lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] . La lupa è anche simbolo della città di Siena, e nome di una delle sue contrade. Durante il regime fascista, figli della l., i bambini della prima e seconda classe elementare, inquadrati nell’Opera Nazionale Balilla. b. Nell’Inferno dantesco (I ...
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prebenda
prebènda s. f. [dal lat. tardo praebenda s. f. (propriam. gerundivo femm. di praebere «offrire, somministrare»)]. – 1. Porzione di beni di un capitolo o di una collegiata, assegnata come dote [...] ) che ne sia beneficiario: non ho la p. di un vescovo, e non posso tirarmi sulle braccia anche la famiglia dei figli di mio fratello (Verga); preti che, ridotti alla fame dalla miseria delle loro prebende ..., s’ingegnavano a trafficare in mercato ...
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nosco
nòsco pron. [lat. nōbiscum (cioè cum nobis, con cum posposto), pronunciato nòbiscum e divenuto poi noscum, con semplificazione favorita anche (così come per vosco) dalle forme parallele mecum, [...] . tra noi, verso o contro di noi, ai tempi nostri): Euripide v’è nosco e Antifonte (Dante); captive Le dilette lor mogli in un co’ figli Noi nosco condurremo (V. Monti); talora preceduto da con pleonastico: Ei verria con nosco in occidente (Grossi). ...
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matrigna
(o madrigna) s. f. [dal lat. tardo matrigna, der. di mater -tris «madre», esemplato su privignus «figliastro»]. – 1. Seconda moglie di uomo già rimasto vedovo, o comunque risposatosi, rispetto [...] ai figli nati dal primo matrimonio: la mia, la nostra m.; una buona m.; la cattiva m., come personaggio tipico di fiabe popolari (Biancaneve, Cenerentola, ecc.). 2. In senso fig., con riferimento a persone, forze materiali, entità astratte e sim. che ...
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matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà [...] , in antropologia sociale, l’unione di un uomo e di una donna; normalmente permanente o comunque tale per cui i figli nati dalla coppia, oppure adottati, sono riconosciuti quali prole legittima dei due genitori da parte della comunità sociale. b. Per ...
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matrizzare
matriżżare v. intr. [der. del lat. mater -tris «madre»] (aus. avere), raro. – Essere somigliante alla madre quanto all’indole, al carattere, o alla fisionomia (cfr. madreggiare): si dice che [...] i figli maschi il più delle volte matrizzino. ...
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matronimia
matronimìa s. f. [tratto da matronimico]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello della madre. ...
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nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni [...] col soggetto noi, di parentela, di amicizia, di dipendenza o d’altra natura: i n. genitori (e n. padre, n. madre), i n. figli; un n. coetaneo, una n. compagna; i rapporti con i n. insegnanti, o con i n. allievi; il n. governo, i n. amministratori ...
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trigemino
trigèmino agg. [dal lat. trigemĭnus «triplice», comp. di tri- «tre» e gemĭnus «gemello»]. – 1. Parto t. (o trigemellare), parto multiplo in cui vengono alla luce tre figli; analogam., gravidanza [...] trigemina. 2. In anatomia, nervo t. o trigemello (spesso sostantivato, il trigemino), il V paio di nervi cranici, così denominato perché suddiviso in tre rami principali (nervo oftalmico, nervo mascellare, ...
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mulare
agg. [dal lat. mularis, der. di mulus «mulo»]. – Di mulo, da mulo: è voce usata quasi soltanto per tradurre l’agg. greco ἡμιόνειος, riferito nei poemi di Omero a carro tirato da muli: ai figli [...] impone D’apprestargli il mular plaustro (V. Monti) ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...