malato a dieta; t. a stecchetto, a pane e acqua; t. uno a pensione, a ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...